Capitolo 16

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▶ BENVENUTA

Esco da casa sua,l'ho lasciata sul suo letto in lacrime.
Cerco di fare in fretta e senza voltarmi,se la guardo ancora una volta in quello stato so che non avrei avuto la forza di lasciarla sola,non stanotte.
Piango e ho la sua canzone in testa come un tormento.
Infilo il casco ma non me la sento di partire così mi accendo una sigaretta per calmarmi.
Controllo nelle tasche e mi accorgo che manca il mio cellulare,l'ho lasciato da Emma.
Sento dei passi dalla scala,è lei,è scesa con dei pantaloncini e una canotta.
"Aspetta hai dimenticato il cellulare",mi dice.
Sono passati pochi minuti da quando ci eravamo lasciati ma mi sembravano un eternità.

"Sei distrutto!"
"Non mi basterà un pacchetto di sigarette per calmarmi."
"Hai detto ai tuoi che non saresti rientrato stanotte vero?"
"Si."
"Non posso lasciarti andare via così,torna di sopra da me."

Butto la sigaretta,la abbraccio.
Siamo di nuovo a casa sua,entrambi sconvolti e con poca voglia di parlare.

"Io vorrei solo bere adesso"mi dice.
"Qualcosa di forte."
"Metti della musica,quella che vuoi,te le cerca in automatico."
Cerco la mia canzone,"Benvenuta" è perfetta per questo momento.
"Me la cantavi sempre in casetta."
"Già e tu mi dicevi che fuori le avremmo dato un finale diverso."
Stiamo in silenzio entrambi.Sguardo basso sul bicchiere.
Siamo entrambi ubriachi, ci reggiamo poco in piedi.
Continuiamo a non parlare e senza rendercene conto finiamo uno sopra l'altro sul pavimento.

"Mi sono ubriacata per avere la forza di essere tua un ultima volta senza pentirmene. Non avrà il finale che desidero ma voglio essere la donna che descrivi in quella canzone per stanotte."
"In quella situazione che racconto non c'è amore,non potrá mai essere uguale,sarà ancora più bello semmai."
"Siamo solo due ubriachi che si desiderano."
"E che si amano."
Iniziamo a baciarci ma in un modo diverso dalle altre volte,quasi ci sbraniamo.
Nel frattempo ci alziamo,la prendo in braccio e la sbatto contro il muro...siamo persi uno tra le braccia dell'altro....

"È veramente successo quello che racconti?"(nella canzone)
"No,è una cosa che ho immaginato."
"Vuoi che io sia quella donna?"

Non le rispondo,la prendo con "forza" e la porto in bagno,ha una vasca enorme.
Ci immergiamo ancora vestiti.

"Adesso sì che sei quella donna."

Ho il suo corpo nelle mie mani,tutto ciò di cui ho bisogno.
Per una volta ho dimenticato tutto quello che ci circonda,i problemi per cui non possiamo stare insieme.
Chiudiamo entrambi gli occhi,ancora,come sempre,quasi a fermare un attimo nostro e di nessun'altro.
L'ho desiderata tante di quelle notti passate insonni e ora si è completamente lasciata andare a me,al nostro amore che diventa passione.

Un raggio di sole dalla finestra socchiusa entra nella stanza e mi sveglia.
Ho la testa che mi scoppia,muovo il braccio per cercare Emma che è ancora a letto che dorme.
Non saprei spiegare cosa ci ha spinto a farlo ma ricordo tutto quello che è successo e penso che l'avrei rifatto ancora,anche da sobrio. Ci eravamo concessi l'uno all'altro senza alcun freno,non c'era niente che ci avrebbe potuto fermare. Era come vivere un sogno e ora mi sto svegliando.
La fisso ancora un ultima volta,è coperta da un lenzuolo.

"Si sono ubriaco.
E tu sei bellissima.
E domani mattina sarò sobrio, ma tu sarai ancora bellissima."

Gli lascio questo biglietto sul comodino. Mi lavo la faccia e scendo le scale per andare via.
Sento dei passi,è di nuovo lei,che mi rincorre.
"Cosa ci fai con la mia maglia?"le dico.
"L'ho rubata ieri dal tuo borsone."
"Sei pazza!. ....Fammi andare via..."
"Quindi è un Addio....?"
"Per me no!"
"Per me sì....."
"Ci ubriacheremo ancora e tu sarai ancora la mia donna."

Vedo che scappa,non mi dice una parola.
Io metto il casco,metto in moto il motorino e vado via...

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