XLIII. He's arab!?

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Nota: Leggere il piccolissimo spazio autrice. MOLTO IMPORTANTE.
Riguarda lo sviluppo della storia, quindi se non lo leggete potrebbe essere un problema.

Bye Bye

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Si girò, trovando l'unica persona che non si sarebbe mai potuto immaginare di trovare in quella situazione.

Il moro era vicino alla coppia araba seduta al tavolo, parlando tranquillamente in una lingua che non era neanche lontanamente comprensibile, o almeno per un inglese.

Per un arabo invece era comprensibile eccome, tanto che stava discutendo con l'uomo appuntando varie cose sul taccuino.

Quando mise via il blocco note e si rese conto di essere osservato dal più piccolo, l'uomo parve abbastanza tramortito, come se gli fosse arrivato in faccia un treno a grande velocità.

-Qualcosa non va?- Si sciolse subito, accigliandosi e fissando il ragazzo.

-N-no...tutto ok- Si girò subito, guardando Armin come se avesse appena assistito ad una carneficina.

L'amico ricambiò lo sguardo, come del resto anche Petra.
Tutti gli altri sembravano troppo assorti nel discutere di come la professoressa di Scienze si vestisse in modo stravagante da rendersi conto di quello che era successo da lì a pochi secondi fa.

-Non ditelo agli altri o inizieranno a parlare male- Guardò Petra e Armin con tanto d'occhi, sussurrando e stando attento a non attirare l'attenzione del resto del gruppo.

-Allora è vero- La ragazza e il biondo si guardarono, traumatizzati.

-Cosa è vero?- Chiese il castano, cascando dalle nuvole.

-Immagino di si date le circostanze- Petra si grattò la nuca, ricambiando lo sguardo pietrificato.

-Di cosa parlate!?- Sbuffò, cercando di non alterarsi rischiando di attirare l'attenzione del resto del gruppo.

-Di quel tipo...Ackerman..- Disse il biondo, guardando l'uomo da lontano attento a non farsi beccate.

-Cosa? Cosa!? Me lo dite?- Ringhiò sull'orlo di una esasperazione.

-Sveglia! Non ci sei ancora arrivato!?- La ragazza gli diede un colpetto sulla testa.

-Se ve lo chiedo significa che non ho capito un accidenti, non credi!?- Sospirò, contando fino a dieci e reprimendo la voglia di urlare. Sembrava che volevano evitare il discorso, cosa per probabilmente non facevano intenzionalmente.

-E dai, Eren! Sveglia il cervello! Le spezie che usa quando mangia non ti dicono niente? E la lingua che parla? Non vorrai dirmi che non hai ancora capito!- Si sbalordì il biondo, guardandolo con gli occhi e la bocca spalancati.

-No! Non sono sicuro, ok? Me lo dite si o no!? O preferite che mi metta strane idee in testa?!- Un barlume di luce si era acceso nella mente del ragazzo, che però non volle ascoltare. Non poteva essere così. Le cose non potevano essere messe in questo modo.

-Levi è arabo- Sussurrarono entrmabi, avendo un espressione orripilata, come se avessero appena sentito dire una bestemmia.

Rimasero in silenzio per una decina di secondi, mentre il castano rielaborava e rielaborava quello che gli si era stato detto.
Levi? Arabo? Non aveva sembianze somatiche di quel popolo. Era abbastanza chiaro di carnagione...
Non poteva essere. Non era possibile. Non era semplicemente fattibile.
Doveva essere una cavolata.

Probabilmente avrà studiato quella lingua online e, riguardo quello che mangia, sarà una sua preferenza alimentare.

-Non può essere. È impossibile- Scosse la testa, negando alla propria mente di credere ad una cavolata del genere.

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora