Capitolo 6.

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Sul taxi invio un messaggio' a Samantha.

Messaggio a: Samantha.
Sto arrivando, fatti trovare davanti a scuola, grazie.

Gia', lei viene nella mia stessa scuola, ma non si lamenta mai di niente. Anzi, possiede tutto quello che vuole. Ha persino un ragazzo.

Oh, andiamo! tutti gli esseri umani c'e' l' hanno.

Allora io sono un alieno.

Appena arrivati pago il tassista e scendo dalla macchina.ncello tutti hanno gli occhi puntati su di me e sento alcuni di loro sussurrare.
Intravedo delle puttane ossigenate, delle cheerleader mezze nude e dei giocatori di baseball.

Continuando a camminare vedo Samantha.  Faccio un piccolo urletto di gioia e le corro in contro saltandole addosso. Cadiamo tutte due a terra ed iniziamo a ridere.

Mentre entriamo in corridoio ci  raccontiamo di tutto e di piu' . Ha anche chiesto di James, ma ho cambiato subito discorso.
Mi ha detto che ha un ragazzo, quattro migliori amici, pessimi voti a scuola e che la sua vita e' una meraviglia.

Beh lei l' ha passata bene sta vita, in confronto a me. Non sono invidiosa e non mi da nemmeno fastidio, anzi, sono felicissima per lei. Ma non capisco perche' a me va tutto male.

"Invece te come te la sei passata senza me?" Mi fa l' occhiolino ed io le sorrido.

"Beh non e' cambiato nulla." Cerco di farle un sorriso ma mi esce una smorfia.

"Non parli ancora con nessuno? Apetta un attimo.. stai dicendo che James ti ha cercata ancora?!" alza la voce e tutti ci guardano.

"No, ma intendo gli altri. Penso che tu sarai la mia unica amica." Le sorrido.
Spero che cambi argomento, non mi va di parlarne, non ne parlo con nessuno da due anni, anche se continuo a ricordare.

"Allora... che lezioni hai?" Mi chiede come se mi avesse letto in mente.

"In realta' non lo so ancora. Dovrei andare in presidenza... ma non so dove sia." Dalla sua faccia capisco che si sta trattenendo dal ridere.
"Sempre la solita svitata sei"
"Ridi pure, eh."
Scoppia in una fragorosa risata ed io con lei.

Driiiiiiin.

"E' suonata, ci vediamo dopo." Mi saluta con un bacio sulla guancia e si dirige in classe.

Inizio a camminare alla ricerca della presidenza ma sbatto contro qualcuno.

Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi azzurri.
Un po' piu' alto di me.

"Guarda dove metti i piedi, cazzo." Dico guardandolo male.

"Scusa, ma  sei cosi' nana che faccio fatica a vederti" ribatte lui.

Ci guardiamo per qualche secondo e scoppiamo a ridere.

"Louis, piacere." Dice porgendomi la mano.

"Cristine , piacere mio." Dico stringendogli  la mano.

"Bene, qual buon vento ti porta qui?" Chiede fissandomi un po' troppo.

"non sono cazzi tuoi" rispondo facendogli la linguaccia.

"Credo che possiamo essere amici." Dice iniziando a ridere.

"Mi aiuti a fare una cosa?" Dice qualche secondo dopo con un sorriso da ebete in faccia.

"Beh.. io in realta' stavo andando in preisdenza.."

Mi afferra per il polso ed io sussulto. Mi trascina in uno sgabuzzino dicendomi:
"Poche storie signorina!"

Il Potere Dell' Ombra. -N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora