Passo dopo passo nel buio
di notte senza luna.
Ombre avvinghiano cuoio d'uomo,
l'amara sua sfortuna.
Sommesse risa sento,
il maestoso e deriso
giovane incontento,
freddo ed astioso.
Sangue negli occhi di questo,
di esser non più incoscente
curato dall'oscuro tormento:
La morte, gustosa vincente.
Perder propria vita?
no... se questo pensa mente!
Affetti nell'anima scolpita
immane peso del perdente.
Mostro dall'animo colto,
cavato ha dal petto
quel cuore voluto morto,
emblema del fu vivente.
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PoetryIII Parte: Armonia. Spesso i splendidi cieli con le nuvole oscurano le nostre migliori speranze, il sole e le stelle, lasciandoci inermi... Gracili esseri che scrutano l'orizzonte, impotenti di fronte ad esso, incapaci nel comprendere il suo per...