Dopo l'arrivo di Alex, Genn si alzò a prendere il suo caffè senza zucchero, lasciando me e il cappuccino da soli.
Decise di non finire la frase, lasciandomi nel dubbio. Avrebbe detto una cosa bella o brutta?Ritornata a casa lodice, decisi di contattare i miei genitori per rassicurarli che tutto andava abbastanza bene, tranne genn...non riuscivo a smettere di pensare alla sua frase:"c'è qualcosa in te..."
Chiamai mia madre e mio padre e dopo soli tre squilli sentii la voce di mia mamma: "Ehi tesoro tutto bene lì?"
Io: "Si, tutto bene grazie"
Mamma: "Sentiamo molto la tua mancanza."
Io: "Anche voi mi mancate"
Papà: "Ehi figliola, ti stai divertendo?"
Io: "Si dai, mi sto ancora adattando al fuso orario, ma non c'è male"
Mamma: "Simpatica la famiglia"
Io: "Si si, anche molto gentili."
Io: "Mamma, papà, devo andare, ciao"
Mamma e papà: "Va bene ciao, ci sentiamo."
-------------------------------------------
Alex pov's
Dopo aver fatto colazione decisi di fare una sorpresa alla mia ragazza Eleonora; la portai in un prato colmo di margherite, dove ci sdraiammo per guardare le nuvole.Tutto con lei era magnifico, i suoi occhi erano verde smeraldo, assomigliavano a delle pietre e la sua bocca era perfetta, tanto che ogni volta che la guardavo mi veniva voglia di baciarla.
Ad un certo punto per colmare il silenzio le presi la mano e la voltai su di me.
Cominciammo a baciarci, non era uno dei soliti baci, ma era appassionante, come se non ci fosse un domani.
Ad un tratto ci guardammo e il suo sguardo incrociò il mio, lei mi morse un labbro e ricominciò a baciarmi con foga e passione.
Decidemmo poi di fermarci e non spingerci oltre.
Ci rimettemmo in piedi e ci dirigemmo verso casa mano nella mano, come se nessuno dei due potesse fare a meno dell'altro.
Entrati in casa, vedemmo Charlotte e allora decisi di presentarla a Eleonora pensando che sarebbero diventate buone amiche.
Io: "Allora ragazze, Charlotte lei è Eleonora, Eleonora lei è Charlotte."
Charlotte: "piacere"
Eleonora: "il piacere è tutto mio"
Eleonora mi colse di sorpresa prendendomi un braccio e tirandomi in un angolino vicino alla finestra.
Eleonora: "Senti non è che questa "americana" metta zizzania tra noi?"
Io: "Ma stai scherzando, e comunque anche se fosse io amo solo te, è chiaro?"
Eleonora: "Va bene, scusa la reazione di gelosia, è che ci tengo veramente a te."
Io: "Scusata e anch'io ci tengo a te."
Le diedi un bacio sulla fronte e lei ricambiò dandomene uno a stampo.
Mentre Charlotte stava salendo al piano superiore Eleonora la fermò prendendole la mano e disse: "Avete voglia di andare a mangiare un gelato? Qui a somma vesuviana ne fanno di buonissimi."
Io: "Per me va bene, Charlotte?"
Charlotte: "Va bene datemi 10 minuti che mi sistemo."
Intanto che aspettavamo Charlotte decisi di invitare anche Genn, perché sapevo che tra lui e Charlotte sarebbe nato qualcosa.
Suonarono al campanello, sapendo che sarebbe stato Genn, andai ad aprire la porta.
Genn: "Ehi fratello"
Io: "Ehi gennà, come stai?"
Genn: "Non c'è male. Chi stiamo aspettando?"
Io: "Charlotte si sta preparando."
Genn: "Eh bhe, le americane non sono mai puntuali."
Charlotte: "Scusa, cosa stavi dicendo sulle americane?"
Genn: "Niente, solo che sono bellissime."
Vidi che alla pronuncia di quelle parole Charlotte arrossì e capì che c'era un'intesa fra loro.
Più tardi dovrei parlare con Genn, e farmi spiegare tutto.
---------------------------------------------
Spazio autrice
Buongiorno a tutte, questo capitolo è stato scritto da fedevalzelli , speriamo vi possa piacere, commentate, e ci sentiamo domani con un nuovo capitolo.
Ciao ciao❤️
STAI LEGGENDO
|| Urban Strangers ||
FanfictionCharlotte, una ragazza solare di 18 anni, parte con la sua scuola, da Los Angeles(USA) a Somma Vesuviana(NA,Italy), per un viaggio studio in un liceo di Astronomia. Arrivati in Italia, gli studenti vengono distribuiti nelle varie famiglie campane e...