Sara
"Beh già sai che ho una pasticceria, quello che non sai è che in realtà non sono l'unica proprietaria, ho un socio e si chiama Josh." Sento Corey irrigidirsi accanto a me. "Lo stesso Josh che ti ha picchiato?" mi chiede non controllando il tono della sua voce.
"Sì, lui." Confermo. "Che razza di bastardo! Io lo uccido!" inizia ad agitarsi e non so come proseguire.
"No, non puoi Corey! Tu non sai che persona è, non lo sapevo nemmeno io prima di tutto questo. Pensavo fosse una persona a posto!" mi prendo la testa tra le mani mi stringo a Corey per cercare di farmi coraggio.
"Ok stai calma, raccontami il resto." Cerca il mio sguardo e mi invita a proseguire.
"Avevo 16 anni quando ho conosciuto Josh, lui era all'ultimo anno di liceo ed io ero innamorata persa di lui. Ero una ragazzina, piena di sogni ma con nessuna esperienza dell'amore. Quando iniziammo ad uscire iniseme non mi sembrava vero. Josh era bellissimo, aveva un sacco di amici e gli piaceva fare sempre esperienze nuove.
Io ero una ragazzina timida, non so cosa vide in me, ma di fatto rimanemmo insieme due anni. Mi portava alle feste migliori, mi trattava come una principessa, ed io nella mia ingenuità, mi sentivo amata e, non volevo vedere che i regali che mi faceva erano troppo costosi per uno studente. Gli credevo, quando, dopo che spariva per giorni, mi diceva di aver dovuto aiutare sua nonna o dei suoi nuovi amici a fare chissà cosa. Non mi importava, ero troppo stupida ed innamorata.
Poi un giorno lui non tornò più da me. Aspettai ma le settimane passavano, non era mai capitato che sparisse per un periodo così lungo, così mi feci coraggio ed andai da sua nonna Mary, nella sua pasticceria."
"La tua pasticceria?" Mi chiede Corey. "Sì ora è la mia, o meglio mia e di Josh."
"Ma sei...siete sposati?" Guardo Corey e vedo timore nei suoi occhi.
"No, non siamo niente a parte che soci, pensavo fosse un amico ma mi sbagliavo, mi sbaglio sempre quando si tratta di lui! Dannazione!" Mi arrabbio e con un tono distaccato riprendo a raccontargli che sua nonna mi disse che lo avevano arrestato per spaccio di cocaina e che sarebbe rimasto in prigione per 5 anni. Continuai ad andare alla pasticceria perché avevo bisogno di capire e volevo convincere Mary a portarmi a far visita a Josh, ma lei continuava a ripetermi di togliermelo dalla testa, e che non meritavo di soffrire a causa sua come toccava a lei. Mary aveva solo lui, e lei era tutto ciò che rimaneva della famiglia di Josh. La madre di Josh è morta giovane e del padre non si è mai saputo nulla, quindi sua nonna l'aveva cresciuto da sola, mandando avanti un'attività.
"Passarono i mesi, dimenticai Josh ed in autunno andai al college. Studiavo e lavoravo alla pasticceria per pagarmi gli studi. Mary era diventata un'amica per me, mi ha insegnato tutto quello che so, così quando tornai a casa con la mia laurea in economia, mi propose di gestire la pasticceria perché lei era anziana e voleva godersi la pensione.
Io non avevo grandi prospettive in quel momento, sapevo solo che adoravo lavorare in pasticceria, così accettai." Corey mi accarezza le mani per esortarmi a proseguire.
"Quando Josh uscì di prigione, era una persona diversa, non era rimasto nulla del ragazzo spensierato che conoscevo.
La prima volta che lo rividi non provai niente. Anch'io ero cambiata, non ero più una ragazzina intimidita, ero andata avanti con la mia vita ed ero cresciuta. Josh invece tentò di ricucire il nostro rapporto, ed ancora ci prova, insiste nel dire di amarmi e di voler ritornare insieme..." mi fermo di raccontare ancora incapace di conciliare l'idea che avevo di Josh e di quello che invece mi ha fatto.
"Che bastardo! Non dovrai rivederlo mai più Sara." Mi fa promettere Corey, ma non ho bisogno che qualcuno mi dica di stargli lontana, sono viva per miracolo.
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Wild
ChickLitUna vita sempre al limite, la necessità di fermare tutto e ritrovarsi, ecco cosa spinge Corey a smettere i panni del frontman di un gruppo metal e rifugiarsi in una baita sperduta del Vermont. La vita però ha sempre in serbo sorprese ed una notte u...