LXVI. Do you want go out?

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C'erano solo urla in quella stanza, nient'altro.
La luce soffusa della lampada sul comodino era accesa, illuminando appena l'ambiente, mentre la luce proveniente dalla porta aperta del corridoio completava il tutto.
Purtroppo non c'era silenzio. C'erano solo urla.
Urla forti, da spaccarti i timpani, seguiti da pianti isterici e suppliche vane.

-Basta! Per favore! Ahi! Basta!- Urlava fino a perdere la voce, piangendo come se stesse per morire.

E stava morendo. Sia dentro che fuori. Non riusciva più a considerarsi un essere vivente...un umano.
Era diventato un parassita. Non era più niente.

-P-per favore! Basta!- Gridò ancora, nel tentativo inutile di scappare.

-Stai zitto!- Una sberla sulla sua guancia si aggiunse alle precedenti, facendolo urlare di dolore.

"Voglio morire" ecco l'unica cosa che ormai riusciva e pensare e che avrebbe pensato per il resto della sua vita, sempre se tale si sarebbe potuta definire.

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Fu un risveglio strano il loro.
Entrambi sobbalzarono al suono di un cellulare che trillava, facendoli mugulare infastiditi.

Nessuno sembrava intenzionato a voler spegnere quell'arnese, fino a quando il moro non si decise ad aprire gli occhi e ad uscire da quel piccolo rifugio caldo e comodo fatto di coperte e lenzuola.

Si mise seduto, trascinando il dito sul display del cellulare del più piccolo, bloccando istantaneamente quel rumore.

Si portò un palmo alla tempia, massaggiandosela mugulando.
Si sentiva come se gli avessero dato una martellata sulla testa...oppure come se gli fosse passato sopra un autobus provvisto di conducente e passeggeri.

-Mnh...che male- Portò poi la mano su un punto dietro la testa, tastandola. Gli faceva un male cane, come se avesse sbattuto la testa con violenza contro lo spigolo di un tavolo o contro il muro...

Cercò di fare mente locale, tentando di ricordare cosa era successo la sera prima.

Sentì un brontolio alle sua spalle che lo fece voltare. Il suo sguardo glaciale e, momentaneamente, distratto e scombussolato si pose sul giovane che aveva sbadigliato.

Lo vide stiracchiarsi ignaro della presenza del più grande, o almeno così sembrava.
Quando finalmente aprì del tutto gli occhi e mise a fuoco l'ambiente circostante vide il moro fissarlo di spalle.

-Buon giorno...- Sorrise nel vederlo, mettendosi anche lui seduto, stando però dietro di lui.

-Hm... che mal di testa, dio...- Borbottò toccandosi la fronte, cercando di alleviare il dolore con movimenti circolari dei polpastrelli.

-Mal di testa?- Si finse perplesso, guardandolo dispiaciuto da dietro le spalle.

-Si...mi sento come se Quattrocchi avesse appena finito di parlare con me- Mugugnò, facendo ridere il più piccolo che si aggrappò al suo collo da dietro.

-Povera Hanji..- Sorrise poggiando il mento sulla sua spalla, stringendolo un po più forte al collo.

-Se mai povero me..- Protestò il moro girando solamente il viso verso di lui mentre l'altro faceva lo stesso.

Si guardarono per un bel po di tempo, godendosi l'uno il colore delle iridi dell'altro.

L'argento della luna si era tuffato in quel verde smagliante, mescolandosi e creando un colore verde-metallico nelle iridi di entrambi, che si rispecchiavano reciprocamente come specchi.

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora