XXV. Levi thinks he isn't enough

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Ragazzi, ieri ho pubblicato il capitolo "Rapists"...ho saputo che alcuni di voi non riescono a vederlo....ditemi per favore se lo vedete o meno e lasciate un commento anche qui per farmi capire che riuscite a visualizzare anche questa parte!

VI AVVISO CHE HO SAPUTO CHE RECENTEMENTE VOI NON AVETE RICEVUTO NOTIFICHE DI AGGIORNAMENTO! VI PREGO DI CONTROLLARE OGNI GIORNO LA STORIA PERCHÈ IO AGGIORNERÒ OGNI GIORNO (ovviamente ci sarà qualche giorno vuoto, ma sarà raro).

Mi sono di già messa in contatto con la comhnity di Wattpad per questo problema (si, riesco a parlare inglese ewe ) per cui vedrò cosa posso fare! Bye!

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-Eccomi- La cameriera ritornò tenendo tra le mani una piccola valigietta del pronto soccorso che tenevano nel locale in caso di bisogno.

Tutti gli sguardi dei clienti si sposarono sui due, tra cui anche quello del loro capo.
Levi la osservò mentre si sedeva e tirava fuori un batuffolo di cotone, impregbandolo di disinfettante.

-Ci riesco da solo- Borbottò quando la vide sporgersi in avanti, oltre il tavolino, tamponando la nuca del moro.
-Lascia fare a me. Stai tranquillo- Le sorrise lei.

Lui fece roteare gli occhi, portando lo sguardo su due donne che lo fissavano in lontananza, bevendo delle tazze di caffè. Appena il suo sguardo incontrò uno delle due, entrambe si girarono, facendo finta di niente.

"La gente qui è fin troppo curiosa per i miei gusti" Pensò.
Portò lo sguardo in avanti, ritrovandosi a un paio di centimetri di distanza il petto della donna.
"Jessica che cerca di dissuadermi mostrandomi panorami del genere...mi chiedo che coraggio ha a fare una cosa del genere dopo che è stata quasi stuprata! Probabilmente ora mi chiederà di uscire per potermi ringraziare" I pensieri del moro erano abbastanza seccati, infatti non cercò di trattenere uno sbuffò.

-Finito- Sorrise rimettendosi seduta, buttando il batuffolo sporco di sangue in un cestino là vicino -Pensiamo al labbro ora- Ridacchiò.

-Ho bisogno solo di un fazzoletto- Sbuffò lui afferrando un tovagliolo dalla confezione che c'era sul tavolo, ripulendosi il labbro dal sangue. Lo sentiva in bocca quel sapore, ma non gli diede fastidio.

-Ti bendo il polso se vuoi- Le sorrise Jessica indicando il polso destro.

Istintivamente l'uomo lo guardò, notando che aveva come un bracciale molto spesso e violaceo sulla pelle. Fece una smorfia del tipo "fai come ti pare" che fece esultare la castana. Prese ad avvolgere il suo polso in bende bianche, mentre approfittava dell'occasione per tastare la pelle chiara dell'altro, cosa che non sfuggì al'uomo.

-Grazie per prima..- Disse mentre continuava a manovrare le bende.
-Di niente- Fece spallucce lui. Odiava quando gli dicevano "Grazie", ma preferì non parlare per evitare discorsi inutili di fronte a un bel po di clienti impiccioni.

Già, perchè la voce si era dovuta spargere, e, nel giro di mezz'ora, il locale si era riempito. Tutti fissavano i due di sottecchi, stando attenti a non incontrare lo sguardo glaciale dell'uomo. Appena lo incrociavano, distoglievano lo sguardo e iniziavano a parlare di chissà quale cavolata con il loro accompagnatore.

-Senti...volevo farti una domanda- Iniziò lei incerta, rimettendo gli oggetti nella valigietta e chiudendola.

-Dimmi- Trattenne uno sbuffo. Non gli andava proprio a genio parlare con lei di qualcosa di fronte ad una matassa di gente.

-Aspetta, vieni- Lo prese per mano come se nulla fosse, trascinandolo via.

Lo fece passare attraverso una porta situata dietro il bancone, dove c'erano tutti gli scatoloni con i rifornimenti di zucchero, tazze, vassoi, divise e robe così.

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora