Operazione "Cittadella" [PRIMA PARTE]

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L'ORIGINE
Adolf Hitler aveva perso. Ecco cosa appariva nelle dichiarazioni di Stalin. Veniva elogiata la grandezza del Partito e la solidarietà dei suoi cittadini.
Ora che l'Armata Rossa era diventata temibile, i tedeschi non si sarebbero più azzardati( anche a causa dei rifornimenti) a condurre altre offensive di vasta scala.
Eppure, nell'estate del 1943 le forze sovietiche attestate a Kursk ricevettero l'ordine di prepararsi ad un attacco. Come al solito "Lucy" aveva trafugato e intercettato una serie di documenti personali del Fuhrer che specificavano una nuova offensiva nel sud. Stalingrado era diventata una fine, più che un mezzo, nell'anno precedente. Ora invece, Hitler voleva rompere la linea sovietica circondando d catturando il saliente di Kursk. Senza di esso, non solo i tedeschi avrebbero avuto meno fronte da proteggere, ma avrebbero distrutto un valore stimato tra le sette e le venti divisioni, una perdita che avrebbe ritardato considerevolmente l'espansione russa a Ovest.
Nel Cremlino invece si pensava a come giocare la partita di quell'estate. Stalin voleva attaccare, ma Zhukov lo convinse che sta meglio dissanguare i tedeschi in una battaglia difensiva, piuttosto che rischiare  un'altra Operazione Marte.
Quindi, considerando che Kursk era un punto focale, fin dal principio le difese russe furono rivolte al saliente.
Più di 3 milioni di uomini furono ammassati nel nuovo Fronte della Steppa, come riserva, mentre il Fronte Centrale si schierava in tre linee di difesa. Centinaia di fossati, campi minati e trincee furono costruiti nell'arco di pochi mesi, il tutto all'oscuro dei tedeschi.
Fu la scelta più disastrosa per Hitler ordinare, nella notte tra il 3 e il 4 luglio, l'attacco a Kursk.

 Fu la scelta più disastrosa per Hitler ordinare, nella notte tra il 3 e il 4 luglio, l'attacco a Kursk

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Adolf Hitler discute coi suoi generali in una delle numerose riunioni del 43' sulla situazione a Est.

L'OPERAZIONE
Zhukov ricevette la telefonata che tanto aspettava già dalla sera del 28 giugno. Era una delle spie "Lucy" che lo informava, dicendo che i tedeschi sarebbero passati all'azione tra il 2 e il 6 luglio. Se ciò non si fosse verificato, Stalin aveva dato disposizione al Fronte Centrale di attaccare Orel e di distruggere il Gruppo Sud dividendolo dal Gruppo Centro.
Yeremenko allertò i propri uomini e lo stesso fece Rokossovsky a nord.

Dal lato tedesco, quasi mezzo milione di uomini era stato ammassato per l'attacco. Si contavano 12 divisioni corazzate, incluse le SS "Panzer Lerh" e le "Grossdeutschland", distribuite nella 1^ Pz SS e nella 12^ Panzer. In totale, 3050 carri, di cui diverse centinaia costituiti dai nuovi Panzer V Panther e dai Panzer VI Tiger, capaci di fronteggiare pienamente i T-34 sovietici e persino i KV-1.

Verso le 3:05 la 1^ Panzer ( a sud)  si mosse lungo l'asse Kharkov-Kursk, sfruttando i già esistenti ponti ferroviari per valicare le pozze paludose del Fronte. L'artiglieria sovietica rispose immediatamente, anticipando persino la sua controparte germanica, e bloccando l'assalto ancor prima del suo effettivo inizio. Confusione e disordine regnarono tra le fila tedesche per le successive due ore, quando finalmente riprese l'attacco. Per le 8:00 l'avanzata tedesca aveva raggiunto la 69^ armata fucilieri, e aveva ingaggiato un pesante scontro a Butovo nel tentativo di aggirare lo scaglione difensivo sovietico, appena oltre Belgorod( già conquistata da tedeschi) . Leggermente più a destra invece, capeggiati dalla 3^ SS, le forze germaniche tentarono inutilmente di sorpassare la difesa sovietica di Yakovlevo, ma furono fermate duramente dai gruppi corazzati della 6^ Guardia.
Per la fine della giornata nessuno dei passi di "preparazione" necessari alla vera battaglia era stato effettivamente completato.

Le batterie d'artiglieria sovietiche da 203 mm

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Le batterie d'artiglieria sovietiche da 203 mm. L'artiglieria russa aveva avuto un ridimensionamento e una modernizzazione tale da superare la controparte tedesca già nell'inverno del '42.

Al nord la situazione fu ancora più disastrosa. Senza l'appoggio dei carri della 9^ e della 18^ Panzer( in riserva e con gravi carenze di carburante) la 51^ e la 22^ armata poterono ben poco contro le dure difese posizionate su Alexandrovka e Ponyri. Il 13^ fucilieri infatti bloccò quasi immediatamente ogni tentativo tedesco di sorpassare le difese conosciute.
A ovest, il 57^ Gruppo Panzer guidò la carica della 20^ divisione corazzata su Bobrik. Per un istante sembrò quasi che l'attacco tedesco avesse sorpreso i russi, che si ritrovarono con una spina in mezzo al varco tra la 9^ corazzata e la 132^ fucilieri. Tuttavia, con gravi perdite e senza appoggio della Luftwaffe( che stava avendo seri problemi a bloccare l'aviazione sovietica) la stessa cosa non accadde ai reparti di Tiger della 6^ divisione, che, dopo aver preso Buryrki, furono fermati dopo appena 2 km dal punto di partenza.
Quindi, invece che una testa di ponte sicura e pronta, i tedeschi si ritrovarono con una posizione ancora più fragile di quella iniziale.

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