The Crookids?/6

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Ciao raga, ormai tutti stanno esprimendo la propria opinione sulla vicenda "Crookids".
Ovvero, per chi non lo sapesse, Jar ha lasciato perdere (non si sa se sia un addio definitivo, o meno) i video e quindi il progetto che avevano messo su lui e Matt.

Per me Matteo ha tutto il mio supporto, come lo ha sempre avuto fin ora, e lo avrà sempre.
Ora non iniziate a dire "Si okay, è una tua crush allora reagisci così".
NO.
Okay, sono letteralmente fissata con Matt, ma non stanno così le cose.
Se una persona sbaglia, lo fa e basta.
Ragione a chi ne ha, senza "discriminare".

Non potete farne una colpa, se Lorenzo ha deciso che non gli va, okay, è okay.
E per favore, non credo ci sia lo zampino di Sofia, come molti di voi hanno detto (anche sotto il video di Matteo), perché, fatevi una semplice domanda.
Se a Jar sta bene che Sofia faccia video... perché a Sofia non dovrebbe andar giù il fatto che Lorenzo faccia altrettanto?
Quindi, la colpa non è di Sofia, né tantomeno dei Jafia come coppia.
E vi prego, non mettete una colpa sulle loro spalle.
Se a Lorenzo non va, non va. Basta. Il mondo non finisce, continuerà ad esistere come persona anche lui.
Poi, come ha detto Matt, Lorenzo potrebbe anche svegliarsi un giorno e dire "Oh Matt, mettiamo su un video?"
E la cosa non può che far piacere a tutti, noi e loro.
Detto ciò, I Crookids non sono "morti" o "spariti" come dite voi, e Jar non ci ha "abbandonati"
Scrivetemi un vostro parere, baci.
AH, VI LASCIO AL CAPITOLO❤





Verso le 18.00 tornammo indietro.
Andammo subito in camera, senza mangiare, cosa che normalmente facevamo, perché riempimmo lo stomaco in un pub lì vicino.
"Divertito?"
"E lo chiedi pure? Sei un fenomeno. Fai morire" Disse ridendo.
"No, ti prego non mi morire. Dopo rimango sola qua dentro"
"Naah tranquilla"
"Mi fido?"
"Si"
"Oi Edoà, abbiamo finito l'acqua, scendo giù a prenderla" Dissi aprendo il piccolo frigo che ci ritrovavamo, appena prima del bagno.
"Okay"
Si stese sul letto, poi io uscì e chiusi la porta alle mie spalle.
Scesi le scale...
No, vi prego. No. Quei tre.
"Ciao principessa" Disse il primo. Ma la comanda lui o cosa?!
"Ciao rospo" Sorrisi, in modo da farlo innervosire.
"Come mi vedi oggi?"
"Con gli occhi" aw, mi amo.
"Ma vedi tu 'sta qua..."
"Okay dammi uno specchio e mi vedo" Continuavo a stuzzicarlo. Almeno si innervosisce e va via.
"Preferisco vederti io" Alzai il sopracciglio a queste sue parole.
"Sai... un po' mi fai pena..." Mi mostrai dispiaciuta.
"Ah si? E perché?" Si avvicinò parecchio a me, sorridendo.
"Dev'essere frustrante credersi Dio sceso in Terra ed essere sto cazzo" Feci la finta dispiaciuta, si allontanò dal mio viso.
"Spiritosa, la piccola"
"Sempre" Affermai. Tenendo alta la testa per la sua notevole altezza.
"E il ragazzo?"
"Chi?" Alzai la voce di qualche ottava.
"Il tuo amichetto, quello che ti va dietro" Disse incazzato.
"Si, hai ragione, almeno lui è amico mio, a differenza di altri" Dissi calcando il tono alla parola 'lui', prendendo due bottiglie d'acqua dal distributore ed allontanandomi.
"A differenza di chi non se lo merita"
Mi girai verso di lui, andando via.
La cosa figa? Lui conosce me, credo, ma io non conosco lui.
Non so come si chiami lui o come si chiamino gli altri due.
Meglio così...
Salì in stanza, mi sedetti sul letto, con Edo mezzo morto.
"Sei ancora tra noi?"
"No... boh... forse..." Disse con voce sforzata, stanca.
"Beene, facciamo progressi eh Incurvati?"
"Uff! Taanti!" Disse.
"Almeno hai capito che con me non devi essere timido?"
Non affrontavamo mai questo argomento insieme, ma non voglio farlo sentire a disagio.
"Mh..." Fece un sorrisetto, alzando la parte destra delle labbra.
Mi stesi affianco a lui, che fissava il soffitto.
"Dopo il palazzo mo ti sei innamorato del soffitto?"
"Eddaii!" Disse ridendo.
"Allora... iniziamo come l'altra volta... ora inizio a fissarlo anch'io"
"No, ti prego... poi inizi a parlare da sola e mi fai ridere troppo" Continuò a ridere.
"Sono le 19.30, cavolo facciamo?"
"Ah e chi lo sa..."
"Io no di certo"
"Nemmeno io"
"Wow... " Dissi sbuffando.
"Certo che qui ci vorrebbe una pulita di quelle che non si scordano"
"Non dirlo a me, io vivo nel disordine più totale"
"Come fai?"
"Nel mio disordine sono ordinata" Affermai.
Rise e mi guardò.
"Qualche volta... ti andrebbe di uscire?..." Mi chiese.
"Certo, domani?" Sorrisi.
"Davve... emh... si..." Sorrise anche lui euforico.
"Perfetto, chiami tu Rick, Fra e Yuri?"
"... si" Sorrise, ma poco.
"Okay, vado a farmi una doccia" Sorrisi. Entrai in bagno.

EDO...
Okay, mettiamola così: non ha capito...
Lei uscì dal bagno in pigiama, per poi far entrare me che feci lo stesso dopo essermi lavato.
Il giorno dopo mi svegliai alle 6.30, misi un jeans, una maglia Nirvana (nera) e le Converse nere.
Cercai di sistemare al meglio i capelli, per poi svegliarla.
Nemmeno un'orchestra la sveglierebbe...
"Oi..." Le scossi il braccio destro che aveva sul cuscino.
Niente.
"Oli... svegliati, sono le sette..." Ci riprovai, ma con scarsi risultati.
"Sto buttando le patatine..."
"Edo provaci e ti strozzo" Rispose con voce assonnata facendomi ridere.

ME...
Mi alzai, prendendo una maglia lunga colorata, un leggins bianco e le Dr.Martens basse.
Andai in bagno a cambiarmi, lavai i denti, la faccia, misi il profumo, alzai i capelli in una coda alta ed uscì dal bagno prendendo il mio amato zaino dell'Eastpak con dentro tutte cose che non studierò mai.
Scendemmo le scale, raggiungendo il piano dove prendevamo abitualmente l'ascensore.
Indovinate un po' chi c'erano? Sì, loro.
Feci finta di niente, o Edo avrebbe capito tutto.
Entrammo in ascensore, per tutto il tempo 'quello' ci guardò divertito.
Entrammo in classe...
"Buongiooo" Dissi entrando, mettendo lo zaino sul banco, come sempre io ed Edo ci sedemmo nei banchi quasi infondo all'aula.
"Buongiorno ragazzi, sono il vostro professore di musica, sono di Milano e vi accompagnerò per questo periodo. Vi voglio seduti in cerchio... qui... in questo punto, al centro della classe" Disse tutto sorridente.
Lo guardammo tutti con facce strane o divertite.
Spostammo i banchi, e facemmo come ci disse. Mise una sedia al centro del cerchio e si sedette.
"Tu" Indicò il tipo.
"Parlami di te" Disse.
Lui si alzò...
"Mi chiamo Andrea, ho 19 anni, e sono della Sicilia, ma vivo a Roma"
Disse.
"Sai cantare, suonare, ballare, recitare... ?" Chiese il prof.
"No, nessuna di queste cose"
"Cazzo campi a fare?" Dissi facendo ridere tutti, tranne lui.
"E tu? Cosa sai fare?" Mi chiese d'un tratto uno dei tre.
"Io canto da quando avevo due anni, bello" Affermai alzandomi e guardandolo con aria di sfida.
"Ah si?"
"Si."
"Ragazzi, calmatevi... mettetevi a sedere e vi spiegherò tutto" Disse il prof con aria calma.
"Tutto okay?" Mi chiese Edo bisbigliando.
"Si, tranquillo" Gli sorrisi.
Iniziò a parlare il professore...
"Quest'anno sarà organizzata una pesca, ovvero domani, in cortile, alle 10. Ognuno di voi avrà assegnato un personaggio famoso che dovrà interpretare sul palco dell'istituto che sarà allestito alle spalle della struttura.
Potrebbe capitarvi un attore, un... calciatore, modello, cantante... oppure presentatore addirittura." Si girò verso Edo.
"A te ti ci vedrei come uno dei Beatles, non so perché" Lo indicò sorridendo.
"No prof, a lui gli facciamo fare Pippo Baudo" Dissi ridendo, e risero tutti, prof compreso.
"Ha parlato" Disse ridendo ed abbracciandomi, strofinandomi una mano in testa.
Rimasi con la testa sulla sua spalla e la mia gamba sinistra sulla sua gamba destra.
Intanto io continuavo a ridere, succede sempre, più ci penso, più rido.
"Oli... la finisci? Mi stai facendo morire" Disse ridendo.
"Okay ja bast..." Niente, non ce la potevo fare.
Il prof si prese tutte le ore di scuola per parlarci di questo progetto.
Andammo a mangiare e la giornata passò in fretta.

I would wish upon a star; Edoardo Incurvati.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora