Capitolo 14 - Scoperte interessanti a Natale

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Ero sotto al palco. Mika stava cantando e io cantavo insieme a lui, il resto del mondo in quel momento non esisteva.

Cantava Happy Ending quando mi accorsi che la mia mano era allacciata ad un'altra.
Aggrottai le sopracciglia, poi guardai la mano, e pian piano risalii il braccio arrivando a guardare in faccia la persona che mi stava accanto.

Rimasi un attimo spiazzata. Era il prof... e mi sorrideva.
Mi ripresi e gli sorrisi anche io. Dopodiché lui mi attirò a sé abbracciandomi stretta.

Per un momento rimasi rigida dalla sorpresa, ma poi mi rilassai tra le sue braccia.
In quel momento Mika ci guardò e sorrise, o almeno sembrava che guardasse proprio noi.
«Elisa?». Sentii la sua voce nell'orecchio.
Mi voltai e alzai il viso verso di lui.
Ci fissammo per qualche secondo, poi lo vidi avvicinarsi lentamente.

Il mio cuore ormai batteva all'impazzata, forse un po' anche a causa di Mika. Probabile.
Guardai le sue labbra. Ormai eravamo vicinissimi, sentivo il suo respiro sulle mie labbra.
Mancava solo qualche centimetro e...

Noooo!
Perché cavolo mi ero svegliata in quel momento?
No! Non era possibile!!
Mi girai dall'altra parte e richiusi gli occhi.
Dovevo continuarlo, dovevo continuare quel sogno incredibile.
Ripensai a quelle scene ma niente, ormai ero sveglia e quel sogno era finito così.
Mi veniva da piangere!

Sbuffai, poi guardai la sveglia. Erano quasi le nove.
Ed era il giorno di Natale!
Quindi anche il compleanno di mio fratello!!

Mi alzai e scesi di sotto. Trovai mamma e papà al tavolo che facevano colazione.
Ma di Marco nessuna traccia. Ovviamente stava ancora dormendo il mio fratellone.

Feci gli auguri a mamma e papà e poi mi sedetti a fare colazione.
Quando finii tornai di sopra a cambiarmi. Mi infilai i leggings neri, e mi misi il vestito grigio e nero di lana.
Mi sistemai poi la massa di capelli e cercai di coprire le occhiaie con correttore e fondotinta. Mi truccai leggermente con un po' di mascara e guardai il risultato. Non ero poi tanto male dai. Oggi era uno dei giorni "sì".

Saremmo andati a pranzo dai nonni, con tutti gli altri parenti. Il Natale lo passavamo sempre tutti insieme dai nonni.

Recuperai i regali per i miei e Marco e li portai di sotto, sistemandoli sotto all'albero di Natale.
Per Marco ce n'erano due ovviamente. Uno anche per il suo compleanno.

«Elisa, Marco sta ancora dormendo?» chiese mia madre intercettandomi.
«Credo di sì, mamma» risposi.
«Tra un'ora dobbiamo essere dai nonni, vedi di svegliarlo!» disse lei.
«Ok mamma, vado!» risposi facendomi venire una fantastica idea.

Andai di sopra ed entrai in camera di mio fratello spalancando i balconi e facendo entrare la luce del sole.
Lui mugugnò qualcosa ma io lo interruppi cantando una delle sue canzoni con le parole modificate per l'occasione.

Lo guardai stiracchiarsi.
«Buongiorno sorellina, storpiatrice di canzoni» disse con voce ancora roca.
«Giorno fratellone. Però dai, non era così male» risposi sorridendo «Era perfetta per l'occasione».
«Sì, non molto poetica ma te lo concedo, ci stava» commentò lui.
«Eh, vabbè. Non sono ancora arrivata ai tuoi livelli...» replicai.

Scese dal letto, rimettendo a posto le coperte. «Perché? Ci hai provato?» chiese trafficando col lenzuolo.
«Ehm... forse sì?» borbottai imbarazzata.
Lui si voltò sorpreso «Davvero?».
«Sì, ma non è uscito mai niente di speciale...» risposi scrollando le spalle.
«Allora devi farmi leggere qualcosa».
«Ma anche no!» replicai ridendo.

«Comunque Buon Natale e Buon Compleanno Marco!!» esclamai cambiando argomento.
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte. Poi gli diedi un bacio sulla guancia.
Lui ricambiò «Grazie, Auguri anche a te!».
«Ma non è giusto, oggi dovrebbe essere il tuo giorno e invece gli auguri se li prendono tutti» sbuffai.
«A chi lo dici!» ribatté lui sbadigliando.
«Sì, ma anche tu. Nascere un altro giorno no? Proprio a Natale? Te la sei anche cercata» commentai scherzando «Dai, vestiti che mamma sennò ti uccide».

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