Capitolo 2

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Non feci più caso a quel ragazzo che ogni tanto si voltava a guardarmi. Volevo godermi la serata perché tre giorni dopo sarebbe ricominciati i corsi.
Mi diressi al tavolo degli alcolici e presi una birra. Uscii fuori per vedere un po' il giardino; c'era gente ubriaca ovunque.
Mi sedetti su una panchina e, mentre osservavo una coppietta che litigava poiché lui aveva bevuto troppo, mi sentii toccare la spalla.
"Ciao bella."
Davanti a me c'era un ragazzo dal ciuffo nero alto e un po' di barba. Gli occhi neri con contorni rossi. Non si reggeva in piedi, era dannatamente ubriaco.
"C-ciao." Riuscii a dire.
Avevo paura, quella coppietta era sparita e c'ero solo io lì fuori. Insieme al moro.
"Vieni con me." Mi afferrò un braccio ma io provai a staccarmi. Lui fece più forza.
"Aiuto!" Urlai.
Non ebbi il tempo di urlare ancora che questo ragazzo mi piantò uno schiaffo in pieno viso. Dolore. Che dolore.
Fu il primo (e l'unico) uomo che mi mise le mani addosso. Che schifo.
Avevo gli occhi lucidi e non riuscivo a reagire.
Urlai più forte. Mentre stava per rifare ciò che aveva appena fatto, qualcuno spuntò da dietro di me e gli diede un pugno sul viso. Lui si accasciò a terra e quel qualcuno continuò a darli pugni nello stomaco e sulla faccia.
"B-basta." Riuscii a sussurrare.
"Meriti questo brutto bastardo. Va a picchiare quella troia di tua madre." Urlava.
Avevo paura. Il moro era a terra dolorante e sanguinante; mancava poco e sarebbe svenuto.
Finalmente il ragazzo misterioso smise e si girò verso di me. Ero talmente spaventata che non feci caso che quel ragazzo era proprio colui che poco tempo prima mi fissava: il ragazzo dal ciuffo biondo.

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