Capitolo 13

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Erano le 20:16 e Jennifer era uscita con le amiche.
Allora decisi di mettermi il pigiama e poi guardarmi un film sdolcinato.

Entrai nella mia stanza e ricevetti una chiamata, era Laila.
Chiedeva se poteva venire da me.

Mentre l'aspettavo, misi una felpa rossa gigante.

DIN DON

Era lei, mi precipita ad aprire la porta ed effettivamente mi ritrovai davanti Laila, che piangeva.

"Laila..."

"...posso entrare?..."
Piangeva e non smetteva più.

"Certo vieni."

Dopo essere entrata mi guardò un attimo e mi accorsi di aver messo i pantaloni del pigiama.
Ma in quel momento non m'importava.
L'abbracciai e subito le sue lacrime iniziarono a scendere più veloci una dopo l'altra.

"Va tutto bene."
Era così fragile proprio come aveva detto Ithan.

Qualunque fosse stata la causa del suo pianto le sarei stata vicina.
Come mia sorella dopo la morte di nostro padre.

Mi ricordo che quando piangevo lei mi diceva: "Coccinellina (nomignolo che mi aveva dato), non piangere.
Poi piango pure io se no. Vuoi farmi piangere?!"
Allora io le rispondevo: "No! Io sono forte!"
Smettevo subito di piangere e lei mi asciugava le lacrime sorridendo.
"Vedi? Quando non piangi sei più bella. Ma rimarrai pur sempre una rospetta!"
Allora mi arrabbiavo e cominciavamo a farci il solletico a vicenda.

"Emily?"

Lasciai piano piano l'abbraccio.

"Vuoi...vuoi parlarne?"

"Ho solo...litigato con il mio ragazzo..."

Notai dei lividi sulle braccia ma non dissi nulla.

"Ehm...ora io andrei..."

Non la feci finire.
"No!"
Eravamo una più sorpresa dell'altra.
"Cioè, mi piacerebbe che tu rimanessi questa sera e magari anche a dormire. Se vuoi..."

I suoi occhi brillato di riconoscenza.
"Beh, insomma, se non disturbo..."

"Ma quale disturbo? Qui ci siamo solo io e mia sorella, la quale sta sera è probabile che dorma fuori.
E poi c'è posto per un ospite."

Le sorrisi come non avevo mai fatto.
Le volevo bene e non volevo che tornasse da quel tipo.
E poi...si vedeva che l'avevo resa felice con quella proposta.

Preparammo due materassi in sala, ci mettemmo il pigiama e a quel punto, sedute sui materassi, guardammo il film che avevo in programma.

Per fortuna non l'aveva ancora visto.
Ho scoperto che i film romantici sono il suo genere preferito.

Guardando il film abbiamo fatto fontane di lacrime e consumato tutti i fazzoletti.

Finito il film, abbiamo spento la tele e abbiamo iniziato a parlare di cose a caso, film, libri, trucchi e infine...ha iniziato a parlare di ragazzi:

"Quel ragazzo che viene nella nostra classe, Ithan...insomma...voi due...sembra vi che vi conosciate piuttosto bene..."

Era in difficoltà anche lei, ma probabilmente la curiosità era più forte dell'imbarazzo.

"Beh...diciamo che da piccoli eravamo amici. Poi ci siamo persi di vista e ora lui è tornato."

Cercai di essere disinvolta.

"E...se posso chiedere...come mai è tornato?"
Era sempre più rossa e guardava in basso.

Per me. Lui è tornato per me.
Me l'aveva ripetuto più volte Ithan.

Laila mi guardava attendendo una mia risposta.

"Ehm...perché..." Non sapevo cosa dire ma di certo non le avrei detto la verità, forse, più avanti sarei stata sincera.
"Perché ha deciso di vivere da solo."

"Da solo??? E tu sei già andata a casa sua???"

Era così carina mentre mi faceva quelle domande da gossip.
Mi uscì un ridolino.

"NO Laila io non sono MAI andata a casa sua." Le feci un sorriso al quale, anche se un po delusa, ricambió.

"E...Finn?"

"Finn un bel niente. Noi siamo amici da 8 anni e lui per me è come un fratello."

"Ho capito. Però è molto carino come ragazzo. Cioè intendo sia di aspetto che di carattere. Da l'idea di essere un bella persona."

"E lo è." Le sorrisi.

Il resto del tempo l'abbiamo passato a parlare di cose divertenti successe a Finn.

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