Don't let me go

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La cena stava per finire, il che voleva dire: discorso e party. Sicuramente al party non avrei potuto evitare Harry a meno che non fossi stata con Alex, in quel caso non si sarebbe avvicinato.

«Ouch!» esclamai massaggiandomi il braccio che mi era stato pizzicato poco prima da Emily, mi voltai verso di lei che mi guardava con uno sguardo indagatore. «Che c’è?» sibilai guardandola male, «Che hai? Sei distratta» bisbigliò lei per non farsi sentire dai presenti, «Non sono una grande fan della politica» dissi prendendo la prima scusa che mi venne in mente. «Quindi Harry non c’entra niente vero?» chiese alzando entrambe le sopracciglia, mi conosceva bene lei, «No, perché dovrebbe interessarmi?» feci finta di niente, ero stanca di lamentarmi. «Quindi se ti dico che forse dopo andiamo ad un party e c’è anche Rosie a te non da fastidio, vero? Ah ovviamente tu e Alex venite» disse prendendo il calice di vino bianco in mano, ah se mi conosceva bene. «Sì Emily ti accompagno in bagno» dissi con un tono di voce più alto per farmi sentire dagli altri, diedi un calcio alla bruna e si alzò, restammo in silenzio senza dire nulla finché non entrammo in bagno. «Perché mi hai dato un calcio?» esclamò lei guardandosi il polpaccio, «Harry è venuto a parlarmi, vuole chiarire le cose e io me ne sono andata» dissi tutto d’un fiato con le lacrime agli occhi. «No piccola non piangere» disse lei abbracciandomi forte, «Me ne sono andata perché ho paura, ho paura che per lui io sia soltanto un gioco» aggiunsi poggiando la testa sulla sua spalla. «Ascoltami Liz, io non credo che tu per lui sia un gioco. Ha sbagliato ma lo sai è Harry, non l’avrà fatto con l’intenzione di farti del male, probabilmente per lui era soltanto un’innocente uscita con Taylor». Staccai il viso da lei e la guardai, lei mi asciugò delle lacrime che erano scese e mi sorrise, senza dire nulla annuii. Adesso ero decisa a parlare con Harry, a chiarire le cose, mi mancava terribilmente quel ragazzo.

«Grazie a tutti per essere qui, per le vostre donazioni, per tutto» disse il presidente dell’associazione che aveva organizzato la serata, tutti quanti applaudimmo mentre lui si recò nuovamente al suo tavolo. La cena era finita, il discorso era andato e adesso ci sarebbe stato il party. Emily, Alex ed io ci alzammo dal tavolo e salutammo i genitori che sarebbero andati nella zona bar e probabilmente successivamente nella zona fumatori a parlare di economia e cose di questo genere. «Quindi, quando vuoi parlargli?» domandò Emily avvicinandosi a me mentre stavamo raggiungendo Niall, scrollai il capo «Magari all’altro party» dissi mentre ci avvicinavamo sempre più alla famose band. Harry era nervoso, si vedeva della sua espressione, dai suoi movimenti e da come rispondeva. «No Liam te l’ho detto non lo so, non lo so dove sarà questa dannata festa» brontolò all’amico che lo guardò preoccupato, il solito dolce Liam, «Ok ma non puoi chiedere a Rosie?» si aggiunse Zayn alla conversazione, stringeva la mano di Perrie che stava chiacchierando con Eleanor. «No non chiedo niente a nessuno» disse ancora più nervoso e andandosene non appena mi vide. Sospirai dispiaciuta per la situazione, mi dispiaceva vedere Harry in quel modo ma non volevo fare scenate all’evento di beneficienza. «Quando hai intenzione di parlargli?» disse Louis avvicinandosi a me, «Io…io…credo che gli parlerò all’altro party» risposi con uno sguardo insicuro, «Ci sarà Rosie» aggiunse Eleanor. Iniziai a mordicchiarmi il labbro, «Beh non m’importa, che quella bionda tinta si faccia da parte» risposi più sicura di me, sia Louis che Eleanor scoppiarono a ridere. «Sono fiero di te, apprendi proprio bene» disse Louis facendo finta di asciugarci delle lacrime. Feci l’occhiolino alla coppia, «Comunque non credo sia tinta» commentò Eleanor, «Quelli sono dettagli Ele, semplice dettagli» risposi ridendo. Mi era tornato il buon umore, Harry stava per ritornare mio.

Una volta stanchi del party della serata di beneficienza decidemmo di andare all’altro party. «Ma dobbiamo andare vestite così?» domandai alle ragazze, eravamo abbastanza eleganti, forse fin troppo per un party in una villa di qualche amico ricco dei ragazzi. «No, infatti adesso ci cambieremo» suggerì Perrie facendomi l’occhiolino, da quando Harry ed io avevamo iniziato ad uscire lei si era addolcita tantissimo con me. Guardai Emily confusa, non avevamo dei vestiti di ricambio noi due. «Allora noi dobbiamo passare a casa» disse Emily confermando la mia teoria che non avevamo modo di cambiarci, ma Eleanor era attiva come al solito. «Non c’è bisogno ragazze ho qualche vestito qui, ve li presto io» disse sprizzando felicità da tutti i pori, mi sa che il vino iniziava a fare il suo effetto. «Amore quanti vestiti ti sei portata?» chiese Louis curioso, «Che domande Lou almeno cinque, ero indecisa quindi ho preso i migliori e li ho infilati nella borsa» rispose le dando una pacca sulla spalla al suo ragazzo, causando una risata generale. «Non vi capirò mai a voi donne» commentò Niall abbracciando Emily da dietro, «Bene ma dove ci cambiamo?» chiesi guardando prima Perrie e poi Eleanor che sembravano le più esperte. «Beh in macchina..» rispose Perrie poco convinta, «Ma le macchine sono piccole e basse, non ce la faremo mai» dissi voltandomi verso la cantante. «Se volete potete cambiarvi nella mia Range Rover» finalmente Harry parlò lasciando però tutti senza parole, «Ok, grazie Harry» disse Emily sorridendo al riccio.

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