30/12
"Ci guarderemo negli occhi,
con quella voglia immensa di baciarci,
ci passeremo di fianco
senza nemmeno salutarci"Domani è Capodanno.
Vuol dire che si deve uscire.
In questo ultimo periodo ho cercato ogni scusa per non uscire ma mia mamma mi costringeva e mi faceva convincere dalle mie amiche.
Non mi divertivo nemmeno più ormai, ogni volta che uscivo pensavo a lui, lo cercavo tra la gente, devo abituarmi al fatto che non è più mio.
Da quando è finita l'ho visto solo due volte.
Una volta ero con mia madre e lui ha salutato lei e non me. Ci siamo solo guardati di sfuggita, e io sono corsa in macchina a piangere.
E un altra volta l'ho visto con una ragazza.
Per mano.
Non ci devo pensare.
Il fumo sta seriamente peggiorando come situazione, fumo un pacchetto da venti ogni giorno e sto iniziando ad avere problemi per il fiato e quelle cagate li.Tornando ad oggi.
Non vado a scuola perché siamo in vacanza.
Sta sera vado a una festa di Capodanno, la organizza un amico di Alessandro e lui ci ha invitato tutti.
Appena mi sveglio vado in bagno, mi lavo la faccia e i denti, poi scendo.
Mamma:"Buongiorno tesoro, i tuoi fratelli sono partiti per la montagna dieci minuti fa, andranno dai tuoi cugini per queste vacanze"
Io:"Figo"
Mamma:"Si"
Le sorrisi, ma lei non mosse un dito.
Mamma:"Senti Isabella, volevo essere sicura che tu oggi uscissi, almeno oggi fai uno sforzo"
Io:"Si mamma tranquilla, andiamo a una festa"
Mamma:"Ma ci sarà anche Mirko?"
Cazzo.
E se c'è veramente? Magari con qualcuna?
Io:"N-N-Non lo so, devo andare"Corro su per le scale e chiamo immediatamente Alessandro.
Alessandro:"Pronto? Tutto bene piccola?"
Io:"Si volevo chiederti una cosa"
Alessandro:"Dimmi tutto"
Io:"Chi la organizza la festa?"
Alessandro:"Michele, una ragazza di nome Rebecca e.."
Io:"Mirko, vero?"
Alessandro:"Se ti si avvicina gli spacco il culo, e te devi uscire assolutamente sennò ti vengo a prendere"
Io:"Mi vieni a prendere per davvero?"
Alessandro:"Certo, vengo lì alle 8,30"
Io:"Va bene a dopo"
Alessandro:"Ciao piccola"Passarono le ore.
Il pomeriggio passó in fretta anche perché arrivarono Benedetta, Giulia, Sofia, Clara e Alice con il gelato e i kebab, ci guardammo Titanic e poi ci preparammo.
Io avevo un semplice vestito nero con sopra un giubbotto di pelle con le borchie che poi tanto mi toglierò, le calze trasparenti perché comunque c'è freddo e delle scarpe normalissime col tacco, ho i capelli piastrati e mi sono truccata normalmente aggiungendo il rossetto rosso scuro scuro.
Niccolò passó a prendere Benedetta e questo mi ricordó che io ero ancora da sola, le altre se ne andarono e dopo circa dieci minuti arrivó Alessandro.
Alessandro:"Eccomi qua andiamo?"
Io:"Certo"Arrivammo, il locale già lo conoscevo, era lo stesso di quando io e Mirko.. si insomma.
Erano le undici e mezza e ancora non ero sbronza, non mi divertivo nemmeno più così.
Stavo ballando e il dj urló
Dj:"Meno trenta minuti ragazzi!"
E tutti fecero un urlo.
I miei occhi,forse privati dall'alcool di una visione totalmente lucida del caos che abitudinariamente mi circondava, intravidero la sua figura avvicinarsi attraversando quella massa informe di coetanei che si dilettavano a ballare sotto la musica assordante.
Quando fu forse troppo vicino al mio corpo, sorrise col suo tipico sorriso dalle caratteristiche sicure e vissute.
Mirko:"Hey"
Mi fece quasi urlando a causa del rumore.
Sorrisi educatamente, cercando di sembrare disinvolta.
Io:"Buonasera"
Risposi con aria altezzosa, cercando di non piangere.
Mi prese per i fianchi e mi accostò dolcemente a se, guardandomi negli occhi.
Io:"Avrò anche bevuto qualche bicchiere,ma non ci sperare"
Dissi,posando le mie mani sulle sue per spostarle.
Rimanendo indifferente al mio gesto, mi strinse di più al suo corpo, e colse la scusa dell'eccessivo volume della musica per sfiorarmi l'orecchio con le labbra.
Mirko:"Sei sicura?"
Mi fu talmente vicino,che la sua voce sussurrata mi suonò estremamente chiara e definita appena sbocciata dalle sue labbra.
Io:"Assolutamente"
Sentii il suo respiro sul mio collo.
Mirko:"Nemmeno se facessi così?"
Domandò,e delicatamente, iniziò a baciarmi il collo.
Mi paralizzai sotto le carezze ipnotizzanti delle sue labbra sulla mia pelle. Chiusi per un attimo gli occhi, forse volevo abbandonarmi a quella dolcezza e lasciarmi andare.
Quella sensazione era squisitamente incantevole.
Mi strinse di più, facendo aderire perfettamente il suo corpo al mio.
Poco dopo ripreso conoscenza, lo scostai piano.
Si fermò. Mi guardò negli occhi, non capiva.
Mirko:"Hey,che succede?"
Tutto ciò che non desideravo era ricadere ai suoi piedi.
Io:"Non voglio"
Mirko:"Cosa?"
Io:"Questo."
Mirko:"Non vuoi che ti baci?"
Io:"No, e non voglio neanche che mi sfiori"
Ubbidì, lasciando cadere le sue mani sui miei fianchi. Non mi stringeva più.
Mirko:"Dimmi almeno il motivo"
Io:"Lo sai benissimo, è per come sei"
Si avvicinò quanto prima, senza toccarmi sta volta.
Mirko:"E come sono?"
Io:"Sei uno stronzo"
Avvicinò il suo viso al mio.
Mirko:"Ma siamo fatti per stare assieme"
Osservai le sue labbra sussurrare quelle parole.
Io:"Non sei fatto per me"
Mirko:"Non sono fatto per te?"
Io:"Si,perché io non sono come te. Io mi affeziono. Le persone non le uso. Io me ne innamoro perdutamente."
Non rispose subito.
Mirko:"Non ti ho usato"
Era scocciato.
Io:"E cosa hai fatto scusa"
Gli occhi si erano fatti pesanti e le lacrime minacciavano di scendere.
Ne scese una.
Mirko la asciugò col pollice.
Io non riuscivo a guardarlo.
Mirko:"Ho cercato di farti innamorare"
Io:"E io che sono un idiota ci sono cascata"
Risposi fredda, e lui non esitò a ribattere.
Mirko:"Non sei un idiota"
Io:"Invece si"
Mirko:"No"
Io:"Perché?"
Mirko:"Perché mi hai fatto innamorare"
Uscii velocemente dal pub.Stavo piangendo nel cortile, e dopo neanche dieci minuti arrivarono Alice e Clara con un bicchiere in mano in più.
Alice:"Piccola abbiamo saputo"
Clara:"E ti abbiamo portato questo"
Disse indicando il bicchiere.
Lo presi e gli sorrisi.
Alice:"Adesso basta piangere per lui, adesso ti metti a posto e andiamo dentro che mancano cinque minuti alla mezzanotte"
Clara:"Veloce dai"
Mi aiutarono a ritruccarmi e riandammo dentro dove c'erano tutti.
Alice:"Andiamo dai"
"Cinque, quattro, tre, due, uno, BUON ANNO"
Si avvicinò Alessandro.
Alessandro:"Buon anno piccola"
Mi abbracciò fortissimo.
Io:"Grazie di tutto"
Mi sorrise.
Ritornammo a casa mia verso le 5,30 del mattino e andammo tutti nella mia camera con le birre e le sigarette, per passare il Capodanno più triste di tutti.
Mi arrivò un messaggio.
"Sono un coglione, dovevo salvarti e invece ti ho fatta a pezzi"
Era Mirko.
Non risposi e lo bloccai.
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MIRKO TROVATO
FanfictionCiao,mi chiamo Isabella e ho 15 anni. Abito a Pomezia ma mia madre è americana. Frequento il turistico nella mia città e mi trovo abbastanza bene. Ho tantissimi amici abitando qua da sempre praticamente. Ho una grande famiglia e una grande casa. Esc...