Capitolo 13.

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Siccome pensavo fosse carino scrivere un capitolo e pubblicarlo il giorno del compleanno del nostro amato styles😏eccomi qui (mi dovrete sopportare ancora un po'). Buona lettura✨

Mi risveglio per la troppa luce che entra dalla finestra e con un grande mal di testa.
Dove sono?
Decido di mettere a fuoco l' immagine davanti a me perciò chiudo gli occhi in una piccola fessura.
Appena mi accorgo di essere nella stanza di Horan, sgrano gli occhi.
Cerco di tirarmi su a sedere, ma un braccio pesante e muscoloso, ma sorattutto pesante, mi blocca il corpo.

Wtf, cos'è? Un elefante sopra una formica?

Mi giro verso Niall, lo guardo per poi mugugnare qualcosa di incomprensibile persino a me, e buttare la testa sul cuscino.

Dopo una quindicina di minuti che sto ferma sotto la sua presa a guardare l'interessante soffitto che mi si presenta davanti, decido di togliermi dalla sua presa, perciò lo spingo con fatica facendolo rotolare sul letto fino a farlo cadere sul pavimento.

Stavo sudando come un cammello.

Sento un tonfo e poi un mugolio di disapprovazione.

"Ma sei cogliona?!" Urla.

"No, sono Christine, tesoro."

Sbuffa e si rialza.

"Stavi per sfondare il pavimento, Horan" dico ridendo.

Mi guarda fulminandomi con lo sguardo, per poi sedersi sul letto.

"Perchè cazzo l' hai fatto?"dice incredulo.

"Per questo" dico buttandomi a peso morto su si lui.

Caccia un urlo per poi iniziare a ridere.

"E quindi?" Dice ridendo.

"come ci si sente?"

"Non male" dice facendomi l' occhiolino.

In risposta gli tiro una cuscinata in faccia, per poi iniziare a correre per la casa.

"tanto non mi prendi" dico con la voce da bambina.

" è già successo una volta questa cosa, sai bene come andrà a finire" dice ridendo.

Alla prima porta che trovo, mi ci infilo dentro, chiudendomi a chiave.

Mi volto, e vedo un enorme bagno, con la vasca rotonda, uno specchio più grande di due pareti messe insieme, e degli scaffali pieni zeppi di profumi.

Ora capisco perchè Niall sa di buono.
Dico ridacchiando a bassa voce.

"Tanto prima o poi uscirai da li, devi pur sempre andare a casa" dice urlando dall' altra parte della porta.

Cazzo! La casa! Mia madre!

Apro la porta chiusa a chiave e inizio a correre entrando in camera di Niall e cercando il telefono.

"Dov' è il mio telefono?!" Dico urlando.

"non lo so! Vado a mangiare"urla di sua volta.

Coglione.

"Non mi sei di aiuto" dico sapendo che non mi sentirà.

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suono il campanello tre volte con un ragazzo posizionato di fianco a me che mi guarda male.

"Non c'era bisogno di suonare 50 volte" mi ammonisce.

"Invece sì" dico fregandomene.

Niall si è offerto di accompagnarmi a casa sapendo che dopo dovevo fare delle commissioni.
Ha detto che ci tiene tanto.

La porta si apre rivelando una mamma piuttosto sorpresa e incazzata.

"Dov'eri finita?!" Dice per poi sgranare gli occhi"cos'è quel segno?" Dice indicando la guancia.

Dopo essere entrati in casa, aver spiegato l' avvenuto a mamma che poi ha preteso di dover parlare in privato con Niall, siamo arrivati in centro città discutendo sul fatto che io voglio sapere cosa gli ha detto mia madre e lui non vuole dirmelo.

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Spazio meeΨ
spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e mi scuso di averlo fatto corto.
Anyway, at the next chapter. All the love,
Patri.xx

"Ho solo bisogno di un abbraccio"

Il Potere Dell' Ombra. -N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora