Capitolo 8.

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Senza avere nemmeno il tempo di chiudermi la porta alle spalle, mia madre mi viene incontro con un enorme sorriso sulle labbra.
Mi strizza le spalle mentre dice :<tesoro io e tuo padre partiremo per un weekend questo fine settimana, saremo in un Hotel delle terme non lontano dal centro. Ti dispiacerebbe rimanere a casa da sola? Potresti anche venire se proprio...>
<Rimango qui mamma, non preoccuparti.>
Le dico prima che finisca la frase.
L'idea di rimanere praticamente da sola a casa non fa che rilassarmi, anche se devo concentrarmi sul compito del prof.
< Mamma non pranzo, ho poco appetito. Salgo di sopra.>
E mi chiudo la porta alle spalle.
Estraggo il diario di pelle nera che il prof ha distribuito a ognuno di noi, in cui dovremo scrivere un tema a ogni parola o frase da lui scritta all'interno.
< Sarà l'unico compito dell'intero anno, mi consegnerete il diario a fine anno. Buon lavoro.> Ci aveva detto.
Apro la copertina e vedo che alla prima pagina c'è scritto :
DESCRIVI QUELLO CHE LA NOTTE DEL CIELO TI PORTA.
Ma che stupida traccia.
Cosa mi porta la notte? Un sonno indescrivibile avrei voluto scrivere, ma lo gettò a terra.
<Preparo la valigia per il viaggio di stasera, vorresti aiutarmi?>
Ribatté mia madre dal piano di sotto.
< Certo che no.> le urlo.
Non ma sento ribattere e mi getto sul letto morbido della mia stanza.
Sono ridicole queste coperte rosa e anche le tende.

Toc Toc

Chi poteva mai rompere le scatole a quest'ora ?
<Avanti.> urlo.
< Sono Kristen, posso entrare o sei troppo impegnata a inzupparti nei tuoi pensieri.>
<Idiota.> dico infilando la testa nel cuscino.
Si fa avanti chiudendo la porta alle spalle.
I suoi capelli neri come la pece splendono al riflesso del sole che entra dalla finestra, come i suoi piercing in mezzo al naso e sul sopracciglio.
I suoi occhi verdi sprizzano sempre energia positiva, a differenza dei miei scuri.
Ha il solito abbigliamento come il mio. Una t-shirt bianca e dei pantaloni neri, strappati sul ginocchio.
< Non ti fai praticamente più sentire negli ultimi tempi, come te la passi?> mi dice mentre praticamente mi si getta sopra per infastidirmi.
È l'unica amica che mi rimane dopo tutte le altre delusioni. Non se ne andata nonostante le cazzate che compio, anzi, le fa il doppio di me.
< Niente al di fuori del normale, e tu?> dico scocciata.
< Odio andare a scuola. Ehi aspetta aspetta, ma per caso ce un nuovo ragazzo nella tua classe è ancora devi dirmelo?>
< Smettila di farmi il solletico, perché è importante?> riesco a dire mentre rido.
< È carino?>
< Ma che ne so.>

Mia madre apre la porta piano, coi suoi modi delicati.
< Ciao Kristen.>
< Salve signora Kleir. Come va?>
< Alla meraviglia Tesoro. Daisy sto per partire. Ci vediamo tra qualche giorno. Mi raccomando sta attenta e per qualsiasi cosa richiama.
< Mamma, Perfavore.>
< Vabbene, Vabbene. Ciao. >
E se ne va.
<Daisy c'è una festa stasera, ci vieni?>
<Certo. Da Jord? >
< I suoi non ci sono mai quindi si. Adesso prepariamoci, indosserò qualcosa di tuo, perdonami.>
<Sei fastidiosa.>
In realtà non lo è affatto.
La conosco da un po di tempo ed è come ho bisogno che sia, non troppo invadente, sicura di se e divertente.
< Riempio la vasca con tanto sapone, ci voglio anche le candele.>
Prepariamo il bagno con non so quanta schiuma e candele di mia madre ovunque.
Ci mettiamo in vasca.
< I miei litigano in continuazione D. Non sopporto più le loro urla.>
Da un po i suoi hanno deciso di separarsi ma nonostante ciò continuano a scontrarsi davanti a lei, e per quanto sembra forte in realtà non lo è affatto.
< la smetteranno sta a vedere.>

Andiamo in camera in accappatoio.
Inizia a frugare nell'armadio mentre farfuglia qualcosa:<Vorrei farmi qualche tatuaggio, che ne dici? Tanto i miei non se ne accorgeranno neppure. Non ho proprio idea di cosa farmi tatuare. E tu cosa ti fareste se i tuoi approverebbero?>
< Il fantastico profilo di Peter Pan.>
Le dico in modo sarcastico e ridendo.
< Perché mai?>
< Mi rispecchia in alcuni sensi. Dietro quella storia da bambini non fa che nascondersi la realtà dell'autore che, dopo la morte del fratello e non che il preferito di sua madre, colei che si rinchiuse in un silenzio per il dolore. Senza degnare nemmeno della minima attenzione lo stesso autore, che vedendo ciò, iniziò a vestirsi e a comportarsi come suo fratello, proprio per avere quell'attenzione. Per questo il bambino che non cresce mai.
La parte adulta rimasta imprigionata nell'eterna infanzia.>
< E in che modo ti rispecchia scusami?> urla spalancando gli occhi.
< Rispecchia il fatto di rinchiudersi continuamente in persone che in realtà non siamo. Combattiamo ogni giorno per attirare attenzione di qualcuno, senza renderci conto che il tempo che scorre rubandoci,nel frattempo, la fanciullezza.Ma lasciamo perdere, ognuno può interpretarlo in modo diverso. Come chi non vuole crescere mai, oppure colui che sa volare. Ma dietro quella storia si nasconde ben altro, come dietro le nostre maschere.>
< Sei paranoica, dai spiegati. Prendo questi jeans e la felpa rossa.> mi dice urlando mentre ritorna in bagno.
< Vabbene.> dico rassegnata.
Kristen non potrebbe mai capire, anche lei è all'oscuro dei miei folli ragionamenti.

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