Capitolo 5

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Corey

"Cosa?" chiedo senza capire.

"I muffin..." mormora Sara ad occhi chiusi "...sono cotti li devo togliere dal forno."

Si alza imbarazzata e cerca la sua maglia con lo sguardo.

"Vado io, rimani qui!" Le dico e vado al forno, lo spengo e tolgo i muffin.

Il profumo è buonissimo, però la mia tentazione più forte non sono i muffin ma la ragazza che mi fissa a seno nudo, seduta sul bancone della mia cucina.

Sono sopraffatto e rimango ad ammirare la sua bellezza, semplice e pulita.

I suoi lunghi capelli scuri, un po' scompigliati, le ricoprono più della metà della schiena, la sua pelle chiara e morbida che fino a due secondi fa stavo baciando, sono tratti di lei irresistibili.

Mi appoggio alla cucina e la guardo mettendola in imbarazzo, lei ricambia il mio sguardo ma lo distoglie subito cercando di coprirsi in qualche modo il seno pieno.

"Sei bellissima...non riesco a distogliere lo sguardo da te." Le confesso ormai completamente rapito dalla sua magia.

"Ehm...grazie..." mormora sempre più in imbarazzo.

"Se attraversassi la cucina di nuovo non credo che riuscirei a fermarmi ancora." Lei non parla ma sbarra i suoi occhi scuri, come se non capisse l'effetto che ha su di me.

"Quindi ora rimarrò qui e non smetterò di guardarti. Vederti in imbarazzo ti rende ancora più bella ai miei occhi." Lo penso davvero, non essere consapevole della sua bellezza, non usarla come un'arma, ai miei occhi la rende ancora più irresistibile.

"Non è che dicendo così migliori la situazione, se era questo il tuo intento." Ribatte arrossendo fino alle orecchie.

"Infatti non era mia intenzione. Rimango qui a gustarmi il tuo imbarazzo." Le dico sorridendo. Questo è stato un grave o piacevole errore che ho fatto, dipende dai punti di vista. Infatti lei dopo la mia presa in giro sul suo imbarazzo, scende dal bancone, si infila la maglia ed una volta arrivata di fronte a me, tutta infervorata inizia a dirmi che sono antipatico e scemo, che non dovevo prenderla in giro. Allunga una mano verso di me, misurandomi una sberla, per intimarmi di smetterla di ridere di lei, ed io le prendo le mani nelle mie e gliele blocco dietro la schiena, attirandola a me.

"Ti strusci di nuovo addosso a me, non riesci a resistermi Sara?" scherzo di nuovo per farla arrabbiare ancora di più. Per tutta risposta lei struscia sul mio petto il suo seno, ed avvicinando la sua bocca al mio collo mi lecca ripetutamente, poi soffia e mi sussurra: "Non resisto, io devo...assaggiare un muffin!" e scivola via da me ridendo ed addentando un muffin.

A questo punto mi rassegno e ne prendo uno anch'io. Lo addento e me lo gusto ad ogni morso. Decisamente un pomeriggio pieno di piaceri, penso tra di me sorridendole.

"Molto buoni! Li fai anche domani? Perché non arriveranno a vedere il nuovo giorno!" esclamo facendola ridere.

"Come preferisci, oppure cambiamo dolce, mi sento in forma e credo di conoscere molte ricette a memoria." Un ombra passa sul suo viso ed intuisco il suo disagio ripensando all'argomento "ricordi", così le chiedo se vuole distrarsi guardando un film. Decidiamo insieme di guardare la storia fantastica, ci sistemiamo con la dormigliona Layka in salotto e ci gustiamo film e muffin.

Sara

Erano anni che non vedevo quel film, la mia testa ne è certa, però non ricordo nulla di personale su di me, niente di quello che mi è successo.

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