14- appuntamenti

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CATE
Perché gli sto dicendo queste cose? È come se mi stessi confessando, solo con un tono e delle parole diverse dalle solite. Fermatemi prima che io possa combinare un casino

"Ok,è vero. Questa mattina lei mi è piombata addosso e mi ha abbracciato, però io ho cercato di divincolarmi, perché non ne voglio più avere a che fare. E sono arrivato in ritardo solo perché sono dovuto andare in segreteria."  Disse. Ma io non lo ascoltai molto

"Ah,non sapevo che andare in segreteria significasse entrare tardi a lezione e con i capelli scompigliati. Genn, sono appena uscita da una storia con un ragazzo che solo ora capisco essere stronzo, non voglio cascarci un'altra volta. Vattene per favore"

"Questa è la mia panchina da molto più tempo che diventasse la tua, quindi credo che sia tú quella a dovertene andare e non io"

Che nervoso. Non potevo crederci. Aveva sul serio detto quelle parole?
Non volevo più averne a che fare con lui.

"Ok,certo. Me ne vado. Addio Genn"

"Addio Caterina"

GENN
Perché l'ho detto? Sono un cretino.

Non dovevi lasciarla andare e men che meno dirle quelle cose.

Cosa faccio?

Mi sento solo,spoglio dalle mie forze.

'Messaggio da Vittoria: Genn è da troppo che non lo facciamo e ne ho bisogno, quindi vieni qui a casa mia il più veloce possibile. So che lo vuoi anche tu.'

Senza rendermene conto mi avviai verso la macchina, accesi il motore ed alzai al massimo il volume della macchina.

Scesi dalla macchina e suonai al campanello. Dopo pochi secondi la porta si aprì e dietro di questa vidi Vittoria con solo una vestaglia ed un paio di tacchi a spillo neri.

Mi manca Caterina. La prima volta che la vidi in vestaglia...wow. Prima e probabilmente ultima volta.

Mentre salii le scale continuavo a pensare a lei, non riuscivo a togliermela dalla testa.

CATE
Tornai a casa ancora più incazzata di prima. Ero uscita per tranquillizzarmi e invece guarda come sono ridotta.

'Chiamata da mamma: Hei mamma! Stavo proprio per chiamarti e dirti che sono uscita a fare una passeggiata. Ah, va bene. Sisi tutto ok. Certo. Ci vediamo.'

Oh fantastico. Come se non bastasse ora mia madre fa una settimana fuori per lavoro.

Che schifo di vita.

Arrivata a casa vidi sulla soglia della porta un ragazzo familiare.

Era Matteo.

"Hei,ciao!" Disse

"Ciao,cosa ti porta qua?"

"Niente, non sapevo cosa fare così ho pensato di venire qui e vedere come stavi. Magari ti va di fare qualcosa,non so andare a fare un giro in città o anche solo prendere un caffè!" Disse

Ero molto stanca, tra la litigata con Genn, il fatto che io non abbia dormite questa notte e la notizia che sarei stata a casa per una settimana da sola mi avevano distrutto.

Però dire di no a Matteo mi dispiaceva,eccome se mi dispiaceva.

"Certo! Se mi lasci 5 minuti mi cambio e sono pronta!"

"Perfetto, grazie di aver accettato"

"No, grazie a te di avermi invitata!"

Salii le scale e mi avviai verso la camera. Aprii la porta ed iniziai a vestirmi.

GENN
Ero in macchina da ormai da 20 minuti. Avevo lasciato Vittoria per la terza volta in 24h.

Prima ero io che la supplicavo mentre ora i giochi si sono invertiti.

Cosa mi stava facendo quella ragazza? È come se avesse un potere su di me, e non sopportavo questa idea.

Ma ancora meno non sopportavo l'idea di starle lontana. Cosa avevo combinato...

Decisi di accendere la macchina e di andare da lei a scusarmi, o almeno questo è l'intento.

Mi avviai verso casa sua, scesi dalla macchina e suonai al campanello.

Suonai suonai e risuonai. Niente. Nessun segno di vita.

Decisi di entrare dalla finestra di casa sua, sempre che fosse aperta.

Corsi verso casa, salii le scale e vidi con enorme piacere che la finestra di casa sua era aperta.

Mi arrampicai ed entrai in camera sua.

Perlustrai tutta la casa, non c'era nessuna traccia di lei o di sua madre. Vidi un messaggio nella segreteria telefonica del telefono fisso. Decisi di lasciar stare, solo che quella l'icona rossa che lampeggiava mi dava veramente fastidio, così decisi di ascoltare il messaggio.

'Messaggio da: Mamma. Hei tesoro, senti volevo dirti che pur troppo per un'intera settimana sono sommersa di lavoro e che quindi non potrò tornare a casa. Spero che ti diverta con i tuoi nuovi amici. Baci baci'

Quale madre sana di mente direbbe 'baci baci'? Mah.

Ho una settimana per conquistarla prima che torni sua madre. Non che io abbia qualcosa in contrario con la madre, però ora mi sembra un ottimo momento per farle capire che esisto e che provo qualcosa di forte per lei.

Rimasi in casa sua, seduto sul divano, a girarmi i pollici.

Sono passate più di 2 ore. Cazzo dove si è cacciata.

Iniziai a preoccuparmi, finché non sentii la porta scattare.

Mi alzai di colpo e mi avviai verso la porta. Sentii una voce maschile. Ma certo. Quel coglione è tornato.

Effetto urban // GennDove le storie prendono vita. Scoprilo ora