4

121 10 9
                                    

Blblbl...
Dopo un paio d'ore passate così, ci alzammo, andammo un po' in camera...

EDO...
"Ho notato una cosa, sai?"
Shh, silenzio! Le ho rivolto la parola. Sono fiero di me.
"Riguarda me?"
"Si" Le risposi.
"Dimmi tutto"
"Non sei mai uscita fuori la terrazza, eppure c'è una vista bellissima... perché?"
A queste mie parole si morse il labbro inferiore, alzò lo sguardo e disse:
"Soffro di vertigini"
"Dai, vieni con me"
"Cosa vuoi fare?"
"Hey, ci sono io..."
"Dovrei fidarmi?..."
"Si"
Le diedi la mano, portandola in terrazza, notai che chiuse gli occhi, la feci salire sul gradino che portava alla fine del terrazzo, lei decise di aprire gli occhi, poi rabbrividì.
"Edo, no, ti prego..." mi teneva stretto a sè, aveva paura.
"Shh..." Le circondai i fianchi abbracciandola da dietro, mentre lei appoggiò le sue mani sulle mie, per paura di cadere...
"Vedi? Non succede niente, apri gli occhi" Fece come le dissi e mi sorrise.
"Grazie..."
"Tu aiuti me, ed io te" Le lasciai un bacio sulla guancia, non so dove cavolo trovai quel coraggio, ma ci riuscii.
Subito dopo le mie guancie andarono a fuoco, per fortuna non se ne accorse, continuava ad osservare il panorama.
"Soffrire di vertigini non è paura di cadere, ma voglia di volare" Le dissi, facendola sorridere ancora.
"Invece? La timidezza? Di cosa hai paura? Di non essere accettato? Non devi, tanto la qui presente me dovrà sopportarti per forza" Disse in modo ironico, ridemmo.
Dopo poco scendemmo dal gradino e tornammo in stanza.
Mentre parlavamo, bussarono la porta...

ME...
*Bussano alla porta*
Andai ad aprire.
"Visite per Grieco" Disse la donna, sulla cinquantina, con una retina in testa.
Annuì.
"Vado e torno"
"Okay, io intanto vado a fare un giro per i corridoi"
Scesi e non potevo crederci.
Ritrovai davanti i miei occhi una delle mie migliori amiche.
"Ale!" Urlai saltandole addosso.
Ricambiò l'abbraccio prendendomi in braccio, essendo molto alta.
Ha 18 anni, è 78 metri in più a me, ha i capelli ricci, castani, gli occhi castani ed è magra.
La conosco dall'asilo, si trovava un anno indietro in confronto a me, per questo andavamo in classe insieme alle elementari e tutto...
Una volta scesa... iniziammo a parlare, girando per il cortile, dove tutti mi riconoscevano per l'episodio successo precedentemente.
"Allora? Come ti trovi qui?" Mi chiese abbracciandomi.
"Sono qui da due giorni, è poco, ma ho già conosciuto gente fantastica e gente a cui dovrei tagliare le pa..." Dissi facendola ridere, ma venni interrotta da lei.
"Olì!" Urlo ridendo.
"HAHAH daai... "
"Chi sarebbe sta gente fantastica?"
"Edoardo, Yuri, Riccardo, Francesco... solo che gli ultimi tre sono al lato opposto dell'istituto, quindi ci vediamo tutti e cinque di nascosto"
"Ah, capito... chi è la povera ragazza che ti subisce ribattezzata 'compagna di stanza'?" Rise.
"Edoardo"
Si fermò. Io continuai a camminare, facendomi raggiungere.
"Condividi la stanza con un ragazzo?!"
"Ed è pure figo... ma è troppo timido"
"Ragazzo. Figo. Timido. Camera. Oh..."
"Ma cosa vai a pensare?" Urlai alzando il tono di qualche ottava.
"No... niente..."
"Scema... te li faccio conoscere?"
"Okaay piccola oca"
"Hey..." CERCAI di essere cucciola, mostrando il broncio.
"Andiamo"
Entrai urlando "Al fuoco!" Facendo correre ancora una volta quel signore che mi ama tanto, nel lato B (non il sedere... il lato dell'istituto HAHAH)
Salimmo nella 122.
"Buonasee" Dissi. Venendo travolta da tutti e quattro.
"Ciao..." Si limitò a dire Ale.
Venne salutata da tutti e poi si presentarono.
La scena è tipo di un Francesco Viti che la fissava.
"Francè" Dissi urlando facendolo sobbalzare(?)
"Oh si? Dimmi... sono d'accordo"
"Ah vabbè allora domani farai la ceretta"
"Cos?! Noo!" Ridemmo tutti.
Chiacchierammo un po' e poi io ed Alessia andammo in camera mia.
"No senti sono quattro uno più bello dell'altro!" Disse portandosi le mani alle tempie e sedendosi sul letto.
Risi.
"Ma chi è sto famoso Edoardo?"
"Il ragazzo con i capelli corti, neri... quello col ciuffo"
"Aah! Fai buone scelte sorella"
"Ma cosa? Io non ho scelto proprio nessuno"
"Ma lui forse sì"
"Ma no"
"Jaa..."
"Ma zittaa!" Le lanciai un cuscino, che lei prese al volo.
"Resterò qui una settimana, all'hotel qui vicino, giuro che verrò a trovarti tuutti i giorni, nana."
La abbracciai fortissimo.
"Le altre? Come stanno? Come si sta senza di me?"
"Bhe, sei quella che fa più casino..." Risi.
"... e ci manchi molto. Federica sta proprio impazzendo, le manchi tanto.
Luciana ed Adriana, non te lo dico nemmeno.
Sabrina è la più responsabile fra di noi, tutte quelle chiamate che ti ritrovi le fa lei"
"Aw"
"Già..."
"In quanto a te... mi fa strano non abbia litigato con qualcuno"
"Ah e come se ho litigato. Con tre ragazzi che si credono chissà chi, ma in realtà sono solo tre persone che se non la finiscono diventano donne, senza intervento però"
"Wow, e cosa hanno fatto specificamente?"
"Sai, cose tipo 'uh guarda la ragazza si porta dietro il suo cagnolino' o cose del genere. Il 'cagnolino' sarebbe Edo. Non abbiamo molta confidenza, sono io sempre a parlare, lui non parla, ma non per qualcosa eh, ma per semplice vergogna. Sono caratteri" Dissi riprendendo a gesticolare.
"Capito"
"Sono comunque cose che innervosiscono perché poi comunque lui continua a chiudersi sempre di più, e non solo con me."
"Prova a farlo ridere, non so..."
"Alla fine magari riesco anche a farlo parlare, ma sono attimi"
Nel frattempo lui entrò.
Abbassai la testa sul peluche che avevo in mano, schiarendo la voce...
"Ho disturbato?" Chiese ridendo.
"Ma figurati" Rispose Ale.
Prese il cellulare che aveva evidentemente dimenticato ed andò via salutandoci.
"È camera sua e chiede se disturba, capisci?!"
"Si Oli... capisco..." Sospirò.
"Bene..."
Mangiammo un pacchetto di pop corn e poi andò via, giurandomi che il giorno dopo fosse tornata da me.
Nel frattempo si fece sera, erano le 21.45, Edo tornò in camera, dopo aver cenato.
"Come va?" Chiesi.
"Bene, te?"
"Bene, vi siete divertiti?"
"Tantissimo, voi due?" Chiese sorridendo.
"Si, mi fa piacere rivederla"
"Ti capisco troppo"
"HAHAHAH ci sono stati atti di disagio che non hai idea"
"Volevo chiederti una cosa..."

THAT'S WHEN WE UNCOVEEER, COVEEER, COVEEER...
Sono poco fissata con questa canzoncina che mi è entrata nel cervello, che non mi aiuta.
Buena lectura mi enanito❤


I would wish upon a star; Edoardo Incurvati.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora