P. O. V. Taissa
Sono passati tre mesi da quel giorno che mio padre usci dal carcere, ora abito con lui, Ash viene ogni giorno e i weekend dorme da noi. Dice di non volet abbandonare la mamma, che nonostantr tutto le vuole stare vicino, infondo è pur sempre la sua vera mamma, a proposito di lei Ash ci ha riferito che non tornerá in Francia per un anno, in quanto ai rapporti tra me e lei, nulla é cambiato, qualche giorno fa la incontrai in un minimarcket, ma fummo peggio di due sconosciute, non posso dire di non esserci stata male, è pur sempre la persona che mi ha cresciuta e che mi ha voluta bene."TAIII SCENDII" urla mio padre dal piano di sotto
Corro per la scala a chiocciola e mi ritrovo nella cucina-salotto, noto sul tavolo due piatti di prociutto e panna, il mio piatto preferito.
Salto alle spalle di mio padre riempiedolo di baci"Io ti amo.. ti amo.
Ti amo troppoooo" dico rdendo, contaggiando anche lui.Ci sediamo a tavola e incominciamo a mangiare, io persomalmente ripenso a cio che è successo.
"Come mai cosi pensierosa?" Chiede papá
"Papá non vedi quante cose sono cambiate nel giro di pochi mesi?"
"Giá... anche se io i mesi non li definisco poco tempo"
"A paragone con gli anni"
"Ohh perdono a questo punto" rido per la sua fissa si esprimersi come se tutto fosse un gioco, peccato che la vita non lo é, la vita purtroppo e tutto fuorchè un gioco, se si perde non si puoi ricominciare da capo.
"Piccola senti, dovresti a dare a fare la spesa, io devo andare a lavoro" ah gia il suo lavoro, ora non ha più a che fare con quel giro, ma ha trovato un posto come cameriere in un ristorante.
"Non ci sono problemi, esco tra cinque minuti devo fare anche alcune cose per me"dico alzandomi e salendo la scala
Vado in camera e metto una leggera tuta dell'adidass bianca e blu, mi sciacquo il viso, applicando solo la matita molto forte sotto agli occhi e poi scendo.
Sto girando da un ora circa nel supermercato in cerca del reparto surgelati, ma nulla è mio destino perdermi. Mi giro per tornare indietro e vedo l'insegna dei surgelati, senza staccare gli occhi da quella cammino, prendo cio che mi serve e vado alla cassa per pagare... quando ad un tratto mi sento chiamareSuprmercato e non incontri nessuno, tecnicamente impossibile
Mi giro e vedo un coso alto sventolre le mani, rido e corro da lui.
"HARRYYYY" urlo
"Baby come stai?" Dice lui abbracciandomi
"Bene, oh mi sei mancato"
"Ehm.. ma se non vi vediamo da ieri"
"Bhe mi sei mancato lo stesso, che palle che seii, devi sempre essere perfettino" lui ride
"Lou?" Chiedo curiosa come sempre
"Sta preparando la casa, sai i genitori
"Ohh giaa.. oggi direte ai vostri genitori che state insieme" dico euforica
"Sese felicetu, io mi sto cagando sotto"
" ma perche Harry?"
"E se non sono daccordo? Se ci costringono a stare lontani, come faccio poi, tu non capisci, io non sopporterei di perderlo nuovamente, io non posso vivere senza di lui" mi si stringe il cuore a quelle parole, a quella vista.
"Ehy... vedrai che andra tutto bene"
"Lo spero.... puffa io ora vado, ci vediamo dopo, passo a prenderti per andare a fare compere per domani"
"Domani?" Chiedo confusa
"La festa im spiaggia tonta""Ahh giá... certo andiamo a fare compere...bhe ci vediamo dopo" ci baciamo e lo vedo allontanarsi
Oh Harry, la vera domanda non é cosa faranno i loro genitori, ma è quanto ci tiene Lou a lui? È disposto a lottare per lui? Oppure per semplice paura, lascerá andare tutto.
Me
Capitolo perggio della pupu... bhe alemno soni viva... E capiamo cosa sia successo in questa ff... votate se vi piace, grazie
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Il paradiso nell'inferno//Zayn Malik
RandomTratto dalla storia: "Peccato che io sono atratto da te" "Cosa stai dicendo?" Mi avvicino a lei e la bacio /// Puó la vita volere che due persone vivano un qualcosa?