Era davvero già cambiato tutto?
Avevo fatto un ennesimo sbaglio lasciando Londra oppure avevo preso la miglior decisione della mia vita?
Mi interrogavo mentre fissavo le tende della mia nuova camera da letto intenta a svegliarmi.
Andai in bagno per farmi una doccia mentre queste domande si ripetevano nella mia mente come una cantilena, usci dal bagno presi dei jeans neri e una camicia a quadri blu rubata a Calum quindi abbastanza larga.
Quando ebbi finito di vestirmi misi un po di trucco e scesi in cucina dove mi aspettava Julie Iniziammo a fare la colazione e Calum si unì a noi poco dopo.
Salimmo in macchina di Calum, era il nostro primo giorno di scuola mi aspettavo molta tensione e invece Julie giocava con i suoi capelli blu appena tinti e Calum picchiettava le dita sul volante a ritmo di una canzone passata in radio.
Arrivammo a scuola e un insegnante ci disse che le lezioni sarebbero iniziate dopo trenta minuti e che nel frattempo potevamo andare al bar, dopo quella frase mi si sgranarono gli occhi e sentii Calum dire "ma pensi solo a mangiare?" sorrisi ed annui compiaciuta.
Entrammo nel bar e notai subito due ragazzi seduti su una poltroncina e dissi "beh se tutti i ragazzi sono cosi Julie credo ci troveremo davvero bene in questa scuola" Julie approvò e disse "carino quello con il piercing al labbro, lo prenoto!" brontolai "non puoi prenotare una persona non è un ogget..." mi interruppi e guardai meglio il ragazzo con la bandana, era da mozzar il fiato.
"Mandy ci sei? Non sbavare sul tappeto!" mi disse Julie "vado a parlaci" dissi decisa, mi volta ma lei mi bloccò "sei pazza? Cosa vuoi fare? Andare li e dire 'ciao sono nuova e vorrei metterti la lingua in gola'?" mentre riflettevo alla risposta da dare a Julie misi in bocca un pezzo di brioche al cioccolato e i due ragazzi si avvicinarono a noi, quello con la bandana disse "ciao, credo voi siate quelli nuovi, io sono Ashton e lui è Luke" ci sorrisero, Cal e Julie si presentarono ed io ci provai ma avendo la bocca piena mi risultava difficile e feci un ennesima mossa da impacciata, deglutì e mi presentai in modo molto goffo come al mio solito.
Calum aveva lezione di storia, Julie di letteratura ed io di matematica, entrai in classe per prima e mi sedetti all'ultimo banco, presi il libro e vidi entrare Ashton, il ragazzo del bar.
Si sedette accanto a me "hey ci incontriamo ancora" il suo sorriso mi stava sciogliendo e dissi "si...magari sei un serial killer che mi sta pedinando per progettare la mia morte" lo dissi nonostante la mia mente mi ripeteva di stare zitta. Ashton sorrise "sei una un po' strana, sei fortunata che a me piacciano le strane" risposi a tono "ho gia capito che tu sei il tipo di ragazzo che con un sorriso ha tutte le ragazze ai suoi piedi, ma con me non funziona" e mi sussurrò nell'orecchio "sei anche tosta, mi piaci sempre di più"
Iniziò la lezione e dopo aver risposto ad alcune domande in modo corretto sentii Ashton dire "allora sei anche una secchiona, questo mi piace un po meno" "non mi interessa di piacerti" dissi e vidi lui ridere come se avessi detto una barzelletta.
Era l'ora di pranzo, mi avviai verso la mensa con Julie, vidi Calum seduto a fianco a Luke, il ragazzo del bar, ci sedemmo vicino a loro io da buon amica lasciai sedere Julie vicino a Luke, dopo poco arrivò Ashton che si sedette vicino a me, iniziammo a parlare del più e del meno.
Mentre Calum raccontava della sua fissa per i cani sentì una mano sulla mia coscia, mi girai verso Ashton e gli tirai una gomitata per farlo smettere e mi sussurrò "sono certo che ti piacesse non fare la scontrosa" in fondo non mi dispiaceva ma ci eravamo appena conosciuti e Ashton mi sembrava il tipo di ragazzo che ci prova con tutte così mi alzai seguita da Julie e Calum che avevano finito anche loro di mangiare.
All'uscita di scuola mi fermò Ashton e mi disse "non fare così, so che ti piaccio" gli risposi "non sono come tutte le altre ragazze che ti fai, io non cado ai tuoi piedi dopo un sorriso!" vidi che ad Ashton sparì quel sorrisetto malizioso che aveva sul viso e mi disse "non mi conosci, non sai niente di me" "sono certa che tu sia quel tipo di ragazzo" dissi e lui mi rispose "non puoi saperlo, prova solo ad uscirci con me e ti dimostrerò che ti sbagli" accettai sapendo che non mi avrebbe dimostrato niente, la mia opinione su di lui non sarebbe cambiata "allora mercoledì ti passo a prendere alle otto"

STAI LEGGENDO
Bet, lie, fall in love||Ashton Irwin
FanfictionNon credo si possa pianificare la propria vita, certe cose succedono e basta. A me era capitato Ashton, lo paragonai spesso ad un uragano: imprevedibile e sconvolgente.