Capitolo 14

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14 febbraio, 03:10.

"Caro papà,
Qui le cose stanno cambiando, tutto il resto del mondo lo vedo diverso, IO mi sento diversa.
Sai, ho conosciuto una ragazza che si chiama Laila, è molto simpatica e spero che potremmo diventare amiche.
Poi è tornato Ithan, quel bambino di cui ti avevo parlato. Non riesco molto a capire cosa stia succedendo ma...mi piace.
Oggi è san Valentino. Non sai quanto vorrei svegliarmi e trovarti in cucina. E a tavola il tuo dolce di san Valentino...
Mi manchi.
Il tuo sorriso, le tue barzellette, i tuoi abbracci. Tu."

Mi dovetti fermare perché mi accorsi che delle enormi gocce d'acqua stavano bagnando il foglio.
Mi mancava da morire...
Non riuscivo a dormire ma non potevo continuare a scrivere perché non smettevo di piangere.

D'improvviso sentii bussare alla porta e, pensando che fosse Jennifer, mi alzai e andai ad aprire.

Invece del dolce viso di Jenny, mi trovai davanti la pronunciata mascella e il luminoso sorriso di Finn.

"Ah ma brava! Apri pure agli sconosciuti!"
All'inizio pensavo stesse scherzando ma il suo volto era serio. Ero riuscita a farlo arrabbiare.
Ups.

"Ma perché credevo che fossi Jenn..."

"NON MI INTERESSA! Non farlo più. D'accordo?"
Adesso era preoccupato, la fronte corrugata.

"D'accordo".

"Se tu aprissi ad uno sconosciuto e quello ti aggredisse?!"

"Scusa..."

"Probabilmente tu non te ne rendi conto, ma sei davvero carina. E diventi ogni giorno più bella."
Era arrosito e guardava altrove.
Poi girò lo sguardo verso di me e i nostri occhi si incontrarono.
Io arrossii di colpo.

Sentii le sue braccia intorno alla mia vita.
Il suo abbraccio era sempre così caldo.

"Finn...".
Ero sorpresa da questo gesto ma lui mi.faceva stare bene.

"Milly, oggi è san Valentino."

Ma quanto è genio questo tipo. Come se già non lo sapessi.

"E quindi?"
Chiesi sorridendo, mentre mi allontanavo dal suo abbraccio.

"Mi piacerebbe portarti in un posto. Hai da fare?"

"Che razza di domanda! Ovvio che ho da fare alle quattro di notte."

Scoppiò in una risata.

"Okey allora me ne vado..."

Brutto pezzo di Finn! Non osare fare l'offeso!

"Daiii scherzavo!"
Lo trattenni aggrappamdomi alla sua felpa.

"Va bene ho capito, non serve che mi allarghi la maglia."

Mi diede un bacio sulla guancia.
E io rimasi...immobile.
Lui non l'aveva mai fatto prima e io non ero pronta e poi...

"Ma prima vai a lavarti la faccia, hai ancora i segni del pianto."

Oh. Se n'era accorto...

"Sì. Torno subito."

Corsi in bagno e guardai allo specchio. Ero un cadavere.

Ma lui nonostante fosso così brutta mo aveva dato un bacio.

Le mie guance arrossirono improvvisamente.

Ma cosa voleva dire? L'aveva fatto perché aveva notato che avevo pianto?(scioglilingua)

Sì. Era di sicuro quella la ragione del suo comportamento.

Mi lavai la faccia e andai in camera mia a mettermi qualcosa di adatto per uscire.
Un paio di jeans e una felpa blu facevano al caso mio.

Era un febbraio più caldo del solito e anche senza giubbotto si stava bene.

Raggiunsi Finn dopo essermi messa gli anfibi neri e uscimmo.

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Arrivammo al parco vicino al centro storico.
Era magnifico!
Non l'avevo mai visto di notte: i lampioni creavano un susseguirsi di luci e ombre, l'aria dolce del mattino mi riempiva i polmoni e mi scompigliava i capelli.
Le giostre dei bambini sembravano dei mostri nell'oscurità e gli alberi fungevano da cupola contro la luce della luna, della quale i raggi luinosi ne colpivano le chiome, trasformandole in nuvole argentee.

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SPAZIO AUTRICE:
Chiedo scusa per il ritardo dell'aggiornamento ma più di una volta mi si è cancellata la storia e chiedo scusa per aver concluso questo capitolo così ma il resto indovinate un pò?
Me l'ha cancellato.
Quindi evviva, dovrò riscrivere nel nuovo capitolo.
In conclusione spero che abbiate apprezzato l'aggiornamento e boooooom. A presto~

Senza RagioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora