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6,00 A.M
La sveglia suona.
Fatela smettere.
Mi giro nel letto più e più volte in cerca della forza per riuscire ad alzarmi, e non so come ci riesco.
Prendo l'iPhone in mano e do un occhiata veloce ad Instagram e Facebook e poi guardo i messaggi sul gruppo di whatsapp.

"La cumpa squasso🍻"
Da "Davide😻😝"
Oh belloni novità?
Da "Nick😛😚"
Che devi ancora diventare furbo, io aspetto già da un po' però
Da "Davide😻😝"
La tua simpatia mi distrugge
Da "Nick😛😚"
Lo sai che scherzo idiota!
Da "Mirko"
Che oggi torno a scuola

Oddio non mi ricordavo.
No oddio perché?
Cosa faccio adesso?
Ok, Antonio.
Focalizziamo l'importanza delle cose.
Cazzo mene frega di Antonio?
L'unica cosa da fare è ignorare Mirko.
Posso farcela.

Mi vesto in fretta, truccata e piastrata come al solito, prendo la borsa e esco di casa.
Vado alla fermata dell'autobus e prendo il primo che vada davanti alla scuola.
Do un'occhiata in giro ma ancora non lo vedo, questo significa che non è ancora arrivato e che ho ancora qualche minuto di pace.
Vedo Alice e Benedetta che mi arrivano incontro.
Alice:"Ansia da 1 a 10?"
Benedetta:"Situazione neuroni"
Io:"Almeno un 11 e credo che mi metterò a piangere da un momento all'altro"
Alice:"Nonono, ok lì c'è Antonio e io ho una paglia proprio qui"
Le sorrido e accendo la paglia.
Non faccio in tempo a fare uno sboffo che sento una voce familiare che urla.
Giorgio:"È TORNATO IL FENOMENO RAGAZZE!"
Ok, non fraintendetemi.
Io adoro Giorgio.
È un grande e tutto.
Ma in quel momento avrei voluto ucciderlo.
Mi giro con fare altezzoso e lancio un'occhiata al riccio, dio.
Ok.
Per fortuna suona la campana e io,Alice e Benedetta ci dirigiamo in classe.

Professoressa:"Bentornato Trovato"
Mirko:"Grazie"
E le sorride.
Dio ma possono vietarglielo?

Suona la campana e mi affretto ad uscire dall'aula e dalla scuola.
Appena esco vedo Antonio seduto sulla sua moto che mi aspetta, e anche se non sono dell'umore devo ingogliare il rospo ed andare da lui.
Quindi cammino lentamente, ma una mano mi ferma.
Mi giro.
Mirko.
Ok.
Mirko:"Ei"
E mi sorride con uno dei suoi sorrisi enormi.
Io:"Ei?"
E lo guardo storto, come sempre in fondo.
Mirko:"Devo parlarti"
Io:"Non abbiamo niente da dirci"
Mirko:"Isabella per favore"
Io:"Fai una cosa, lasciami stare"
Mirko:"Non posso"
Io:"Be, provaci, grazie"
Mirko:"Non posso perché non voglio perché ti amo"

Cosa?
COSA?
Oddio.
Oddio no, Isabella.
Non piangere.

Io:"Vattene per favore"
Mirko:"Non posso scegliere"
Io:"Me ne vado io"

Sto piangendo, quindi faccio finta di niente e evito Antonio che però mi rincorre e mi ferma.
Antonio:"Ei Ei Ei fermati"
Io:"Non mi sento bene scusa"
Antonio:"No tranquilla ti accompagno a casa? Hai bisogno di qualcosa?"
Io:"No"
Antonio:"Va bene"
Me ne vado spostando Antonio e lui si lascia spostare.

Sono le cinque di pomeriggio e come è mio solito fare, mi preparo come sempre, prendo la borsa e faccio le scale per uscire ed andare in centro con gli altri.
Appena esco dalla porta ed attraverso il piccolo cortiletto esterno, noto che non sono sola.
Ancora lui.
Ha deciso di rendermi la vita impossibile.
Faccio finta di niente e vado avanti anche se mi sta venendo da piangere.
Mirko:"Puoi ascoltarmi?"
Faccio finta di non sentire e continuo a camminare.
Mirko mi si mette davanti e non mi fa passare.
Mirko:"Ok, va bene, posso capire, ci sta. Sono uno stronzo e tu sei una stronza e queste cose sono cose che già sapevamo entrambi, ma non solo noi. E io stamattina ho detto di amarti ma non te lo avrei detto se non fossi stato sicuro del fatto che anche tu ami me"
Abbasso la testa mentre scendono le lacrime.
Mirko:"Isabella io posso capirti, veramente. Ma non voglio. E ti darò del tempo se tu lo vorrai perdere. Perché parliamoci chiaro. Puoi prendere per il culo tutti con sta storia di Antonio ma non me. Signorina io ti guardo sempre, sai? E tu non fai mezzo sorriso, si vede lontano due kilometri che non sei felice. E io lo so che non sei felice, perché lui non è me. E tu puoi essere felice solo con uno stronzo come me. Perché siamo così io e te. Ci perdiamo ma mai del tutto. E sono disposto ad aspettare, a farti buttare via il tuo tempo, voglio solo dirti che ti aspetterò. Se te ne vai ti aspetto.."
Una sua mano mi prende la guancia e mi asciuga le lacrime.
Mirko:"Non ho paura di dirlo, mi sono innamorato di te e non c'è più niente che io possa fare. Ormai sono infettato da te e non c'è cura che tenga. Ovunque andrò sarò completamente, per sempre innamorato di te."
Mi scappa un mezzo sorriso.
Sono una stupida.
Per tutto quello che ho fatto.
Io:"Oddio vaffanculo"
Lo abbraccio più forte che posso.
Mi sussurra all'orecchio.
Mirko:"Sei sempre stata mia"
Ci stacchiamo dal l'abbraccio e lui cerca di baciarmi ma io mi tolgo.
Io:"Mirko non posso.."
Mirko:"Non c'è problema aspetterò"
Io:"Grazie"

Corro in centro e racconto tutto alle mie migliori amiche e mentre sto raccontando arriva Antonio.
Antonio:"Possiamo parlare"
Io:"Si, dobbiamo parlare in realtà"
Andiamo in disparte in un vicoletto per parlare in privato.
Antonio:"Sono stanco di essere trattato come uno zerbino"
Io:"Antonio.."
Antonio:"No mi fai parlare. Questa cosa di fare la stronza attira, ti sta bene addosso, ma a 'na certa superi il limite e io cerco di renderti felice ma non ci riesco"
Io:"Ma non puoi"
Antonio:"Cosa?"
Io:"Non puoi.."
Antonio:"Perché?"
Io:"Perché tu non sei lui"
Antonio:"Lui? Lui chi?"
Io:"..Lo sai"
Antonio:"Oddio non avete mai smesso. Quello stronzo di Trovato"
Io:"Scusa"
Antonio:"Tranquilla bene così fra stronzi ci si intende"
Antonio si gira e se ne va, ma io non provo niente e voglio solo tornare da Mirko..

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 18, 2015 ⏰

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