Capitolo sette

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Liam

Mi staccai da quel ragazzo dai muscoli ben piazzati al sentire Maya.
"Thomas" sussurrai confuso. Troppi nomi e parentele per essere un clan raro e in estinzione.

Senza pensarci due volte il nuovo arrivato mi spinse da parte facendomi sbattere il braccio a terra, e corse ad abbracciare la Pantera dietro di me.
La alzó da terra con foga, stringendola a sé.

"Thomas.." ripetei a bassa voce per metabolizzare la cosa.

Maya si scambió della parole con il ragazzo vicino all'orecchio per poi accorgersi che avevo lo sguardo a terra e che continuavo a ripetere il suo nome.

"Sì! Thomas, lui é Liam" passó ai convenevoli con un lungo gesto della mano. Cercai di sorridere gentilmente, facendo finta di essermi scordato che mi aveva appena gettato a terra con violenza.

"Un lupo" disse quasi con disprezzo.
"Piacere di conoscerti anche per me.." mormorai sarcastico stringendo le spalle.

Idiota.

Maya notó che non stava scorrendo buon sangue tra di noi, così decise di interrompere le lunghe occhiatacce penetranti mettendosi in mezzo al nostro campo visivo.

"Ci aiuteranno a fermare i Doloribus" dichiarò.

"Dei lupi? Dei semplici lupi mannari?"

"Se non la finisci di dirlo, ti faccio vedere io cosa sanno fare i semplici lupi con le proprie mani" finii io.

Maya

Non stava andando per il verso giusto, neanche lontanamente. Ma non volevo rattristarmi, nonostante ciò che Thomas qualche minuto prima mi aveva sussurrato all'orecchio.
'Niente' e questo significava tutto.
Voleva dire che non c'era traccia di Isabelle, Laila o mia madre.
Né tanto meno del resto del clan.

"Sei ferito" aggiunsi dopo poco verso il castano. Aveva la maglietta lacerata in più punti, ma sulla spalla troneggiava un taglio che non sembrava affatto superficiale "Chi é stato? Dove sei..?"

"É una lunga storia" disse lui coprendosi con una mano la ferita.

Liam si pulì i jeans, più per passare il tempo che per togliere la terra da essi, per poi intervenire "Non è sicuro restare qui, é meglio tornare alla clinica"

Sgranai gli occhi "No. Non se ne parla nemmeno. Non siamo ancora arrivati all'accampamento, potrebbe esserci qualcuno!"

Shawn mi prese la mano, strinse le dita attorno alla mie come faceva da piccolo quando voleva rassicurarmi "Non c'è nessuno"

"Tu..dove eri?" chiesi guardandolo negli occhi. Perché stavo cominciando a sentire dolore? Perché volevo scoppiare a piangere mandando in frantumi lo specchio da dura che avevo costruito?


"Ce li hanno loro, Maya, li hanno presi i Doloribus. Tutti quanti.."

Si era rotto, quello specchio. E non solo lo specchio.

BUONGIORNOOO!
Eccomi tornata, per un nuovo capitolo. Corto lo so, scusate.
Godetevi il vostro lunedì di pausa - per chi come me é a casa.
Per chi è a scuola, beh, imbocca al lupo ❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 03, 2017 ⏰

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