Prologo

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<Ci sono degli avvenimenti durante il lungo percorso della nostra vita, sia in un'età adulta o infantile, che influenzano la scelta della strada da seguire. Convincono la nostra mente a proseguire per una strada secondaria quella che ,inizialmente,ci spaventa perché noi esseri umani siamo così: Non abbiamo la forza di cambiare, o, abbiamo la paura di quello che può portare una scelta al di fuori dei piani,
E per  convincerci avvertiamo il bisogno di avere delle approvazioni di persone altrui.
Rammento ancora i giorni in cui diedi retta al mio subconscio che diceva di seguire quella stradina, accanto al grande viale che tutti seguivano ,senza avere coscienza delle conseguenze che poteva portare.
Questa strada era un misto di sogni,
o almeno così chiamiamo quello che vediamo solo chiudendo gli occhi.
Ma se invece esso sia un mondo Parallelo al nostro,dove l'impossibile diventa realtà ? In cui non sia sempre possibile accedersi?
E se i suoi occhi, quel colore sconosciuto che mi teneva nascosto, non siano semplicemente il risultato della mia immaginazione?>
La signorina Parker immobile dinanzi a me continua a fissarmi.
Dopo essersi creato un silenzio imbarazzante tra noi, aggiunse:
<Ehm, signorina Daisy,vorrei che partisse dall'inizio. A come è riuscita ad arrivare a questa teoria.>

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