È piuttosto buio. Vicino al cassonetto vedo una sagoma, la forma di un uomo.
La tensione cresce, vorrei tirarmi indietro e scappare al lavoro prima che mi arrivi un altro richiamo dal capo scorbutico, ma la curiosità prevale. Sempre.
Mi avvicino titubante al misterioso uomo. Pian piano i miei occhi si abituano all'oscurità e scorgo una felpa malconcia e dei jeans strappati da chissà cosa.
È un ragazzo. Avrà circa ventisei o ventisette anni, più o meno la mia età. La barba scura lo invecchia di almeno cinque anni, ma si vede che è giovane.
È seduto con le ginocchia al petto e si tiene le gambe con le sue mani sporche da giorni, forse anche da mesi.
Fissa un punto nel muro grigio davanti a sé, come se ci vedesse un nuovo e bellissimo mondo disegnato sopra.
Per sbaglio tocco una lattina di birra buttata a casaccio per terra con il piede e la sua testa si alza di scatto.
I suoi occhi sono vuoti e vacui, senza vita. Non riesco a scorgere il colore dell'iride, ma neanche un po' di paura o di sorpresa.
Mi osserva con lo sguardo perso, come se non esistessi. Abbassa di nuovo la testa e chiude gli occhi.
È palese che il suo messaggio sia "vattene", ma io non ci penso neanche.
《Hai fame?》, gli chiedo non sapendo cosa dirgli.
Esita un po', ma non risponde.
Sono accucciata poco distante da lui, ma quel tanto da poter fuggire in caso di pericolo.
Guardo di nuovo l'orologio e con riluttanza mi alzo, vedendo che mancano tre minuti alle otto.
Mi giro, faccio un passo. Sento una forte stretta vicino al piede. Guardo giù e una mano mi tiene stretta, così mi rigiro verso di lui staccandogli la mano dalla mia caviglia.
Lo osservo, dai suoi occhi non arriva nessuna emozione. Il loro vuoto li fa sembrare opachi.
Mi guarda, si tocca la pancia e capisco: ha fame.
Chissà perché non mi ha risposto quando gliel'ho chiesto?
Annuisco e gli mostro un sorriso incerto, ma sincero; gli prendo le mani e lo aiuto ad alzarsi.
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Il Cacciatore Di Sogni
ParanormalNon so cosa ne verrà fuori da questo racconto. È libero e non premeditato. Decisamente improvvisato. Ho appreso come cominciarlo, ma non so come finirà. Non so neanche dirvi cosa farà la protagonista per trasmettervi ciò che vuole realmente racconta...