Io non volevo fare chimica con quel tipo...
Cioè, in realtà non era vero che non volevo,semplicemente non m'importava...
OK! Lo ammetto, mi faceva piacere avercelo affianco mentre lo accompagnavo in laboratorio, solo che non ero abituata ad avere compagnia."Allora, manca ancora tanto?" Sembrava mia sorella da piccola, lei non aveva mai pazienza.
Mi uscì una risatina ripensandoci."Fa così ridere?"
Era tutto rosso e tremendamente carino.Involontariamente arrossii anch'io e abbassati lo sguardo.
Mi rivolse un timido sorrisino."Caro bimbo impaziente, eccoci arrivati!"
Eravamo fermi, davanti alla porta dell'aula."Dunque proprio chimica eh?...la odio." Entrò in classe mentre io rimasi ferma e immobile a questa sua frase.
Forse avevamo più cose in comune di quanto avessi pensato.
Magari saremo andati d'accordo un giorno...Varcai la soglia e cercai un posto libero.
L'unico posto era vicino alla ragazza con cui prima si era seduto Ithan."Scusa...potrei sedermi qui?" Odiavo chiedere il permesso, ma non volevo risultare maleducata.
"Certo."
Aveva una voce così delicata, pareva quasi angelica.
La mia in confronto sembra quella di un uomo primitivo...Mentre posizionavo la cartella, non ho potuto fare a meno di notare le sue gambe.
Erano così magre...in pratica c'era solo l'osso.
Alzando lo sguardo vidi il braccio, anch'esso scheletrico.
Mi feci coraggio e la guardai in faccia.
Era tutta scavata sulle guance e aveva delle occhiaie micidiali che cercava disperatamente di coprire con il trucco."Ehm...ciao, io sono Laila." Mi porse la mano e sorrise.
Cosa? Quindi dovevo presentarmi anchio? No! Non voglio che la gente mi conosca, preferisco essere...trasparente.
"E il tuo nome è?"
No, dovevo rispondergli se no avrei fatto la figura della stupida.
"Emily." Le sorrisi, anche se non sono brava in queste cose.
Adesso notavo il suo abbigliamento: aveva una minigonna rosa pesca, una maglietta con maniche a tre quarti blu scura con il simbolo della ghiandaia imitatrice disegnato sopra (il colore della maglietta le stava benissimo, in contrasto con i capelli biondi e la carnagione quasi bianca), le scarpe erano qualcosa di magnifico, erano chiuse fino alla caviglia, ma in realtà erano traforato ed erano nere e rosa. Era vestita benissimo ma, purtroppo, sembrava una modella. Probabilmente era anoressica...
La lunga lezione si era conclusa e io avevo perso di vista Ithan.
"Se cerchi il tuo ragazzo, l'ho visto andare verso la mensa."
Mi volati. Era Laila.
"Chi? Ithan? No lui non..."
"Emily... Devi forse dirmi qualcosa?"
Dietro di me c'era Finn.
Aveva detto il mio nome per esteso, ciò significava che era arrabbiato..."Finn non ascoltarla, ha capito male."
Mi sentivo in dovere di dargli delle spiegazioni ma, in realtà, non ero obbligata.
In fondo noi non eravamo fidanzati.Ma dovevo dirglielo in quanto migliori amici, ci dicevamo tutto.
Solo che non potevo raccontargli del giorno prima...non mi avrebbe creduta."Allora? Sto aspettando una spiegazione."
TRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
Era suonata la campanella.
"Senti Finn, ho una giornata pesante oggi. Vieni da me sta sera e ti spiegherò tutto. Va bene?"
Era arrostito. Senza volere l'avevo gridato e sembrava gli avessi dato un appuntamento.
Stavo arrossendo anchio. Abbassati lo sguardo per la vergogna.
Stavo per andarmene..."Va bene..." anche lui teneva lo sguardo basso.
"Verso le nove?""Perfetto, a dopo." Subito dopo corsi via. Anche perché ero in ritardo per inglese.
Quando ero quasi arrivata sentii qualcuno correre dietro di me.
Mi gira i e trovai Laila."Emily, scusa." Aveva il fiatone, mi chiedevo come avesse fatto a correre con quelle gambe così magre.
"Scusa, davvero. Non pensavo che Finn fosse il tuo ragazzo. Mi dispiace, ti ho messa nei pasticci e..."
"Finn ed io non stiamo insieme!"
La professoressa aprì la porta di colpo, facendoci sobbalzare.
"Bene bene, vi pare il momento di parlare dei vostri fidanzatini?! Su, in fretta. Entrate e sedetevi."
Tutta la classe aveva sentito...
Mi sentii così imbarazzata!
Ma Laila non l'aveva fatto apposta, e solo brava a farmi fare figuracce.Decisi di sedermi in un banco isolato, da sola.
Dovevo riflettere, o almeno questo era ciò che mi dicevo.
Stavo cambiando, sentivo che avere nuovi amici forse mi sarebbe piaciuto.
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Senza Ragione
RomanceEmily è una giovane adolescente che non vede affatto il mondo tutte rose e fiori, anzi a volte è proprio pessimista. Ma grazie ad un amico "speciale", riuscirà a cambiare le sue idee e questa amicizia si rivelerà essere molto di più...