Corey
Appena entro in soggiorno trovo Layka che scodinzola ed annusa il sedere di Sara che si è avvolta nel plaid del divano.
"Layka no! Lasciala stare!"
Sara accarezza e coccola il mio cane che, a quanto sembra, l'ha già accettata come parte del branco.
"Non fa niente, non ti preoccupare. E' un cane bellissimo!" mi dice sorridendo.
Le chiedo come si sente. "Credo di stare bene, mi fa solo male alla testa" si porta una mano tra i capelli.
"Volevo ringraziarti per avermi salvata...senza il tuo intervento non oso pensare che fine avrei fatto! Non so bene come, ma riuscirò a sdebitarmi! Mi rivesto e levo subito il disturbo!" e fissa i suoi occhi da cucciolo ferito nei miei ed io, senza pensare, mi ritrovo a rassicurarla.
"Non è affatto un disturbo" e noto che sta arrossendo lievemente. È un po' strano per me interagire con un'altra persona, sì, ok, circa una volta al mese vado al pub, ma è da due anni che vivo qui in isolamento, solo con Layka.
"Il tempo sta peggiorando, si prepara una tormenta di neve. Non si discute, non puoi muoverti da qui! Inoltre la tua auto è messa male." le dico mentre guardo fuori dalla vetrata del soggiorno. "In questa stagione è abbastanza frequente rimanere bloccati a causa della neve, ma puoi stare tranquilla, ho molte provviste, una bocca in più non è un problema."
Noto che non sembra tranquillizzarsi molto alla prospettiva di rimanere isolata a casa mia con me...inizio a realizzare che in effetti non ci conosciamo e, dopo quello che ha passato, forse rimanere bloccata a casa di uno sconosciuto non è così allettante, così cerco di sdrammatizzare presentandomi.
"Io comunque sono Corey e lei è Layka, non siamo pericolosi, puoi restare quanto vuoi, come avrai capito non abbiamo molti vicini di casa, il più vicino si trova a 10 km da qui. Ci fa piacere avere compagnia! Ti mostro la stanza degli ospiti così potrai metterti a tuo agio." Mi avvio verso la stanza che le voglio mostrare, ma lei mi tocca un braccio per richiamare la mia attenzione. "Io non ricordo come mi chiamo, anzi non ricordo niente di me fino a quando mi sono svegliata nella neve dopo l'incidente!"
La guardo un po' sorpreso, deve aver preso una bella botta in testa per perdere la memoria. "Credo sia per il trauma alla testa, vuoi parlare con il medico? Potresti chiamarlo." Le spiego che ho parlato con James, l'unico medico della zona, ieri sera, per sapere come fare con un principio di ipotermia. "Doveva passare a visitarti ma a causa della tormenta ha rimandato."
"Ti ringrazio, dopo una doccia magari. Forse è solo una cosa temporanea" Cerca di sdrammatizzare, così le propongo di guardare tra le cose che ho recuperato nella sua auto. "Forse possono farti ricordare qualcosa". Vado in veranda e recupero quello che ho trovato.
"Ecco, qui ci sono i tuoi documenti, una felpa, un cellulare, ed una piantina" prende tutto e guarda i suoi documenti. "Mi chiamo Sara." mi guarda con un leggero sorriso. "Sara Kain, ho 26 anni e sono nata a Charlotte, North Carolina, ma che ci faccio in Vermont?" Mi guarda allarmata con gli occhi sgranati.
"Ti prego non agitarti, vedrai che lo ricorderai. E se non ricorderai lo scopriremo, avevi in programma un viaggio." E le mostro la piantina con evidenziata una destinazione. "Forse se riuscissimo ad accendere il cellulare, potresti chiamare qualcuno o trovare dei messaggi." Sembra riflettere alle mie parole.
"Ok, credo di avere una leggera tendenza all'ansia." E mi sorride.
Mi sento strano a doverle sorridere in risposta...
"Senti, mettiti a tuo agio, rilassati, riposati e magari ti ritornerà la memoria. Rimani calma. Io sono disposto ad aiutarti!" Tanto in fondo non ho grandi impegni in programma, a parte fare l'eremita.

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Wild
ChickLitUna vita sempre al limite, la necessità di fermare tutto e ritrovarsi, ecco cosa spinge Corey a smettere i panni del frontman di un gruppo metal e rifugiarsi in una baita sperduta del Vermont. La vita però ha sempre in serbo sorprese ed una notte u...