Capitolo 1- Neve e ricordi.

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Bianco.

Bianco ovunque. Montagne ricoperte di candida neve, piccoli fiocchi che riscendono dolcemente fino a toccare il suolo, anch'esso rivestito di un manto gelato.

Questo è tutto ciò che si può ammirare in questo posto isolato, da quest'opaca finestra di questa piccola casa. Per molti può essere un incubo vivere qui ma io trovo sia un luogo magico e rilassante. Amo il freddo, la neve e l'aria fresca che si respira uscendo fuori. Il grande lago su cui si affaccia la mia camera risplende ai raggi del sole che man mano vanno diminuendo dando spazio alla luna.

Sono isolata, lontana da tutti e circondata da bianco e montagne. E tutto questo mi va più che bene, essendoci oramai abituata.

Lentamente scendo dal davanzale su cui mi ero seduta per osservare al di la della finestra e trascino con me l'enorme coperta che ho sulle spalle, la quale mi tiene calda visto che si gela e infatti abbassando lo sguardo noto la pelle d'oca che si espande sulle mie gambe.

Camminando a piedi scalzi calpesto qualcosa. Un baule pieno di foto alquanto rovinate, ed altre sparse sul pavimento di legno,si trova nel bel mezzo della mia camera. Raccolgo una di esse e raffigurata c'è una bellissima donna dal volto sorridente, capelli scuri ed occhi color pece. 

Osservando meglio, dietro di lei si trova una piccola bambina dalla pelle pallida, una chioma nera come la pece e occhi color ghiaccio che incantavano chiunque li guardasse.

Mi rendo conto che quella sono io insieme a mia madre, ma io non sapevo dell'esistenza di queste foto. E questo mi risulta abbastanza strano. Continuo a scavare nel baule e un biglietto mal ridotto è posto sul fondo.

"31 gennaio 2000. Scarlett, bambina mia, spero tu possa passare questo giorno felicemente. Mi dispiace non esserci oggi, che compi 1 anno. Perdonami."

La scritta sbiadita si legge appena, ma so, anche se non è firmato che si tratta di mia madre. Una lacrima solitaria cade sul piccolo foglio e tento subito di bloccare le altre. 

Non posso permettermi di ricadere ancora nel baratro da cui sono riuscita ad uscire qualche anno fa solo grazie alle mie forze. Però non riesco a non pensare a lei e al piccolo Hunter, insomma alla mia famiglia la quale è andata incontro a quel orribile destino.

Non volendo continuare a sfogliare le altre foto, le ripongo nel baule e mi butto esausta sulla mia comoda poltroncina vintage, riprendo il libro che stavo leggendo precedentemente e mi immergo nella lettura. Però non riesco a concentrarmi perché Diana ha deciso di riposare proprio sul mio libro, anche avendo un' intera stanza e un enorme letto a disposizione. Stupido gatto!

Con la coperta che ancora mi ricopre, mi alzo e inizio a volteggiare per la camera sembrando una pazza fino a che non inciampo su un enorme cuscino. Dovrei imparare ad essere un tantino più ordinata...

Stesa sul pavimento, osservo il soffitto di legno con un enorme vetrata da cui posso guardare il cielo. Mi rilassa vedere il tramonto ogni sera, ammirare tutte le sfumature che lo ricoprono a quest'ora del giorno. Ma la mia tranquillità non è destinata a durare per molto quando un colpo alla finestra mi fa letteralmente sbandare.

Salve gente!
Questa é la mia primissima storia, spero tanto che piaccia.
Ylenia xx.

Snow Fairy. H.S.Where stories live. Discover now