BLACKMAIL

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Arrivati al paese e vicino casa ringraziammo il signore ed entrai dentro dove vidi una persona che nel momento stesso non volevo vedere. Appena entrai charlotte andò correndo verso Austin dicendogli:papino mio ed Austin la prese in braccio dicendogli:principessa di papà charlotte si abbracciò ad Austin dicendogli:papino non ci lasciare più soli a me e a mamma Austin fissò me ed io non gli degnai di uno sguardo .messa giú charlotte io gli risposi dicendogli:che ci fai a casa mia ed Austin in tono straffotente mi rispose dicendomi:io ci vivo nella tua casa.arrivata l ora di cena pranzammo e finito di ordinare la casa misi a letto i bambini e andai a farmi una doccia calda. Arrivata nel bagno mi spogliai e lasciai cadere tante minuscole goccioline calde sul mio corpo.finita la doccia mi avvolsi l asciugamano intorno al mio corpo.uscì dal bagno dove nella stanza c era Austin appoggiato sul mio letto .appena lo vidi gli dissi di uscire fuori.ma lui si avvicinò a me sbattendomi al muro dicendo : se non vuoi che faccia del male ai bambini devi stare ai miei ricatti.così mi tolse l asciugamano buttandomi sul letto e mettendosi sopra di me ed entrando dentro di me dove il mio viso si incominciò a rigare di una lacrima. Spingeva e spingeva sempre di piú facendomi bagnare il mio viso ancor di più di lacrime. Finito tutto lui si addormentò ed io mi rivestì incominciando a piangere ma ad un tratto senti chiamarmi era charlotte che mi diceva: mamma perché piangi e stato papà allora io per calmarla gli dissi: che mamma si e fatta la bua e piange .così charlotte si calmo dandomi un bacio sulla guancia andando di nuovo a dormire non potevo raccontare a mia figlia che razza di padre aveva.
Continua...

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