MISSING MOMENT #1

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JASMINE & LUCAS

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POV JASMINE
Sono ancora a casa di mia cugina, abbiamo da poco finito di pranzare.

Oggi è brutto tempo, non ha smesso ancora di piovere.

Chissà cosa starà facendo Caroline, non aveva l'ombrello e nemmeno passaggio per ritornare a casa. L'avrei accompagnata io ma dovevo andare subito a casa di mia cugina e poi casa di Caroline era dalla parte opposta.
Decido così di scriverle un messaggio su whatsapp, quando noto che è arrivato a me un messaggio da un numero sconosciuto:

X: Ehi Jasmine, ciao♥

Oddio e ora che rispondo non so nemmeno chi è...

IO: Ehm ciao, ma chi sei? Non ho il tuo numero
X: Oh scusa è vero, comunque sono Lucas :)
IO: Ah ciao Lucas ;)
LUCAS: Ti volevo chiedere se oggi pomeriggio ti andava di uscire a prendere qualcosa, e ci facciamo una passeggiata.
IO: Ehm sisi va bene, però ora io sono da mia cugina e tornerò verso le 5. Più tardi ti mando l'indirizzo di casa così mi passi a prendere. Per te va bene?
LUCAS: Certo nessun problema, allora a dopo :*

E questa chi se l'aspettava? Insomma non dico che Lucas è un ragazzo brutto antipatico, anzi è tutto il contrario! Solo che è da due giorni che ci conosciamo.
Però sto saltando a conclusioni troppo affrettate. Insomma una passeggiata si può anche fare senza doppi fini.

Sono quasi le 5 e, come da programma, stiamo ritornando a casa.
Il tempo non è migliorato, anche se non piove da più di due ore ma nel cielo ci sono ancora grossi nuvoloni neri che minacciavano di piovere, e poi c'era parecchio vento.
Dopo aver mandato l'indirizzo di casa a Lucas, sento il campanello suonare. È lui.

Apro la porta e me lo ritrovo davanti e noto che dietro di lui c'è una moto. Io su quella cosa non ci salgo assolutamente.

IO: Mamma io esco torno tra un'oretta e mezza!

Mi metto un giubbino più pesante ed esco da casa.

LUCAS: Ciao Jasmine, tieni il casco e sali.
IO: Ehm no, io su quella cosa non ci salgo. Ho paura.
LUCAS: Oh tranquilla piccola ci sono io qui.

Giro la testa divertita e alla fine mi decido a salire.
Mi porta in un bar.

LUCAS: Allora cosa prendi?
IO: Ehm...una cioccolata calda sarebbe l'ideale!

Arriva il cameriere e ordiniamo una cioccolata calda per me e un cappuccino per lui.

Si crea intorno un silenzio fin troppo imbarazzante, così decido di parlare per prima.

IO: Allora è proprio buona questa cioccolata calda. La vuoi provare un po'? Tanto io tutta non la bevo.
LUCAS: Sisi va bene.

Nel prendere la tazza, la sua mano sfiora la mia e sento una serie di brividi attraversarmi il corpo. Non mi era mai successo con nessuno.
Ci guardiamo intensamente, e non riusciamo a distogliere lo sguardo

Fui io a togliere la mano per prima dalla tazza, per evitare di continuare a guardare i suoi occhi.

Dopo 10 minuti e una litigata per chi dovesse pagare, usciamo dal bar e, sempre salendo sulla sua moto, mi porta vicino a un ponte. C'è un aria stupenda fuori vicino al fiume.

Vicino al ponte c'è una panchina, anche se piuttosto rotta, ma due persone ci possono stare tranquillamente.
Sento un leggero freddo che mi attraversa tutto il corpo e questo a Lucas non sfugge.

LUCAS: Tieni ti do la mia giacca
IO: No tranquillo sto bene
LUCAS: Sisi certo, non prendermi in giro.

Si mette a sorridere, adoro il suo sorriso, e senza accorgermene sorrido anche io e mi metto addosso la sua giacca. Dopo mette intorno alla mia spalla il suo braccio e mi stringe forte a se.
In quel momento mi sento protetta da Lucas, non è semplicemente un amico.

LUCAS: Si è fatto tardi, dobbiamo ritornare, ti riaccompagno a casa
IO: Si va bene grazie, grazie anche per la serata

Detto questo saliamo in moto e in meno di 5 minuti siamo vicini il mio portone.

IO: Bene ci vediamo a scuola

Faccio per girarmi, ma vengo afferrata dal polso e in men che non si dica le sue labbra sono attaccate alla mia guancia, vicino le mie labbra.
Rimango scossa da quel 'quasi bacio' e lui se ne accorge, sussurrando poi uno 'scusa' e se ne va lasciandomi sola immersa nei miei pensieri.

Non credevo di amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora