Capitolo 8

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Passarono un po di settimane in cui diventammo un gruppo piuttosto affiatato ,andavamo insieme a scuola, tornavamo a casa insieme e i pomeriggi si susseguivano uno dietro l'altro tra gelati, lunghe passeggiate e cinema, naturalmente Andrew e Sean preferivano horror, Lissy e Nelly film d'amore, per me l'importante erano le patatine ,per il film non avevo preferenze. Fortunatamente quell'avanzo di galera di Joseph era sempre impegnato e quindi con nostro grande sollievo non ci ingombrava con la sua presenza, da quando era tornato però Lissy era tornata ad essere come una marionetta nelle sue mani, faceva tutto quello che lui diceva/ordinava .
Avevo anche notato che nonostante iniziassero le belle giornate portava sempre una sciarpa e una felpa piuttosto grande, ma forse ero solo io ad aver notato questi cambiamenti, uno dei rari momenti in cui non ero persa negli occhi di Andrew. A pensarci bene Andrew in tutto questo tempo non si era fatto avanti in alcun modo, forse non gli piacevo o evidentemente io avevo visto chissà che nei suoi sguardi bah!
Intanto erano rientrati anche i miei genitori portandomi dei fantastici gioielli fatti a mano. Erano contenti che io avessi tanti amici e una sera li invitarono tutti a cena ringraziandoli di sopportare il mio carattere e si raccomandarono di non lasciarmi sola quando loro non c'erano.
Pfff! come se io non sapessi badare a me stessa. E infatti erano partiti da un paio di giorni stavolta per Tokio.
Successe tutto un mercoledì, eravamo appena usciti da scuola e stavamo andando a casa quando allo strombazzare di un auto ci girammo tutti << Si può sapere dove cazzo vai? Ti avevo detto che venivo a prenderti io! Sbrigati muovi quel tuo culo floscio e sali>> intimò a Lissy quel zoticone di Joseph, <<scusa Joseph credevo l'avessi dimenticato >> rispose lei quasi impaurita dirigendosi verso l'auto. <<Dopo ti faccio vedere io come mi sono dimenticato>>ringhiò lui minaccioso. Lei ci guardò con occhi pieni di paura e salì in macchina.
<<Scusa Nelly, ma tu permetti a quel deficente di trattare così Lissy? >> chiesi alla mia amica resistendo per non prenderlo a pugni. <<Oh guarda guarda la piccola vergine e casta Mabe ,che c'è piccola vuoi assaggiare anche tu il mio biscotto? >> fece quel lurido individuo, <<Fottiti Collins ,non verrei con te neanche se fossi l'ultimo uomo sulla faccia della terra!>> gli dissi schifata .
<<Tranquilla tesoro che dovresti metterti in fila>> disse lui sghignazzando e partì sgommando.
< Bleah !> pensai <devo parlare di questa storia con Lissy> mi ripromisi tra me e me. Non avevo più visto quella moto nera quindi al momento non c'era niente che mi intimidiva meno che mai l'avrei concesso a Mister Pene de or !
Naturalmente i ragazzi mi sconsigliarono di mettermi in mezzo e ovviamente io non li ascoltai. Quella stessa sera avvisai Andrew che non sarei uscita perchè stavo poco bene, quindi al cinema andarono solo Nelly e Sean ,avevo il via libera con Lissy e mi presentai dietro la sua porta. Quando mi venne ad aprire rimase stupita e io ne approfittai per entrare. << Ora dammi un buon motivo per portare quella sciarpa ad aprile, dimmi che quel bastardo non ti ha mai alzato le mani e giuro che me ne vado immediatamente >>le dissi perentoria . Fece un risolino e disse <<Ma no Amber, che dici?>> cercò di fregarmi lei. <<Punto primo tu non mi chiami mai Amber, punto secondo non hai risposto alla mia domanda e punto terzo...>> non feci in tempo a finire che lei scoppiò a piangere mettendosi le mani sul viso, <<Oh mio Dio Lissy! >> esclamai incredula e la abbracciai. Quando finalmente si fu calmata andammo in camera sua dove si spogliò mostrandomi tutte le brutalità che quel bastardo, viscido, figlio di puttana le aveva regalato.
<<Perchè ?>> chiesi cercando di non piangere per come era ridotta, << Da quanto va avanti questa storia ? e perchè non lo hai mai detto a nessuno? >> dissi guardandola mentre infilava il pigiama.
<<Mabe devi promettermi che non ne farai parola con nessuno ,promettilo ti prego!>>

<< Ok, prometto! Ma ora parla!>>

<<Io non ricordo neanche quando è stata la prima volta e perchè, so solo che non c'è un motivo preciso, può essere una parola, come un atteggiamento, o un qualcosa che indosso. Ormai credo di essermi abituata e cerco sempre di tenerlo calmo ,ma non sempre mi riesce. Sono solo contenta che ogni venti giorni parte e sta via per un po, in quei giorni mi sento come se fossi fuori dalla gabbia, libera di fare quello che voglio. >> concluse abbozzando un sorriso.

<<Brutto energumeno senza cuore, stronzo , bastardo,maledetto, figlio di puttana, io lo uccido! >> dissi schifata.

<<Mabe hai promesso! >>
disse Lissy preoccupata dalla mia reazione, <<Si ,tranquilla, però perchè non lo lasci? >>

<<Ho paura !>>

<<Maledetto stronzo! >>

Lasciai Lissy con la promessa che insieme avremmo cercato di risolvere questa catastrofica situazione, andai a casa piena di rabbia cercando nella mia testa il modo per allontanare quel lurido porco da Lissy.

E dopo pochi giorni l'occasione per mettermi in mezzo non si fece attendere ......

Qualcosa di impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora