9- Abbandonata di nuovo

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Gli occhi di mia madre erano colmi di lacrime, il suo viso solcato da queste. Mi sentivo male, ero un mostro, stavo baciando l'uomo che lei mi aveva confidato di amare, ma come potevo spiegarle, come facevo a farle capire che quest'uomo aveva un fascino unico a cui non si può resistere, neanche io.

"Mamma c-cosa ci fai tu qui?" dico appena scendo dal bacino di Zayn il quale se la rideva sotto i baffi. Bastardo tutta colpa sua, perchè deve essere cosi fottuttamente bello?

"Ero venuta per vedere come stavi? Perché mi avevano detto che eri stata rapita, ma ti ho trovata molto bene. Complimenti non credevo di avere una puttana per figlia" sputa con acidità

"Ma cosa dici mamma io- in un batter d'occhio il mio viso si gira per la pressione di un suo schiaffo sulla mia guancia destra- mamma stai sbagliando io" piangevo, le lacrime scorrevano per il mio viso

"Sbagliare? Ma cosa? Puttana. Tu lo sapevi ti avevo parlato, eri tu che non dovevi sbagliare."

"Ma io non ho fatto nulla."

"Si certo, ero io attaccata al muro spiaccicata al corpo di Zayn. E scommetto che hai iniziato tutto tu."

"Ma sei matta come puoi pensarlo? Io sono tua figlia"

"Eri mia figlia tu-"

"Lei non centra assolutamente. Sono stato io a baciarla, perchè davvero non le resisto, è assolutamente bellissima il suo corpo, le sue curve, il suo viso angelico, quella lingua biforcuta tutto di lei mi attrae. Ecco perchè è successo ciò che è successo. Taissa non ha alcuna colpa."

Le parole di Zayn erano bellissime, non solo mi aveva protetta, difesa da chi mi aveva fatto vivere di nuovo , ma mi ha anche fatto sentire la persona più bella e unica di questo mondo, sia io che mia madre avevamo gli occhi gonfi dalle lacrime. La sua faccia era sconvolta, non poteva credere alle parole appena dette dal ragazzo di fianco a me. Un singhiozzo esce dalla mia bocca, e a quel punto il mio viso viene preso tra le mani di quell'angelo che è Zayn Malik

"Shh non devi piangere. I tuoi occhi sono troppo belli per essere rovinati da delle stupide lacrime" dice passando i suoi pollici sulle mie guance molto delicatamente per togliere le lacrime.

"Grazie"gli rivolgo un sorriso sincero, quelli che in tutta una vita li doni a poche persone, e credo che lui sia il primo della mia vita.

"Mamma io vorrei farti capire che-"

"Nulla. non devi dirmi nulla. Io rimango in città per un altra settimana, non ti presentare a casa, racconterò io tutto ad Ash. Trovati un posto per questi giorni, a me non interessa non voglio vederti mai più, non sei davvero mia figlia e da oggi smetterò di considerarti tale. Da oggi saremo due estranee. Addio"

Non potevo credere a ciò che avevo sentito, abbandonata ancora, un altra persona che non mi voleva. non avevo immaginato cosi il mio ritorno a casa. Sorrido al'ironia che sono stata meglio con mio padre quando ero stata rapita che ora con mia madre.

"Signora. Da ora in poi anche il nostro accordo si è concluso." gli ochhi di mia madre si sbarrano

"Io non capisco cosa centri ciò con la mia società"

"Centra perché il capo dell'altra sono io. E non sopporto vedere la mia piccola piangere e soffrire quindi addio al contratto e addio anche a lei. Fuori dalla mia casa."

Mia madre incredula esce da quella porta mimandomi un "Te la farò pagare", anche dalla stanza in cui mi trovo si sente il suono dei suoi tacchi e infine una porta sbattere, segno che era andata via.

Mi lascio cadere a terra e piango, piango per l'abbandono, piango perchè non so se rivedrò ancora il mio Ash, piango per la disperazione che mi avvolge, non so neppure dove andare. Anche se un idea ce l'avrei, ma non so come fare. Mentre rifletto su tutto ciò, sento due forti braccia circondarmi la vita e sollevarmi da terra, in un secondo mi trovo tra le gambe di Zayn appoggiati sul letto.

"Ti prego piccola non piangere, non lo sopporto davvero."

"Perchè mi chiami piccola, anche prima hai detto la mia piccola" dico tirando su col naso

"Non lo so, ma nei tuoi confronti mi sento protettivo, se solo tu sapessi-un colpo di tosse- mi basta sapere che tu stia bene per stare bene anche io"

"Grazie Zayn.- mi tolgo dalla sua presa e girandomi per guardarlo in viso lo vedo infastidito dalla cosa e un triste- cos'hai?"

"Mi piaceva che tu stessi tra le mie braccia"

"Haha.. non dire stupidaggini non ho bisogno di coccole. Solo di andare avanti, non posso scoraggiarmi, devo trovare dove andare in questi giorni"

"Sei incredibile! Chiunque si sarebbe lasciata andare al dolore tu sei forte- lo credi tu, non sono come sembro, mio caro ragazzo- e comunque starai qui"

"Ma no grazie non ti scomodare" non avevo assolutamente intenzione di restare li da lui, non oso pensare cosa possa succedere i una settimana tutti e due in una casa, nono assolutamente no

"Non era una richiesta" i miei occhi si ampliano

"Ah no? Credi di poter dare ordini? Non a me" dico con arroganza, ma chi crede di essere?

"Ehy abbassa i toni con me signorinella"

"Tu non sei assolutamente nessuno capito?"

"Ma non eri quella che stava piangendo li a terra e non sapeva che fare, ora cacci le spine?" dice con un sorriseto

"Si Malik tu non mi conosci, e mi spiace per te, io non mi faccio comandare."

"Oh lo vedo"un sorriso malizioso sbuca sul suo viso che vorrei tanto spaccargli

"Senti noi non ci conosciamo neppure quindi io vado via non vedo motivo di restare"

"Il riscatto l'ho pagato io, non ti pare di dovermi qualcosa" dice avvicinandomi e facendo scontrare i nostri bacini, un brivido mi percorre la schiena quando le sue labbra si poggiano sul mio collo. Mi avvicino al suo orecchio con fare seducente e gli sussurro "Nessuno te l'ha chiesto" e poi mi stacco da lui e mi dirigo verso la porta, percorro le scale, ma poi mi ricordo che puoi aiutarmi in una cosa, risalgo in fretta le scale e spalanco la porta da me prima socchiusa.

"Che c'è ci hai ripensato?" mi dice con quel suo sorrisetto

"Assolutamente no. Ho bisogno del tuo aiuto" mi guarda interrogativo come per chiedermi in cosa potrebbe mai aiutarmi

"Tu hai pagato il mio riscatto giusto?"

"L'ho detto prima"

"Quindi ti sarai dovuto mettere in contatto con i rapitori" non so come mai ma i suoi occhi si spalancano e il suo viso sbianca completamente a sentire quelle parole,

"S-si ma non posso dirti come, ceh io- come dire io-"

" Chi se ne fotte come hai fatto, voglio avere quel numero"

"Cosa? Ma sei matta? Il numero dei tuoi stessi rapitori? E perchè mai?"

"Non sono affari tuoi, mi serve e basta" lo vedo riflettere e poi sgranare gli occhi

"Ho capito cosa sta succedendo, brutto stronzo- ma con chi ce l'ha?- non ti darò quel numero"

"Oh Cristo! Zayn è troppo importante non puoi capire. Ti prego ne ho bisogno"

"No nono n-mi guarda dalla testa ai piedi- ad una condizione"

"E cioè?"ed ecco un sorrido e uno sguardo si impossessano del suo volto, rivelandomelo come mai prima d'ora. Fa paura cosa avrà mai in mente?






Il paradiso nell'inferno//Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora