CLVI. I can't!

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AVVISO IMPORTANTE:

La cara potter_snk_divergent mi ha chiesto di riferivi che circa fino al 7 settembre la sua storia "Bloody Eren" non verrà aggiornata.

ALTRO AVVISO SUPER IMPORTANTE:

LEGGETE O POTRESTE PERDERE WATTPAD.

Allora.
Ieri una ragazza del gruppo Telegram mi ha inviato questo screen:

Credo che se non aggiorniate Wattpad non vi succeda niente, quindi andate a togliere l'aggiornamento automatico

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Credo che se non aggiorniate Wattpad non vi succeda niente, quindi andate a togliere l'aggiornamento automatico.

Non ho certezze, ma voi provate.

BUONA LETTURA!

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Ma, qualcosa non andava quel pomeriggio.
Già da qualche il giorno Eren aveva avuto un brutto presentimento, anche se non riusciva a capire a cosa si riferisse.

All'inizio aveva pensato a cose sciocche come aver dimenticato la luce della sua camera accesa, oppure di aver lasciato l'acqua del rubinetto in cucina aperto... però, man mano che passavano i giorni, quella sensazione si faceva sempre più forte.

Quella mattina si era pure guardato dalla povera ed innocente gattina, Perla, girandole attorno come se avesse qualche malattia pericolosa, sentendo che qualcosa non andava.

Poi, da quando si era messo a giocare al computer con i suoi amici, aveva come rimosso totalmente questa sua sensazione dalla sua mente e dai suoi ricordi.

Ora si ritrovava a chiudere la chiamata Skype con i suoi amici per scendere di sotto a stare un po con il suo Levi, mentre il campanello suonava all'improvviso.

Hanji e il moro, seduti sul divano, sbuffarono annoiati.

-Vai ad aprire tu?- Chiese la sorella con due occhioni da cucciola.

-Hmpf... va bene- Mugugnò alzandosi dal sofà, andando verso l'ingresso lasciando addirittura la porta del salotto aperta talmente era insistente il campanello.

Aprì la porta, ritrovandosi davanti un uomo un po più alto di lui.
Aveva capelli color nocciola e corti, mentre due iridi verdi ed arroganti lo guardavano dietro un paio di occhiali da sole giallognoli.

Indossava una camicia bianca, accompagnata da un elegante pantalone nero e un piumino del medesimo colore.

Perchè quel viso gli sembrò così familiare?

-Levi Ackerman?- Chiese lo sconosciuto, rivelando una voce molto virile e leggermente roca, con un forte accento da snob.

-Chi lo cerca?- Domandò lui sulla difensiva. Non si fidava mai della gente che non conosceva.

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora