8° capitolo "confusione"

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Pov's Justin

Sono in farmacia per le medicine di Francesca.
Sono un po' preoccupato perche è da sola con Daniele, ma lui mi ha detto che non avrebbe fatto nulla con lei.
Speriamo sia la verità..

-prenda pure queste pilloline che aiuteranno sua figlia a riacquistare la memoria.- sento dire la farmacista ad una signora sulla quarantina.

Con queste parole mi vengono in mente le immagini di quando Francesca ha perso la memoria quando a subito l' incidente per colpa di quello scemo di un mio amico. Ma lei non sa nulla.

*flashback*

-vai piano!!!- gridai a fabiano in preda al panico.
-ma non frena!!!!- mi urlò lui

Ero nei sedili posteriori e francesca era davanti nel sedile sei passeggeri.
Alla guida c'era fabiano, non riusciva a frenare, e stava andando a 150 all' ora.

Poi il buio.

Mi ritrovati nel lettino dell' ospedale di new York. Erano passati solo 5 giorni dalla morte di mia madre e, siccome Francesca non smetteva di piangere, la "forzai" a venire con noi in discoteca.
Lei non si ubriacò, io ero solo un po' brillo.

Lei ebbe sbattuto forte la testa, e così perse la memoria, ma pian piano riuscimmo a farle ricordare ALCUNE cose ma di tante cose non l' abbiamo informata...per esempio: abbiamo la mamma dello stesso sangue e i papà diverso. Quello con cui viviamo ora è il mio vero padre, il suo è morto quando aveva 7 anni.

Invece fabiano morì sul colpo...
Ci stetti molto male, e anche tutt'ora...
*fine flashback*

-ehi? mi scusi?- mi richiama la farmacista.
-ehm..si scusi- do segni di vita.
-mia sorella ha mal di testa, ha qualcosa da darmi?-
-forte o leggero?- mi chiede cercando in dei cassettoni numerati con all' interno delle scatoline.
-forte- rispondo, pensando di chiamare Francesca per chiederle come sta.
Lo so che sono uscito da poco...ma ho paura che sia successo qualcosa tra lei e Daniele...
Non che sia geloso ma... Boh...non lo so, sono preoccupato, penso.. Non è possibile essere geloso della propria sorella... Anche se non lo sono del tutto.

Esco dalla farmacia con una bustina in mano, contenente la scatola di pilloline per il mal di testa, vado alla macchina con passò veloce.
Infilò la chiave e parto.

Arrivato a casa cerco le chiavi nella tasca ma mi accorgo che non ce l'ho dietro.

Suono.
-Chi è?- mi chiede una voce maschile, dall' altra parte del citofono.
-Justin!- rispondo anzando un po' il volume della mia voce per farmi sentire

Pov's Francesca.

Sento bussare alla porta, sto per scendere dal letto, ma appena mi alzo, mi avvolge un fortissimo mal di testa...
Speriamo ci vada Daniele.

E come sperato risponde al citofono.
Sento aprire il portone e richiudersi nuovamente.
Poi dei passi salire le scale, penso sia Justin, infatti appena arriva in cima alle spalanca la porta con in mano una bustina che contiene una scatolina per il mal di testa.. Suppongo.

- come va?- mi chiede Justin mentre si avvicina e appoggia le sue labbra sulla mia tempia destra.
-male, come mi dovrei sentire?- chiedo ironica.

Tira fuori dalla busta una scatolina bianca e arancione con tanti disegnini diversi.

- aspetta ti vado a prendere un bicchiere d' acqua per prendere la pillola.- annuisco.

Ci mette un po' a prendere 'sto bicchiere d'acqua...
Quando poi sento del vetro rompersi in terra apisco che è successo qualcosa.

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