"Felix, ma forse sei tu a non poter più fare l'ipnosi!" stava ridendo il suo amico. Era un ragazzo su una ventina d'anni. Era molto diverso da Felix. Era alto come lui, aveva gli occhi verdi, chiarissimi, capelli corti e spettinati di color rosso fuoco. Si era messo in piedi a fissare la ragazza dall'alto con le mani incrociate. Dopo qualche minuto di silenzio aveva detto "Bella." Felix l'aveva guardato male "Tutto qui?! Cioè, sei serio?! Io ti sto dicendo che ESISTE UN ESSERE UMANO che non può essere sottomesso all'ipnosi e tu mi dici... Che é BELLA?!" Felix si era alzato per continuare ma non si era accorto di aver urlato.
Katherine si stava svegliando. Piano, dopo aver aperto gli occhi si era accorta di trovarsi in una stanza molto ampia con le pareti rosse e i mobili antichi neri. C'era poca luce. Dopo aver aperto completamente gli occhi Kat aveva notato che sopra di lei, in piedi c'era un ragazzo che la stava fissando. Stava sorridendo, aveva le mani incrociate sul petto. Il ragazzo si era inginocchiato per essere alla stessa altezza della ragazza, che era sdraiata sul divano. "Ciao tesoro" le aveva detto senza distrarre lo sguardo dagli occhi della ragazza. Le aveva preso il mento con tre dita, e, fissandola negli occhi le aveva detto : "Baciami" sempre con il sorriso sulle labbra. Dopo neanche un secondo gli era partito uno dei ciaffoni più dolorosi della sua vita. "OK..." aveva detto il ragazzo dai capelli rossi alzandosi "Avevi ragione. Ma ora che cosa facciamo?"Felix si era avvicinato a Katherine e senza guardarla aveva detto "Dobbiamo fare quello che normalmente facciamo con le persone che non ci servono." L'amico di Felix voleva dire qualcosa ma Katherine lo aveva interrotto "Ehm... Mi spiace tanto interrompere questa bellissima discussione fra due vecchi amici ma io dovrei proprio andare..." aveva detto Kat guardando l'orologio sul suo polso e alzandosi. "No no tesoro... Mi spiace dirlo ma tu non te ne vai da nessuna parte... Almeno, finché Fox non decide che cosa facciamo con te, ti prendo io" le aveva detto Felix indicando l'amico e prendendo Kat per un braccio. "Aspetta Felix, fammela almeno assaggiare!" aveva detto Fox facendo finta di essere offeso e apparendo davanti alla ragazza già con i canini spuntati, ma Felix era pronto per trascinare Kat dietro la sua schiena. "Mi sembra però che tu a quest'ora devi andare a nanna... Mi spiace tanto. Ciao Fox." gli aveva risposto Felix sorridendo maliziosamente, dopo di che Fox era sparito dietro la porta.
Katherine si sentiva malissimo. Le girava la testa e si sentiva debole, ma non solo fisicamente. Non sapeva quanto tempo era passato dal momento in cui era uscita dalla cena, non sapeva dove si trovava e non sapeva chi, o più precisamente che cosa erano i due "ragazzi". Aveva paura. Tanta paura. Non si sentiva più i piedi e non riusciva a mantenere l'equilibrio. Stava cadendo. "Ehi! Ma che ti succede?" Felix aveva fatto in tempo a prenderla. Forse per un attimo le era sembrato che Felix si stava preoccupando per lei, ma le sue speranze erano state interrotte "Dai che mi servi ancora viva!" dopo quella Frase Kat aveva totalmente perso l'equilibrio e aveva chiuso gli occhi...
Dopo aver messo nel letto la ragazza Felix aveva chiamato Fox. "Fox, spiegami perché eri sicuro che ci fossero dei cacciatori nel paesino?" Fox parlava con calma, facendo finta che l'argomento non era poi cosi importante. "Chiedilo a Bethany. Quella sa tutto. Oppure più precisamente pensa di sapere tutto... Perché te lo dovrei dire io?" aveva riso per un attimo prima di spegnere la chiamata, lasciando Felix senza fiato. Era incuriosito. Felix non aveva mai paura dei cacciatori, anche perché certi erano suoi amici. Ma ora aveva altri problemi, come quello di Katherine. Doveva capire il perché l'ipnosi non funzionava...
Katherine si era svegliata in una camera grande con le pareti bianche, su un letto matrimoniale che sembrava molto antico. Si era seduta sul bordo del letto passando una mano nei capelli. La luce nella stanza era accesa, il lampadario che illuminava tutto era gigante, anche questo era fatto all'antica. Davanti al letto si trovava una scrivania in legno tinta di bianco e oro con una sedia dallo schienale alto e assai raffinato. A sinistra si trovava una porta che probabilmente era quella del bagno, e un'altra vicino alla scrivania. Dietro il letto si trovava un armadio, sempre bianco e oro, alto fino al soffitto. Nella camera non c'erano finestre.
Ad un certo punto la porta vicino alla scrivania si era aperta. Nella stanza era entrato Felix con una tazza nera nelle mani. Si vedeva che il ragazzo si era appena svegliato, aveva i capelli in disordine, nonostante era già vestito. Felix si era avvicinato alla ragazza dandole la tazza col te caldo. "Tieni, per ora di commestibile per te ho solo questo". Felix si era seduto vicino alla ragazza sul bordo del letto osservando come Katherine beveva il te. "Perché sono qui?" Katherine aveva chiesto a Felix senza guardarlo. "Devi fare meno domande tesoro" Kat si era girata di colpo verso Felix "Non chiamarmi mai cosi!". Il ragazzo si era stupito " Non pensavo che le bambole sanno arrabbiarsi!" Felix aveva fatto il suo solito sorrisino, si vedeva che gli piaceva stuzzicare la ragazza. "Quindi ti stupirai quando scopri che le bambole sanno anche fare questo..." e, non togliendo lo sguardo dagli occhi del ragazzo Kat, piano piano aveva versato il resto del contenuto della tazza sulla maglia del ragazzo. "Oh! Scusa... Non volevo." aveva continuato Katherine facendo finta di essere dispiaciuta e posando la tazza sul pavimento. Felix aveva fatto un piccolo sorriso dicendo "Spiace anche a me tesoro... Ma ora devo proprio togliermi la maglia... Mi aiuti?" Felix aveva cominciato a sbottonare la maglia avvicinandosi sempre di più a Kat, che non si aspettava una risposta di questo genere da parte del ragazzo. Katherine, a forza di allontanarsi aveva sbattuto il piede contro la tazza rompendola. "Vorrei aiutarti ma devo mettere a posto..." Katherine aveva sorriso e si era inchinata per prendere i pezzi neri della tazza ma si era tagliata un dito. "Katherine... Ti sei tagliata" Felix si era avvicinato ancora di più alla ragazza per prenderle la mano, dopo di che le aveva baciato il dito leccando la sua ferita. Gli occhi del ragazzo si erano riempiti di sangue e in pochi secondi quell'azzurro era diventato un nero profondo circondato dal rosso. Nonostante questa immediata trasformazione il ragazzo sembrava controllarsi, stava come sempre sorridendo vedendo la reazione di Katherine. Aveva paura, non aveva mai visto una cosa del genere, sembrava un mostro, anzi, lo era.
Katherine aveva tirato indietro la mano dalla paura appoggiandola per terra ma si era dimenticata di aver appoggiato i resti della tazza. Dei piccoli pezzettini di ceramica le si erano infilzate nelle dita, le faceva male, ma preferiva questi che un altro morso di quel mostro.
Felix era abituato a resistere all'odore del sangue, anche se il suo era delizioso, più dolce e delicato rispetto a quello degli altri umani. "Dammi la mano" le aveva detto Felix avvicinandosi. "No..." la voce della "bambola" cominciava a tremare. "Forse tu non hai capito tesoro, non era una richiesta, era un ordine, e finché ti trovi qui devi fare tutto ciò che ti dico!"Felix l'aveva presa per una mano e fatta sedere sul bordo del letto prendendole la mano. Delicatamente Felix aveva cominciato a tirare fuori i pezzettini di ceramica dalla mano della ragazza. Dal male Katherine stringeva i denti e con le dita dell'altra mano aveva preso con forza la coperta. "Finito." Felix l'aveva finalmente guardata negli occhi sorridendo. Nonostante cercava di farle meno male possibile, alla ragazza sembrava che a Felix piaceva procurare dolore alle persone. "Grazie" era scappato da dire a Katherine. "Sono sicuro che avrai modo di ringraziarmi" le aveva risposto Felix avvicinando la mano insanguinata della ragazza alle labbra. Aveva fatto spuntare i canini e li aveva infilati nella mano di Kat. "Smettila! Fai male..." Questa volta Katherine non era riuscita a trattenersi dal prendere per la spalla il ragazzo e cercare di farlo smettere, ma non era servito a niente. Dopo qualche secondo Felix aveva smesso lasciando la mano di Kat. Quest'ultima aveva fatto un salto indietro alzandosi in piedi e correndo in bagno. Aveva messo la mano sotto l'acqua fredda. Le bruciava tantissimo la pelle. Aveva cominciato a piangere dal male. Dopo aver disinfettato la mano era tornata in camera trovando Felix sdraiato sul letto con le mani dietro la testa. "Ci sono alcune regole che devi seguire tesoro..." Felix voleva continuare ma Katherine l'aveva interrotto. "Non ci penso nemmeno, io me una vado" Felix aveva alzato le sopracciglia sedendosi per guardare Kat. "Ah si? E dove vai? Sei scappata da tuo padre e tua madre é morta da quanto ne so... Non sai neanche dove ti trovi!" Felix si era alzato avvicinandosi sempre di più a Katherine. "Non sai a quanti chilometri sei dalla città!" aveva fatto ancora qualche passo per avvicinarsi alla ragazza. "non sai neanche dove é l'uscita dalla casa!" Katherine si era trovata bloccata tra il muro e il ragazzo. "Allora? Dove vuoi andare tesoro?" Felix stava sorridendo. Katherine odiava quel sorriso... Era più che malizioso, era disgustoso! "Ripeto tesoro. Ci sono alcune regole da seguire" aveva di nuovo cominciato a dire il ragazzo prendendo delicatamente i capelli di Kat e spostandoli in tal modo scoprendole il collo. "Quando ho sete, bevo. E tu non ci puoi fare niente... Quando ti dico di fare qualcosa, tu lo fai. E l'ultima regola : non uscire dalla casa senza il mio permesso" l'aveva ancora guardata per qualche istante negli occhi e poi era spirito, Katherine aveva solamente sentito sbattere la porta.
STAI LEGGENDO
Durante La Notte
VampirosEra solamente stanca e ormai per lei non aveva senso rimanere. Infatti, decise di scappare. Scappare dal padre, che la considerava una bambola e dal mondo nel quale lei non si sentiva se stessa. Ma una sera le si era aperto un altro mondo. Un mondo...