Esco di casa tremando, cercando con lo sguardo la persona che mi ha mandato quel messaggio. Appena esce da dietro un albero, istintivamente indietreggio.
Le gambe iniziano a tremare da sole.
continua ad avvicinarsi a me, con passi felpati.
"Oh, cara. Sono tornato. Ti son' mancato?" Dice con un sorriso stampato in faccia. Un sorriso malefico. Quello che ho gia' visto troppe volte.Se non era per la situazione, ridevo per quella squallida rima.
"Cosa vuoi da me?" Dico trattenendo il respiro.
"Oh piccola, piccola ingenua Christine. Non ti viene in mente ancora?" Dice con un ghigno stampato in faccia.
Sento il labbro tremare, sto per piangere.
No. Non devo farlo. Non devo piangere davanti a quest' uomo, che un tempo chiamavo 'papà'."Il silenzio parla, Chris. " dice con una faccia disgustata. "Oh, come ho potuto ascoltare quella puttana di Kira? Come ho potuto darti questo nome orrendo?" Dice guardandomi negli occhi, come se volesse toccare, anche solo sfiorare, il tasto dolente.
Si mette le mani nelle tasche, come per cercare qualcosa.
Indietreggio ancora. Vorrei scappare. Ma mi ha detto chiaramente nel messaggio che se lo avrei fatto succederebbe qualcosa che peggiorerebbe solo la situazione.
"Tesoro. Esci fuori da quella fottuta casa, immediatamente. Se non esci da la, oppure scapperai quando mi vedrai, le cose per te saranno infernali e peggiorerebbe solo le cose. Sai benissimo chi sono e sai di cosa sono capace. La tua vita, da oggi, sara' un inferno. Posso assicurartelo. Pronta a tornare nel tuo stupendo passato doloroso?"
Ricordo quelle parole benissimo anche se vorrei dimenticarle , ma non ci riesco.
"Pronta a tornare nel tuo stupendo passato doloroso?"
Quelle parole continuano a girarmi nella testa. Non riesco a fermarle, continuano a tormentarmi da quando lo visto.
"Ti ricordi di questa?" Dice con un ghigno, ora piu' malefico.
Sussulto.
Sbarro gli occhi al vedere quell' oggetto brillare alla poca luce che penetra dalle nuvole scure.Deglutisco.
La lama.
Sento le lacrime salirmi agli occhi e senza accorgermene inizio a correre.
Mi sento afferrata per il polso e sbattere la schiena contro il tronco rigido dell' albero.
Stringo gli occhi per sopportare il dolore.
"Come hai osato? Forse non hai capito quello che posso farti" dice passandomi la lama sulla guancia.
Sento il sangue scendermi giu', fino ad arrivare al collo.
Inizio a piangere. Le lacrime che si mescolano al sangue.
"Lasciami! Lasciami andare, ti prego!"dico pregandolo, mentre cerco di calmarmi.
Non risponde, mi guarda soltanto.
"Sei come tua madre. Uguale identica. Stronza quanto puttana." Dice senza emozioni.
Una fitta mi arriva dritta al cuore, spezzandolo piu' di quanto lo fosse.
"Perche'? Perche' mi fai questo? Sono tua figlia" dico in un sussurro.
In risposta ricevo uno schiaffo.
"No! Tu non sei piu' mia figlia!" Dice urlandomi in faccia.
Inizio a piangere disperatamente.
Niall pov.
Corro in cucina e prendo un coltello.
"Louis! Aiutami!"urlo.
Vedo il ragazzo scendere le scale.
"Cosa succede?"Dice.
"Accostati alla finestra con il telefono in mano. Se succede qualcosa a Christine e non c'e la faccio chiama la polizia. 'Abuso di una ragazza'.
"Cosa succede?!" Dice preoccupandosi.
"Fai quello che ti ho detto!!" Dico urlandogli contro.
Dopodiche' va verso la finestra tenendosi pronto
Esco correndo di casa, sbattendo la porta per attirare l' attenzione su di me.
Girano il viso contro di me e Chirstine spalanca gli occhi.
"Va' via!" Dice urlando, ma pregandomi con gli occhi di rimanere.
"Lasciala." Dico a quell' uomo ignorando Christine.
"E se non volessi?"
"Ti consiglio di lasciarla."
"Perche'? Cosa mi fai se non la lascio?"dice con un sorriso beffardo.
Non gli rispondo. In cambio tolgo il coltello dalla tasca della giacca.
Mi guarda sorpreso.
Christine spalanca gli occhi."Credi di farmi paura?" Dice iniziando a ridere.
Mi giro e faccio un cenno a Lou, sapendo che non potevo farcela.
Lou maneggia il telefono e dopo un po' mi volto a guardare con disprezzo quel uomo.
Christine continua a dimenarsi nella sua presa e noto che ha del sangue sulla guancia destra.
Vedo l'uomo iniziare a toccare Christine.La rabbia inizia a scorrermi nelle vene.
Senza neanche ascoltare le urla di Christine che mi prega di non farlo, mi scaglio contro quell' uomo.
Lo spingo fino a farlo cadere giu'.
Inizio a tirargli schiaffi e pugni sul viso.
Senza fare niente, lui, allunga la mano impossessata della lametta ma si ferma quando sente delle sirene.Lo tengo stretto quando la polizia lo prende.
"Non vi libererete tanto facilmente di me." Dice guardandoci.
Qualche secondo dopo che la polizia se ne era gia' andata, Christine cade a terra, senza sensi.
"Christine" urlo correndo verso di lei.
La prendo a mo' di sposa e la porto in casa.
"Vai a prendere le medicazioni." Dico a Louis in preda al panico.
Mentre Lou sale di sopra, io prendo una bottiglietta d' acqua.
Mi verso un po' di acqua nelle mani e gliela spalmo sul polso.
Gli do anche un po' di zucchero, e qualche secondo dopo si risveglia, con le lacrime agli occhi.
"Cavolo ci hai messo poco a farla risvegliare, amico!" Dice Lou venendomi in contro.
Prendo il disinfettate e le disinfetto con delicatezza la guancia, per poi spalmarle una crema.
Alzo la maglietta scoprendole soli la pancia, ma rimango sollevato quando vedo che non la toccata e rimetto la maglietta apposto.
. . . . .
Spazio meee ▷▷▷▷
Che ne pensate della storia? Per favore, fatemi sapere se vi piace o no.※At the next chapter. All the love,
Patri.x
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Il Potere Dell' Ombra. -N.H.
FanfictionCristine costretta dalla separazione dei genitori si trasferirà a Manhattan con la madre. Cristine è una ragazza semplice, studiosa e acqua e sapone. Ha avuto relazioni in passato ma che non sono finite bene. Una sedicenne single riuscirà a trovare...