14- Imprevisti

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Il riccio inizio a sudare, era agitato, si alzo dalla sedia e inizio a fare avanti e indietro dinanzi a me. Mi stava innervosendo.

"Harry ti calmi? Cos'hai si puó sapere?" Chiesi alterando il tono di voce.

"Nulla" rispose

"Dai come nulla. Dimmi su" lo sprono a rispondere

"Non sono affari tuoi. Chiaro?" Mi dice bruscamente, e allora non insisto più.

Mi alza e mi avvicino alla stanza di Zayn, voglio entrare, ma un' infermiera mi ferma.

"Scusi devo controllare il paziente, non puó entrare adesso"

"oh daccordo" dico e sento un nodo allo stomaco nel vedere la bellezza di quella giovane infermiera. Bionda, occhi azzurri, sembra una barbie. E il pensiero che può stare cosi vicino a Zayn mi urta enormemente.

Mi vado ad accomodare di nuovo su quella sedia, dopo dieci minuti esce la biondina e mi incammino ma vengo fermata di nuovo da Harry.

"Scusami tanto per prima. Un giorno ti racconteró. " sorrisi pensando che si fidasse di me dicendomi quelle parole

"Tranquillo Harry" e di istinto gli scoccai un bacio sulla guancia, mi girai per entrare ma ecco una voce chiamarmi.

"Taissa" urlaro.
Ma dico si sono alleati per non farmi andare da Zayn?

Mi volto e trovo Ash correre verso di me, i miei occhi si rienpiono di lacrime a quella vista.

"Ash" sussuro una volta essere al sicuro nelle sue braccia.

"Piccola mia, mamma mi ha raccontato, ma credo che abbia esagerato. Io non credo che tu abbia sbagliato."

"Oh Ash grazie che almeno tu mi creda"

"Ti credo tesoro, ma ora spiegami cosa è successo"

Feci un grosso respiro e iniziai a raccontare tutto, dall'inizio, di come conobbi Zayn, di quando venne nuovamente al negozio e lui lo vide, della cena, del rapimento sconosciuto, del bacio, della mamma, dell'incidente...

"Papá? Cazzo era papá? E ora dov'é?"
Dice elettrizzato dal pensiero di rivederlo

"Ora è dalla polizia, lo sono venuti a prendere due agenti, é accusato di omicidio, bhe quasi dipende se Zayn vive o no" dicendo questo una lacrima scorre sul mio viso.

"Ehy, ehy. Non piangere." Dice stringendomi forte a se.

"Ash ho paura, mamma non mi vuole più vedere, papá in carcere e Zayn... oh Zayn in quelle condizioni." Non ce la faccio a tratenere il dolore e scoppio in un pianto liberatorio

"Tai ma perchè stai così male per lui?" Bella domanda fratellino. Date un premio a mio fratello per la miglior domanda del secolo.

Io non so perchè stia così, ma mi sento morire al solo pensiero di non poter vedere più l'intensitá di quei cioccolattini che ha al posto degli occhi.

"Bhe mi ha salvato, credo sia per questo" dico titurbante.

"Non è che te ne stai innamorando sorellina"

"No, assolutamente no. É un malato, un mostro, ti ho detto della sua richiesta. Come potrei mai innamorarmi?" Domanda retorica, alla quale naturalmente lui non rispose.

Il silenzio cala tra di noi, mentre immagini di me e Zayn insieme scorrono dinanzi ai miei occhi. Un sorriso da ebete nasce sul mio volto. Ma perché?

"Presto serve morfina alla camera 366, urgente" sento la stessa infermiera di prima gridare ció. I miei occhi si sbarrano e si riempiono di lacrime di nuovo. È la camera di Zayn, no che cazzo succede?

Tante persone, troppe persone entrano in quella dannatissima camera. Provo ad entrare ma me lo impediscono. Sento le braccia di mio fratello stringermi da dietro e una sola frase uscire da quella porta prima di essere chiusa.

"Lo stiamo perdendo"

Il paradiso nell'inferno//Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora