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21 luglio 2013:

Louis'pov

Non riuscivo a credere alle mie orecchie. Lena mi aveva veramente punito per una cosa del genere..qualcosa che non avrebbe saputo nessuno data la "strana" natura della situazione. Non mi consideravo un diverso nè tantomeno uno strano, però sapevo bene e so tutt'ora che la società non accetta coloro che non sembrano appartenere ai canoni consigliati. Fin dalla creazione del mondo e degli esseri viventi l'intera umanità è stata abituata e forgiata credendo che una famiglia sia composta da uomo e donna, che è amore quello tra due umani o due esseri viventi di sesso opposto.
Stupido mondo schematico.

Avevo comunque accettato di ascoltare la punizione pensata da Lena. Magari avrei saltato qualche gita? Oppure avrei fatto più turni al bar.

"Scegli, Louis. O passi nella squadra dei bimbi del nido, oppure vai via da qui seduta stante".

Aveva in ogni caso deciso di tenermi lontano da Harry. Occuparmi dei bambini avrebbe voluto dire costringermi a passare l'intera giornata negli ambienti sotterranei del campo, poiché la parte superiore, per ovvie ragioni, era dedicata ai più grandi. Sia perché più numerosi, sia perché più agitati e potenzialmente pericolosi per i più piccoli.

Andare via avrebbe voluto dire abbandonare completamente il mio mondo, ciò che mi aveva donato felicità ed un'estate perfetta. La fatica era stata tanta, i ringraziamenti pochi se non inesistenti, ma l'amore dei bambini aveva ripagato tutto. L'amore di Harry poi, era stato come la ciliegina su una montagna di panna che andava a ricoprire uno dei dolci più buoni del mondo. Mi avrebbe strappato via anche da lui.

E così, a pochissimi giorni dalla finale del campo estivo, presi la mia decisone.

"Va bene Lena, accetto di passare con i bimbi del nido." Mi ero limitato a dire trattenendo le lacrime, mentre quelle precedentemente versate scivolavano sulle mie guance.

Lena mi aveva liquidato con un gesto della mano e degli occhi, indicando la porta e dire che ero scappato via trattenendo i singhiozzi era forse poco. Virginia mi vide dirigermi verso il bagno con gli occhi rossi, ma le feci un cenno della mano come a voler evitare. Presto tutti avrebbero saputo, che motivo avevo di infliggermi tale dolore?

"Complimenti, Tomlinson. Ora te la fai con i ragazzini eh!"

"Hey, ho saputo..ma è tutto vero?"

"Louis, sinceramente non me lo aspettavo"

Questi erano stati alcuni sporadici commenti sentiti dai vari animatori del campo, alcuni decisamente meno amichevoli degli altri.
I ragazzini erano ovviamente rimasti all'oscuro, anche se molti ipotizzavano e scherzavano sulla situazione, pensando si trattasse tutto di un gioco, e con la pura volontà di infastidire Harry.

Harry, ecco.
Dire a lui come stavano le cose non era stato per niente semplice. Sapevo quanto il piccolo si fosse affezionato a me e quanto gli dispiacesse la situazione. Si sentiva tremendamente in colpa perché mi definiva uno dei migliori animatori, uno di quelli che ci mette solo il cuore.
Ma la mia decisione l'avevo presa, per il bene di entrambi.

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Ciao a tutti, scusate come sempre il ritardo.
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo, anche perché non provo soddisfazione minima nel scrivere questa storia dato lo scarso interesse, il che è un vero peccato dato che è davvero importante per me. Ad ogni modo nel prossimo capitolo vi racconterò anche da dove è nata l'idea e quindi come mai tutto ciò è importante.
Alla prossima

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