6

26 1 3
                                    

Mentre si avvicinava alla conclusione del sentiero, iniziò a scorgere i tasselli di un mosaico impiantati nel terreno in lastre di granito bianco. Essi, coi loro colori sfumati dal blu all'azzurro, uniti al bianco di qualsiasi cosa avessero accanto ed il verde delle montagne, la facevano sentire su un'isola tropicale. Corse su quei pezzi di ceramica colorati, saltellando attraverso quel mare di tasselli mentre i passanti rivolgevano mano a mano lo sguardo su di lei. Leanne spuntò dalla scalinata e le corse dietro, sorridendo ai paesani e fermandosi a guardarla roteare su se stessa fra il blu ed il bianco. 'Caspita, Viv...' esclamò portandosi la mano alla bocca per calmare un risolino. 'Non pensavo potessi essere così felice ed esagitata di fronte a qualcosa del genere'.
Vivian si fermò e poggiò lo sguardo su di lei, tentando di mantenere l'equilibrio.
'Nella capitale nulla è così. Ci sono questi presupposti polmoni verdi pieni di piante e qualcosa simile a questo mosaico per dargli colore, ma non come qualcosa del genere...Sembra tutto finto, un teatrino, le ambientazioni in uno spettacolo. Ti portano in un altro mondo, poi ti svegli e sei ancora sotto lo stesso cielo, lo stesso smog...' affermò l'altra, avvicinandosi a Leanne con le dita intrecciate dietro la schiena. 'Qui è diverso, qui siamo perduti nella natura, nei colori, senza tutto ciò che contraddistingue il mondo in cui sono abituata a vivere...è un'oasi'.
Leanne le sorrise e si sporse verso di lei col busto, inclinando la testa. 'Non pensavo potessi essere così...colpita'.
Dietro Vivian, un uomo anziano ma con un portamento da quarantenne fece qualche passo nella loro direzione. Indossava shorts militari ed un paio di sandali, mentre torso e braccia erano coperti da una leggera maglietta bianca con un pentagono blu, all'interno del quale una stella dello stesso colore era incastrata.
Non era molto alto, ma neanche gobbo, e gli occhiali da sole ed i capelli bianchi lo rendevano...singolare, ecco.
'Vivian?' bofonchiò il vecchio, appoggiando la mano sul suo gomito.
Leanne saltò di lato ed alzò le mani quasi esultante, guardando la stella sulla maglia del tipo.
'Lodovich! Kleinne voleva portarci da te per presentarti Vivian, ma a quanto pare ci hai preceduti...'.
Vivian si voltò e sobbalzò nel vedere un anziano in quel modo, ma guardando poi le abitazioni bianche e squadrate, con le finestre di un vetro opaco e la piazza in fondo al viale, si convinse che era parte del 'fashion'di quel luogo.
'...Il nonno di Kleinne?' domandò Vivian ponendogli la mano. Lodovich gliela strinse con impressionante grinta e si tolse gli occhiali, guardandola con gli occhi scuri.
'Indubbiamente! Immagino che Kleinne abbia già preparato le sue doti da guida turistica per l'occasione...'.
Parlando del diavolo spuntarono le corna, e Kleinne sbucò dalla scalinata in tutta tranquillità gridando a gran voce 'Qualsiasi cosa ti dica, non ascoltarlo, è un vecchio rimbambito!', il che provocò un lieve riso fra i passanti. Lodovich si allontanò da Vivian ed abbracció il nipote, dandogli una pacca sulla schiena.
'Dove pensate di portare la vostra ospite?' chiese a Leanne, voltandosi verso di lei. Kleinne rispose ancora prima che la ragazza potesse pensare alla risposta, in tono professionale.
'Ovviamente Piazza Centrale e Monumentopoli. Dopodichè ci facciamo un pranzetto su da Surfette e vediamo se portarla alla piattaforma o scendere in spiaggia'.
Vivian si chiese quanto ancora quel posto l'avrebbe potuta sorprendere più di quanto quel bianco avesse già fatto.
'Bene, quindi dovreste essere a casa per le cinque, no? Adam si è raccomandato di non sforare le quattro e mezza, ma sai com'è fatto. Penso avesse qualcosa per la vostra ospite'.
Il suo modo di parlare le ricordava quello di un neo-diciottenne, e Vivian si chiese se fosse lui fatto così o se fosse stata l'influenza di quel paradiso.
'Ci si vede in giro allora, io devo andare a fare provviste per domani. Ci si ribecca, Vivian' concluse Lodovich sorridendo ai tre ed allontanandosi.

'Singolare, eh?'. Leanne pareva abituata a quell'uomo, ed anche affezionata o ammiratrice del suo stile di vita. 'Comunque, Piazza Centrale la vedrai ora. La Monumentopoli è...uhm... Lo Stonehenge di Elyse, ecco. Tante pietre organizzate in modo che creino un percorso simile a dei monumenti..È difficile da spiegare'. Leanne si grattò la testa in modo adorabile, e riprese a parlare. 'Surfette è un ristorante fantastico che si trova sulle alture qui a fianco, uno dei migliori posti dove mangiare e con una vista favolosa. La piattaforma invece è questo sperone di roccia naturale, che ha un non so che di umano, artificiale...Fa parte della cultura dei vecchi popoli che vivevano qui prima dell'insediamento Elysi. Da lì partono due zipline per scendere in spiaggia oppure a Piazza Centrale, quindi vedremo cosa fare quando saremo là'. Leanne prese a sorridere e si sistemò i capelli.
'Sei ancora piú adorabile quando fai la guida turistica, sicuramente più di Kleinne' le fece Vivian appoggiando la mano sulla sua testa, mentre Kleinne se ne stava seduto su una panchina a guardarle con sguardo seccato, chiedendosi perchè lui non potesse essere adorabile.

yagdOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora