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Le riprese in questi giorni sono state ottime, e per il pranzo, il regista ha organizzato una tavolata a cui parteciperanno tutti gli attori del film compresa ovviamente io.
Orlando ed io oramai siamo due perfetti sconosciuti, e il suo sguardo è ritornato ad essere quello duro e spento di quando sono arrivata la prima volta qui.

Gore ci fa accomodare e in una grandissima sala all'interno di un ristorante.
Al centro vi è un tavolo lungo con una tovaglia dorata e ornamenti blu.
Le pareti della stanza sono dipinte di un giallino pallido, così come il tetto, e il pavimento è blu elettrico, con piccole foglie dorate disegnate sopra i mattoni.
Nonostante le finestre con tende scure chiuse, la stanza è molto luminosa, e dopo una piccola porta in legno con fantasie dorate, si estende un'altra stanza forse ancora più grande.

Non ho mai visto un ristorante così a Miami, qui in Jamaica è diverso, ma mi sono abituata un po' a tutte le cose.

Anche ad Orlando che non mi guarda più cone prima, mi suggerisce il mio cervello.

Dopo aver scambiato varie battute un po' con tutti, Gore ci invita a sedere sulle sedie rustiche del tavolo, io mi siedo accanto a Zoe, seduta accanto a Johnny.
Orlando è seduto dall'altra parte del tavolo, due sedie più a destra.
Mi sento sollevata dalla sua lontananza.

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, no?

Pff. Ma neanche per il cazzo.

Decido che non è il momento adatto per alzarsi e deprimersi in bagno, perció tiro su un sorriso e giocherello con la forchetta aspettando il menù.

Il pranzo procede tranquillo, ho parlato un po' con Zoe e un po' con Gore, riacquistandomi al 20% la sua simpatia.
Dopo esserci spostati nell'altra stanza, quella collegata alla sala pranzo, Zoe mi pizzica un fianco.

Mi giro di scatto verso di lei che mi guarda con uno sguardo che dice chiaramente: "Tutto apposto?"

Annuisco senza convinzione, e la prima a proferire parola è lei.

-Ne vuoi parlare?-

-No, davvero, sono solo un po' stressata per..-

Mi blocca subito, come se avessi detto qualcosa di sbagliato.

-Ho capito cosa hai, lo hanno notato quasi tutti, non sei stressata per le riprese, la tua non è una faccia stressata.-

Ed è vero, non sono stressata, sono umiliata, frustrata, stanca di perdere continuamente persone, non solo i miei genitori, Vincent, ma anche Orlando adesso, che si stava impadronendo del mio cuore ogni giorno di piu', e nonostante quanto possa irritarmi, lo desidero piu' di ogni altra cosa.
In questi giorni ho sempre pensato veramente a chi sia lui per me, ed è chiaro, io sono seriamente innamorata di lui.

Sono seriamente rovinata per questo.

Scrollo le spalle noncurante degli sguardi di Zoe che sembra capire, e ci dirigiamo verso Johnny e Jack, radunati a cerchio attorno ad una bottiglia di vetro vuota, sicuramente presa dalla sala pranzo.

Capisco a cosa stanno giocando quando una mano fa girare la bottiglia velocemente.
Convinco Zoe ad unirci al gruppo, quando vedo meglio che chi aveva girato la bottiglia era stato Orlando.

Sto iniziando a chiedermi se sia stata una buona idea unirsi a loro.

-Tocca a Johnny, uhu!- esclama Zoe  dando un buffetto al ragazzo.

Fortunatamente hanno risolto dall'ultimo litigio accaduto il giorno dopo la mia sbronza.
Johnny anche lui si era ubriacato e si era messo a ballare con un gruppo di ragazzine con gli ormoni impazziti.

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