Capitolo 24

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EMMA’S POV
Apro gli occhi ma non riesco a vedere nulla. È buio. Cerco di alzarmi, ma una fitta mi pervade completamente. Ho dolori dappertutto, freddo e fame. Accanto a me scorgo un vassoio con dell’acqua e un panino. Lo afferro e inizio a divorarlo. Provo ad alzarmi un’altra volta, mi gira la testa e rischio di cadere all’indietro. Mi appoggio al muro e a fatica mi metto in piedi. Gli occhi si sono abituati all’oscurità, quindi inizio a vedere qualcosa. Ai miei piedi trovo una vecchia candela…come faccio ad accenderla? Mi guardo intorno cercando dei sassi o dei legnetti da sfregare. Nulla. Mi risiedo e improvvisamente ricordo. La stregaluce, che idiota! Perché non ci ho pensato prima? L’avevo presa prima di svenire a casa. La tiro fuori e la stringo nel palmo della mano. Un fascio di luce ne fuoriesce, è debole ma è abbastanza forte da farmi capire dove sono. Davanti a me c’è uno stretto corridoio. Lo seguo fino ad arrivare in cima a delle scale. Ma non posso uscire. Il cancello che porta su è chiuso. Ora che faccio? Mi siedo con la schiena contro il muro umido e Morfeo mi prende tra le sue braccia.

LUNA’S POV
Un rumore assordante mi riscuote dal sonno. Spengo quella cosa, comunemente chiamata sveglia, con un pugno e mi alzo. Emma non è nel letto, forse si è svegliata prima per colpa della sua solita ansia di arrivare in ritardo a scuola. Scendo le scale e vado in cucina a fare colazione. Non è nemmeno lì. Bevo un bicchiere di latte con qualche biscotto e vado a prepararmi. Non è in bagno. Non la trovo da nessuna parte, ma dove si è cacciata? Forse è andata fare una passeggiata...è strano, considerando la sua pigrizia, ma tutto è possibile. Busso alla porta della camera di mio fratello e urlo:- Ragazzi! Sveglia. Dobbiamo andare a scuola!!
Metto un pantalone di tuta, una maglia nera, una felpa e le superstar. Prendo lo zaino, il cellulare e le chiavi e inizio a scendere le scale:- Luna!
Mi giro e c’è Harry in cima alle scale con aria preoccupata:- Che succede?
-Caleb... non è in camera…
-Davvero? Neanche Emma…- vedo sul suo viso tante emozioni diverse nello stesso momento. Paura, gelosia, rabbia e tristezza. Abbassa la testa e io corro ad abbracciarlo:- Non ti preoccupare! Sarà solo una coincidenza.
-Tu dici?
-Ne sono sicura!! – dico più a me ztessa che a lui. Gli sorrido e lui fa lo stesso. -Ora andiamo a cercarli.
Annuisce e va a vestirsi. Una decina di minuti dopo è davanti alla porta insieme a me.
-Allora? Da dove iniziamo?
-Le telefono. – compongo il numero. Squilla. – Non risponde…
-Okay, allora facciamo un giro qui intorno. Magari sta solo facendo due passi e non vuole essere disturbata. – dice mio fratello speranzoso.
-D’accordo.
Iniziamo a camminare, andiamo in tutti i posti che frequenta spesso. Bar, parchi, librerie e nel cortile della scuola. Ma non è da nessuna parte. Improvvisamente mi ricordo del suo posto preferito:- Harryy!!!! Vieni subito con me… ma come ho fatto a non pensarci?! Andiamo a cercarla all’Istituto!!
Dopo qualche giro di perlustrazione anche lì decidiamo che non è andata a fare nessuna passeggiata. New York è grande, ma l’abbiamo cercata davvero ovunque. Harry mi prende il polso:- Aspetta! Abbiamo scordato che è sparito anche Caleb. Chiamo anche lui.
Avvicina il telefono all’orecchio, lo sento sospirare:- Niente. Attacca la segreteria telefonica.
-Proviamo a lasciargli un messaggio?
-Sì.

HARRY’S POV
Registrare messaggio dopo il bip. Bip.
-Ehi Caleb! Non ti troviamo da nessuna parte. Né te né Emma. Dove sei? Lei è con te?- riattacco e mi rivolgo a mia sorella – Non possiamo stare senza fare nulla.
-Lo so… andiamo a casa, ci verrà un’idea. Diciamolo a mamma. Lei è più esperta di noi in queste cose.
-Va bene.
Iniziamo a camminare verso casa, entrambi preoccupati. Appena attraversiamo la porta di casa Luna domanda:- Mamma sei a casa?
-Luna? Ma tu non dovresti essere a scuola?
-Ehm… si mamma! Solo che abbiamo un problema.- dico io. Avviandomi verso la cucina. Ultimamente fa solo torte.
-Che succede?
-Non c’è Clary vero?
No, è uscita con Jace. E Simon è da sua sorella. Perché?
-È solo che…non troviamo più Emma…
-CHE COSA?! E PERCHE’ MAI CLARY, SUA MADRE, NON DOVREBBE SAPERLO?
-Non vogliamo che si preoccupi…
-Glielo dirò io con calma, nel frattempo chiamo Magnus!
Io e Luna annuiamo. E lei si allontana.
-E ora che facciamo? Avrei voluto trovarla prima che Clary lo venisse a sapere…
-Lo so, Harry. Ma è meglio così, loro ci aiuteranno.
Entra mamma seguita dagli zii:- Ciao ragazzi!! Io e il mio fiorellino siamo venuti immediatamente attraverso un portale. – annuncia lo stregone facendo apparire sulle punte delle dita scintille blu – Biscottino lo sa?
-No, Magnus. È una cosa difficile da dire a una madre. Glielo dirò appena avrai finito con l’incantesimo di localizzazione. – risponde Izzy scoraggiata.
-Va bene. Allora incominciamo, mi serve qualcosa di suo.
-Questo va bene? – dice mia sorella estraendo dalla tasca lo stilo della sua parabatai.
-Si, zuccherino. Grazie mille. – risponde Magnus quasi esultando e dandole un bacio sulla guancia.

Spazio Autrici:
Ehilaaaaa gente!
Qui fa tanto freddo, siamo diventate due pupazzi di neve⛄
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Comunque non riusciremo mai a ringraziarvi abbastanza per quello che fate per noi. Ogni volta che c'è  una notifica da parte vostra arriva un'improvvisa voglia di continuare a scrivere. E quindi niente, vi vogliamo bene❤
~ Herondale 🌙 💕
| | Morgenstern 🌟 💖

Se c'era una cosa che stava imparando da tutta quella faccenda era quanto fosse facile perdere tutto ciò che pensava fosse stato suo per sempre. 💔

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