WHATEVER

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🍉"i suoi occhi erano come il mare, se non sapevi affrontarli ci affogavi dentro"
La macchina si ferma davanti ad un bar, Dylan mi fa scendere dall'auto e mi fa strada dentro la struttura «buongiorno O'Brien! Cerchi qualcuno? Da un po' che non ti vedo da queste parti» commenta il barista: è un'uomo barbuto, sulla mezza età, ha gli occhi grigi ed i capelli neri. «già, non sono più passato... comunque sto cercando Max e gli altri» «sono sempre lì» dice l'uomo indicando col capo una porta verde «grazie Morgan!» ci dirigiamo verso quella porta e appena Dylan la apre ci ritroviamo davanti ad un gruppetto di ragazzi leggermente più grandi di me «Dylan amico! Quanto tempo!» esclama un ragazzo biondo dandogli il cinque, mi guarda e poi si rivolge a Dylan «questa è la tua nuova amichetta?» chiede il ragazzo con un ghigno «già, è solo un'amica» puntualizza lui «okay, se lo dici tu...» poi si rivolge a me «piacere, io sono Max» si presenta porgendomi la mano, gliela stringo «Abigail». Poi si presentano gli altri quattro... il riccio mi pare si chiami Aron, il finto biondo Ronald, quello più nano Michael e quello  più silenzioso, quello che continua a fissarmi Thobias.... è inquietante. «giocate anche voi? Adesso che c'è anche una ragazza potrebbe essere più divertente» ci chiede Michael «non credo sia il tipo di gioco che piace ad Abby» osserva Dylan, no no bello, io gioco «no, invece potrei provare» replico, ci sediamo tutti intorno al tavolo e Ronald mette davanti a tutti tre carte a testa in giù... «bene il gioco si chiama "pesca sfiga", consiste nel dover pescare una carta di quelle che hai davanti e no farla vedere a nessuno, poi devi dire a voce alta che carta hai, quelli che hanno la tua stessa carta la devono buttare a faccia in su sul tavolo e gli devi porre un obbligo... si va in ordine cronologico, ah e chi rimane senza carte prima degli altri si deve scolare un bicchierino di whisky» ci spiega Ronald «okay, non sembra difficile» commento un po' incerta.
Inizia Thobias, che mi sta ancora fissando « tre di cuori» dice buttando la sua carta sul tavolo, guardo le mie carte e scopro che ne ho anche io un tre di cuori, la butto sul tavolo... Thobias mi guarda «mmmh... ci vado piano con te, devi leccare il collo di Dylan, dalla spalla all'orecchio e mordicchiali il lobo» no! Ma neanche morta! «non ci penso neanche!» sbotto disgustata e gli altri ridono «tieni bevi, ti aiuterà» mi dice Michael porgendomi un bicchiere di whisky... non ne avevo mai bevuto, ingoio e subito mi brucia tutta la gola, la sensazione è figa, ne prendo un'altro e faccio il mio obbligo... imbarazzante... Dylan non sembrava porre resistenza....
Dopo mezz'ora di gioco e obblighi sono ubriaca fradicia «è meglio se andiamo» commenta Dylan aiutandomi a salire in piedi «no! Voglio restare con Michael! Sembra un criceto» continuo a blaterare cose strane, stupido alcool «grazie!» fa Michael divertito «ragazzi mi dispiace ma dobbiamo andare, ciao!» Dylan mi prende in braccio e mi porta in macchina lasciandomi sdraiata nei sedili posteriori «baciami!» mi lamento, Dylan si gira confuso ma poi si ricorda che sono ubriaca e continua a guidare «voglio baciarti, non è vero che Michael sembra un criceto... tu sembri di più di lui un criceto» ma che cavolo sto dicendo?? «beh, grazie per il complimento...»🍉

FIRENDS - Due mondi così vicini ma così lontani...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora