Corro. Fuggo.
Perché? Perché ho paura, qualcuno mi insegue. I miei incubi, i miei timori, una persona, una cosa.
Spesso mi piace correre, sentire la brezza del vento che sbatte contro i miei occhi e le mie guance ormai diventate rosee dai suoi colpi.
Ma non posso provarlo in questo momento.I muscoli delle mie gambe bruciano insopportabilmente, ho il fiato corto, i miei polmoni stanno per cedere. Sembra quasi che il mio cuore possa staccarsi dalle arterie a cui è legato e liberarsi dalla gabbia toracica, per poi uscire dalla mia bocca.
Mi sento male. Il mondo è diventato sfocato e le mie braccia molli. Respirare mi fa male alla gola, ma corro. Non posso svenire e abbandonarmi alle braccia del mio nemico, non posso morire senza prima aver lottato.
Corro veloce, corro per salvarmi.
Intorno a me sento voci, vedo di sfuggita visi e colori e mi rendo conto che sto fuggendo in mezzo alla gente, che la sto spingendo, sbattendo.
Corro così veloce che i miei occhi non percepiscono le nuvolette di vapore che escono dalla mia bocca.
Non ce la faccio più!
Vorrei che qualcuno potesse vedermi e salvarmi, ma agli occhi indifferenti delle persone che mi circondano, io appaio come una ragazza che corre senza nessuna meta.Scorgo un vicolo buio alla mia destra e mi precipito lì, tra due edifici, sperando che quel qualcuno non mi abbia vista, sperando che possa sfuggire alle sue grinfie.
È buio. È cieco.
Il vicolo è cieco e io sono in trappola.
Cosa mi accadrà ora? Mi avrà vista svoltare a destra?
Ancora pochi attimi e lo scoprirò.
Mi ha vista. Si è fermato proprio all'imbocco del vicolo e la luce alle sue spalle rabbuia il suo viso impedendomi di capire chi o cosa sia.
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Il Cacciatore Di Sogni
FantastiqueNon so cosa ne verrà fuori da questo racconto. È libero e non premeditato. Decisamente improvvisato. Ho appreso come cominciarlo, ma non so come finirà. Non so neanche dirvi cosa farà la protagonista per trasmettervi ciò che vuole realmente racconta...