Capitolo 4.

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Esco dallo sgabuzzino dirigendomi nell'ufficio di mamma a posare la chiave.

Mentre scendo le scale sento la voce di mamma provenire dal salotto.

"Come sarebbe a dire che potete ammetterla alla New York University solo il mese prossimo?! O la iscrivete questa settimana, o niente."

"Ecco, ora va meglio. Iniziera' la scuola domani,grazie."

Cosa? Io non voglio andare in una fottuta scuola costosa.

"Non ci voglio andare."

"Cosa?" Sbarra gli occhi.

"Ho detto che non ci voglio andare in quelle scuola. Sara' piena di stupidi ed egoisti ricconi."

"Ormai ti ho scritta e ci andrai, Cristine. Neanche io volevo comprare quella boutique dove dovro' lavorare, ma ormai quel che e' fatto e' fatto."

"Ed io non volevo venire qui. Non volevo venire in questa stupida casa e tanto meno iscrivermi in quella fottuta scuola. Non volevo che tu litigassi con papa' e non volevo che succedesse quel che e' successo con James. Ma ormai quel che e' fatto e' fatto." Sbotto improvvisamente.

Mamma sbarra di piu' gli occhi, senza dire niente. Probabilmente ricorda l' avvenuto.

Mi tira un ultima occhiata e se ne va in cucina lasciandomi sola coi miei pensieri.

"Vado a fare la spesa" grida come se nulla fosse successo prima.
Probabilmente perche' non voleva piangere davanti a me.

Esce sbattendo la porta ed io salgo le scale correndo   subito nel "mio" sgabuzzino.

Entro sbattendo la porta e mi siedo appoggiandomi al muro.

'Non piangere Cristine. Non farlo' mi ripeto in mente.

Da quel giorno mi ero promessa che non dovevo piu' piangere e dimostrarmi forte. Forte in quello che faccio, forte in quello che sono.

Ma le lacrime scendono da sole, iniziando a rigare il mio viso. Appoggio la testa al muro guardando un punto fisso del soffitto.

Dopo essermi sfogata, noto una piccola riga nera sul soffitto, mi asciugo le lacrime. Scruto attentamente quella riga che forma perfettamente un quadrato.

Incuriosita, mi alzo e prendo una scopa.

Perche' devi sempre fare Dora L'Esploratrice?

Perche' non stai mai zitta, coscienza?

Inizio a dare colpi sul quadrato, e con un colpo deciso ne do un ultimo.
Una grande nuvola di polvere si alza in tutto lo sgabuzzino ed io inizio a tossire.

Cerco di scacciare la polvere attorno a me e appena ci riesco guardo in su. Sembra ci sia qualcosa la' dentro. E voglio scoprirlo.

Non hai trovato nient' altro da fare? Non so magari guardare un film, oppure andare a riparare il tuo cervello che ti ritrovi.

Oppure posso andare a fare cambio di coscienza, che ne dici?

Mi guardo intorno in cerca di una scala, ma non trovando niente decido di arrampicarmi sul mobiletto vicino a me.

Veramente?non ti credevo cosi' veloce nel cambiare dal ' Dora l' Eslporatrice' ad una 'scimmia'. Hai superato te stessa.

Beh, e' gia' tanto se raccolgo tutte le mie forze nel alzarmi dal letto, scendere le scale e sedermi sul divano. Quindi mi sento soddisfatta.

Poco modesta la ragazza.

Inizio a ridere da sola.
Riuscendo ad arrampicarmi sul mobiletto, entro dentro quella 'cosa'(?)

Appena salgo, rimango a bocca aperta.
Una soffitta. Immaginavo fosse pure buio, invece e' illuminata da delle grandi finestre posizionate sul tetto.

Certo perche' da dietro gli scatoloni potrebbe nascondersi un pony.

Sta' zitta.

Beh, e' piuttosto carina come soffitta. Un po' polverosa, ma niente di che.
Chissa da quanto non ci entrano qua dentro. Beh, deducendo che c'era una porticina piccola nascosta nel soffitto non penso ci entrino da poco.
Nella soffitta ci sono degli scatoloni, tutti coperti da dei teli bianchi.
Mi avvicino ad esse ed inizio a togliere i teli scoprendo un piano forte vicino alla finstra, delle casse da appendere al muro, una radio ed una chitarra.
Meravigliata, prendo la chitarra e la osservo attentamente.
Ha delle corde rotte, ma riuscirei ad aggiustarla. E poi.. noto delle iniziali rovinate dal tempo.
Mi siedo a terra e cerco di capire che lettere siano.
La prima credo sia una 'N' ma l' altra non la capisco.
La soffitta e' bella grande ma ci sono pochi strumenti.
L' unica cosa che non capisco e' perche' la soffitta sia nascosta e perche' ci sono dei strumenti.

Pensierosa mi avvicino alla finestra, iniziando a guardare fuori.
Distogliendo lo sguardo dalla finestra, nell' angolo noto un piccolo rialzamento della parete. Inizio a grattare la parete, fino a quando non si scopre un pezzo di muro.
Prendo un angolo della carta da parati ed inizio a toglierla.
Rimango a fissare la parete con aria sognante.
Il muro e' tappezzato di poster, con ogni tipo di cantante. Una meraviglia!
Continuo a scoprire tutta la soffitta.
Finendo di scoprirla, noto che e' una soffitta "speciale" . Le pareti sono insonorizzate quindi qui posso fare tutto il casino che voglio.
Osservo ancora un po' la parete, e dietro tutti i poster si puo' intravedere la parete blu.

Uno squillo del telefono mi fa risvegliare dai miei pensieri.
Accendo lo schermo e vedo un messaggio, e' di mamma.

Messaggio da: Mamma.
Cristine, sto per arrivare. Metti l' acqua a bollire e poo buttaci la pasta, grazie.

E' gia' ora di cena? Sono stata un pomeriggio intero dentro questa soffitta? Wow. Mi meraviglio di me stessa.

Almeno oggi sai che giorno e' mongola?
Come si fa a non tener conto dell' ora?

Scendo giu' dalla soffitta con un salto e mi dirigo in cucina.

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Spazio me
Chi sara' questo James che Cristine vuole dimenticare?
Cos' avra' fatto il padre di Cristine a spingere la madre a piangere ognu vokta che lo nomina?
Che cosa nascondera' la soffitta?

Spero vi sia piaciuto il capitolo,lol✿
Sono davvero felice perche' siamo arrivati a 64 lettori! Continuiamo cosi'

At the next chapter. All the love, patri.xx


Il Potere Dell' Ombra. -N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora