9. DETAILS

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Sento ancora il sapore delle sue labbra anche quando decidono di allontanarsi. Ovviamente sta arrossendo, dio quant'è bella quando arrossisce....posso constatare realmente che effetto ho su di lei e questo non potrebbe piacermi più di così
- te la senti di tornare dentro? - mi chiede sorridendomi,
-si- le rispondo prendendola per mano. Per tutta la camminata di ritorno non smetto di tormentarmi su come sia stato fottutamente stupido a baciarla. Non avrei dovuto...so per certo che soffrirà nuovamente e non voglio assolutamente rivivere come l'anno scorso, ho visto quante lacrime ha versato per me e non posso rifare lo stesso errore. Non riesco a pensare a niente. devo distrarmi. Quando vedo sorgere la mia casa, affretto il passo ed entro
- ei dov'eri finito ragazzo prodigio? - ammicca Chris, a farmi I cazzi miei devo raccogliere tutto il buon senso che ho in questo momento per non dire ciò che sto pensando
- fuori - rispondo secco
- gradisci qualcosa da bere bellezza? - e so per certo che non si riferisce a me, ma alla ragazza che si sta nascondendo dietro di me per non incontrare lo sguardo di quel maiale, ho sbagliato a invitarla, finora ha avuto solo incontri al quanto spiacevoli
- lei no. Ma io si - e sotto il suo sguardo torvo porgo un bicchiere vuoto a Chris, che lo riempie fino all'orlo soddisfatto. Mi porto il bicchiere alle labbra e inizio a bere, quando sento scivolare il liquido dolciastro giù per la gola, non voglio più privarmi di questo piacere. Quando arrivo alla sesta "soddisfazione" sono ubriaco marcio, improvvisamente sento una mano posizionarsi sulla mia spalla, mi giro di scatto per ritrovarmi davanti Chiara con un aria di rimprovero che non le si addice
- ei - biascico e vado ad abbracciarla, ma lei si ritrae istintivamente e mi punta un dito contro ma che problemi ha?
- mi hai invitata per ubriacarti sotto I miei occhi e lasciarmi in disparte?- mi sgrida
- se non mi sbaglio un'ora fa non ti stavi lamentando - la guardo con occhi di sfida
- bene allora posso anche tornare da Austin che credo sia meno ubriaco di te - al suono di quelle parole mi avvicino a lei e le afferro il retro delle cosce. La sento sobbalzare ma, sorprendendo più me che se stessa, non perde il controllo
- non ti conviene giocare con me, sai che in ogni caso vincerei io - le sussurro all'orecchio
-tu hai bisogno di una dormita - certo mamma,
-tu pure- la prendo per mano e la conduco al piano superiore, quando entriamo in camera mia posso vedere dipingersi sul suo viso un sorriso così infantile che mi fa tenerezza, mi rendo conto della causa di quel sorriso solo quando il guaio è fatto. Ormai la foto che mi ritrae quando ero piccolo è oggetto della sua attenzione e del suo interesse, mi scaravento sulla cornice rubandogliela di mano
-ei! La stavo guardando!- frigna
-beh ora non più- dico andandomi a sdraiare sul letto, ma vedendo la delusione prendere vita nei suoi occhi mi arrendo davanti quello sguardo
- dai vieni qui - la invito allargando le braccia
- per quanto ne so potresti anche essere un maniaco sessual... - senza lasciarle il tempo di finire la frase l'afferro per un polso e la costringo a raggiungermi, La poso delicatamente accanto a me e inizio ad accarezzarle I capelli
- eri serio quando hai detto che non vuoi separarti da me? - annuisco , e per dimostrarle veramente ciò che sto pensando glielo dico
- io non voglio lasciarti andare - ammetto lasciandole un buffetto sulla punta del naso, sorride. Appoggia il suo capo sul mio petto e socchiude gli occhi
- resti qui con me? - le chiedo sperando in un si
- certamente - mi risponde.
-grazie- grazie di essere rimasta,grazie di non avermi lasciato solo, grazie per essere qui ora. Anche dopo tutto quello che ti ho fatto vorrei dire...ma le parole non riescono a materializzarsi sulle mie labbra. La cingo con un braccio e dopo pochi minuti mi addormento. I miei occhi si aprono a comando per colpa di un rumore assordante, cerco ciò che mi ha svegliato e quando finalmente sono riuscito ad afferrarlo noto che non è il mio telefono, dev'essere per forza quello di Chiara. Sullo schermo si fanno spazio 10 chiamate perse e 5 messaggi tutti da una certa Giordy. Ovviamente scopro che il suo telefono non ha il blocco dello schermo..la curiosità inizia a farsi spazio nei miei pensieri e senza accorgermene sto leggendo una vecchia nota.

《A volte penso anche a tutti quelli che vivono in permanenza sul ciglio di un dirupo sentimentale, quelle persone siamo noi...ragazze che amano ragazzi che non sanno ancora amare perché non amano abbastanza se stessi. Dobbiamo smetterla di vivere a nostro discapito pur di donare agli altri. Dobbiamo metterci a vivere per noi stesse, gli anni che passeremo a stargli dietro sono anni che non rivivremo mai più. Non si può dimenticare qualcosa che ha significato davvero molto per te ma si può tentare di andare avanti fino a farlo diventare un minuscolo puntino passato. E quando saremo felici e ci ripenseremo ci verrà da ridere pensando che tutto quello che abbiamo passato è solo un ricordo. Una ferita ormai cicatrizzata abbastanza da permetterci di non provare più dolore nel ripensarci. Ma purtroppo sono ancora qua, a commiserarmi su quanto la vita sia stata ingiusta nei miei confronti. Sul quanto possa essere stata stupida ad innamorarmi così tanto di un ragazzo che non sa apprezzare quello che faccio, quello che gli dimostro ogni giorno. Non si può andare avanti a soffrire, questi dovrebbero essere gli anni più belli della mia vita, quelli che dovrei ricordare come i più felici. E invece sono qui intrappolata in questo sogno troppo ovattato per essere reale. Non devo più consentirmi di sognare...non devo più consentirmi di sperare. Nella vita si ha bisogno anche di un minimo di oggettività e ora so quello che devo fare. Svegliarmi e cominciare a essere felice 》

Quando finisco di leggere quella confessione piena di dolore e aspettative, non so cosa pensare, non so cosa fare, ma una cosa e certa, devo allontanarmi da questa ragazza prima che io e la mia testa di cazzo la feriscano troppo per i suoi limiti di sopportazione, do un occhiata fugace all'orario , le 7.30..ok non è così presto. Posso svegliarla. Le scuoto delicatamente la spalla, lei mugugna qualcosa e si gira verso di me, ha i capelli spettinati e il trucco sbavato ma é ugualmente stupenda. Non so come farò a dirle addio....
- Buongiorno- mi saluta avvicinandosi per baciarmi, ma io la fermo
- devi andartene. - inaspettatamente comincia a ridere
-di buon umore anche di prima mattina- ammicca
-sii seria- le chiedo pregandola
-sono seria - risponde a tono stringendo le coperte, odiando tutto me stesso lo dico..
- tu seria? Si e magari sono io innamorato di te-
I suoi occhi glaciali scrutano I miei minacciosi e con disprezzo. Inzio già a vederla dissolversi e piano piano scomparire.

POV'S Chiara

- si e magari sono io innamorato di te - quelle parole cariche di cattiveria si riflettono sul mio cuore e lo frantumano in mille pezzi.
- lo sapevo. Stavi solo giocando. Come semrpe. Sono stata così stupida cazzo..così stupida - prima di scoppiare a piangere e abbassare la mia dignità ulteriormente di livello, raccatto le mie cose, afferro le scarpe e corro giù dalle scale, posso sentire le grida di Ryan che mi perseguitano. Che se ne vada al diavolo. Lo odio. Lo odio. Odio questa casa. Odio lui. Cazzo odio tutto di lui. Mi scaravento fuori dalla porta,un bruciore inizia ad espandersi nel mio petto. Conosco benissimo questa sensazione. Le lacrime cominciano a sfociare in enormi e giganteschi fiumi e io non potrei sentirmi più sola di così. Non so cosa fare, non so dove andare. Sono sola.

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