CXVI. They must don't know

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Tirò un lungo sospiro, strozzando in gola quel mugulio che premeva contro il suo palato per scappare da quell'antro umido.

La lama lucente continuava a passare su quella pelle, tagliandola come fosse burro, facendo uscire lacrime cremisi che si infrangevano contro il pavimento bianco e freddo.

Alzò nuovamente la mano, spostandosi un po più a destra con la lametta ora sporca del suo sangue, macchiando quella pelle lattea e tagliandola.

Faceva varie linee, tutte parallele l'una all'altra, mentre quelle goccioline colavano ai lati con delicatezza, solleticandogli appena la carne.

Pure dal suo naso colava sangue, cadendo dolcemente sulle sue cosce nude, scorrendo via mentre lasciava un vago alone rossastro sulle gambe.

Il pugno che aveva ricevuto in faccia, quella mattina dopo scuola, gli aveva quasi rotto il setto nasale, fino a farlo sanguinare.

-Nmh- Mugulò appena quando, nuovamente, la lametta si fece largo nelle sue carni, trattenendo un sospiro di sollievo subito dopo.

Doveva fare silenzio perchè Hanji era in camera sua a cambiarsi per andare a lavoro.
Strinse in una morsa il lenzuolo alla sua destra, trattenendo un singhiozzo prendendo un lungo respiro, affondando di nuovo quella piccola arma nella pelle, aprendola.

Il sangue continuò a colare dal suo braccio, macchiando la tovaglia rossa che aveva appositente messo per non sporcare il lenzuolo.

Si morse una mano quando sentì le lacrime salate cadere dai suoi occhi, scivolando lungo le guance e cadendo proprio sui tagli, facendoli bruciare.
Si morse la lingua con irruenza per trattenere un gemito, prendendo poi la tovaglia e pulendo il sangue rimasto sulla ferite.

Finito di togliete quel liquido cremisi, alzò il panno, lasciandolo penzolare nell'aria, osservandolo con attenzione.

Malgrado esso fosse di un rosso-bordeaux si potevano intravedere aloni un po più scuri.

Sospirò, alzandosi e andando alla toilette, gettando la tovaglia nel porta panni.

Prese i suoi vestiti abbandonati sul pavimento, sporchi di sangue e di terriccio causati dai pugni dei bulli, mettendo anche essi nella cesta dei panni sporchi.

Lavò la lametta, nascondendola poi in un cassetto del suo comodino, andando davanti l'armadio.
Aprì le ante, prendendo subito una felpa rossa e un jeans chiaro.

La felpa la prese di questo colore nella speranza di non far notare un eventuale ed improvvisa perdita di sangue dai tagli e dai lividi.

Si vestì velocemente, scontrando qualche problema nel mettere il pantalone per via dei dolori al ginocchio che gli impedivano di piegarlo in modo corretto, senza farsi male.

Uscì dalla camera dopo aver controllato attentamente il lenzuolo, accertandosi dell'assenza di macchie di sangue, andando dritto di sotto.

Se ne andò direttamente in salotto giusto per non destare sospetti alla coinquilina, sedendosi sul divano accendendo la tv.

Mise il primo canale che gli capitò sotto tiro, in cui trasmettevano un film comico, accarezzando la gattina quando le si acciambellò sulle gambe.

-Ereeeeeen!- La voce della bruna risuonò più squillante del solito, facendolo sobbalzare per la paura.

-Dimmi- Tirò un gran sorriso da dietro la sciarpa bordeaux, continuando ad accarezzare Perla dietro le orecchie.

-Vado a lavoro! Torno tardi oggi, ok? Ciao!- Sorrise lei, aprendo la porta della stanza per vedere in viso il più piccolo.

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora