Capitolo 5

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<Dai Mabe ,racconta com ’è questo Andrew?>,  incalzava Lissy ,eravamo sul lettone rotondo nella stanza di Nelly a bere il cioccolato caldo che Myra sua madre ci aveva preparato, <Nelly> , chiesi <Ancora non mi hai spiegato perchè il letto è rotondo> <Ehi>mi ammonì Lissy con il cucchiaino, <Non osare cambiare discorso!>
<Il letto è tondo perchè quando viene Sean e resta qui la notte non dormiamo ,e per le posizioni che adottiamo il letto normale non andava bene!> disse con fare angelico quella sfacciata di Nelly. La guardai esterrefatta fino a che Lissy non mi disse :< Ok, ora conosci il motivo, hai appagato la tua curiosità ora fa lo stesso con me ti prego!!>  fece unendo le mani in segno di preghiera, <Uffa> sbuffai ,<Non è che lo abbia guardato così bene, ha i capelli neri, è alto sul metro e settantacinque, è magro ma muscoloso nei punti giusti, portava un jeans nero e una camicia, quando sorride gli vengono le fossette e ha gli occhi… ha due occhi nocciola con pagliuzze dorate incredibili..> finii con gli occhi persi, subito Nelly e Lissy scoppiarono a ridere e io le guardai stranita, ancora non mi capacitavo del fatto che due persone così diverse potessero essere sorelle, Nelly bionda Lissy bruna, Nelly aveva un altezza normale mentre Lissy era piccolina, Nelly aveva un fisico diverso rispetto a quello di Lissy che sembrava una bambolina e poi avevano due caratteri completamente diversi, Nelly era tosta e intraprendente, mielosa  solo con Sean, Lissy invece era la solita ottimista ,vedeva sempre del bene nelle persone basta dire che era quasi amica della band delle oche, non avrei mai capito questo suo ottimismo ma volevo bene a entrambe. Scherzammo e ridemmo ancora per tutto il pomeriggio, finchè non mi resi conto che si era fatto tardi e Nady non sapeva dove ero, così presi le mie cose salutai le mie amiche e mi avviai verso casa, fortunatamente non era ancora molto buio, mentre camminavo mi tornarono in mente Andrew e i suoi fantastici occhi, fu in quel momento che notai di nuovo il bolide nero, stavolta mi resi conto che anche il centauro era vestito di nero e anche il casco integrale era nero. Alzai il passo un po intimorita non so neanche io da cosa ,intanto il bolide tornava indietro sulla stessa strada, stavolta però quello che vidi mi diede l’imput di correre a perdifiato fino a casa, il tizio sulla moto mi aveva fissata attraverso il casco mentre passava e mi ero sentita molto strana. Chiusi la porta e mi ci appoggiai per riprendere fiato, <Ciao tesoro ,hai già mangiato?>, mi chiese Nady  guardandomi attenta. <No>dissi, <Vado a fare una doccia e scendo >. In camera mandai un messaggio a Nelly spiegandole l’accaduto e lei mi diede della paranoica, promettendomi però che ne avremmo riparlato. Feci la doccia infilai il pigiama e scesi in cucina, <Hhmmmm che buon profumo di frittata ,Nady  ti adoro> dissi schioccandole un bacio sulla guancia <Dai> ,disse lei sfiorandomi la guancia,< Siediti e raccontami cosa ti ha sconvolta nel tragitto verso casa?> come mi conosce bene pensai,
<Ma no ,niente ero solo un po stanca, ha chiamato Jhon ?>chiesi cambiando discorso, <Si ha chiamato e ha detto che vi sentite domani che stasera usciva> mi rispose Nady rimproverandomi con lo sguardo per aver cambiato discorso. Finimmo di cenare parlando del più e del meno poi per distrarmi un po dalla moto e dal centauro dissi a Nady di non preoccuparsi della cucina avrei pensato io a rassettare. Quando finii erano ormai passate le dieci, inserii l’allarme e andai a dormire sapendo già che avrei nuovamente fatto il medesimo sogno di ormai non so quante notti. E infatti il sonno non tardò a venire e con esso anche quei meravigliosi occhi, questa volta però gli occhi erano su di un viso che conoscevo…… Andrew  

Qualcosa di impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora