Capitolo 46

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Pov's Alex
La accompagno all'ospedale e il medico mi dice che la visiteranno per sapere cos'ha. Sto piangendo, cosa sta succedendo? Aspetto un quarto d'ora poi il dottore esce sorridente "la può vedere ora" mi conduce in una stanza, entro, lei sta dormendo e sorride mi avvicino e le accarezzò la guancia. Si sveglia "ehi, scusa non volevo farti spaventare" sorrido e le metto tue dita sulla bocca per zittirla "tranquilla, ora come stai?" sorride "molto meglio" quanto la amo, insieme a lei farei qualunque cosa.
Prov's Sophia
"Cos'ha avuto?" chiede al dottore "niente, il bambino sta bene" sgrano gli occhi che si riempiono di lacrime, no, non adesso, ero riuscita a nasconderglielo "bambino?" chiede, penso che si arrabbierà invece inizia a piangere "da quanto tempo è incinta?" chiede il dottore, guardò Alex "un mese, quasi" spero non mi abbia sentito "un mese?! Lo sapevi quindi?" mi chiede, sento la rabbia nel suo tono di voce ma sta cercando di contenersi "si" chiudo gli occhi e sospiro "perché non me lo hai detto?" chiede e il suo tono inizia ad alzarsi "perché..." non so cosa fare "perché forse non è tuo" esclamo e il dottore esce dalla stanza paonazzo "cosa?" urla "non ci posso credere" abbassa il tono della voce "perché?" ha la voce incrinata e per poco penso di rimangiarmi tutto, dirgli che è suo figlio e che non l'ho mai tradito, ma è troppo tardi. Okay sono troppo emotiva perché mi ritrovo a piangere e mi rannicchio "non posso farcela scusa" esce dalla stanza e per un attimo sento l'istinto di corrergli dietro e baciarlo, chiedere scusa per tutte le bugie ma sarebbe inutile. Chiamo Jacob e mi dice che arriva subito. Dopo pochi minuti e nella stanza, mi sta abbracciando "vedrai che tutto si sistema" mi sorride "no, non c'è più niente da sistemare" mi accarezza la guancia "andiamo, avete creato un 'voi', c'è l'ha potete fare a superare anche questo" lo abbraccio ancor più forte "è tutta colpa mia" iniziò a singhiozzare e Jacob sembra pensare, riflettere poi si stacca e prende la giacca "dove vai?" gli chiedo allarmata "torno subito" mi liquida ed esce dalla stanza.
Prov's Alex
Sono seduto su una panchina del parco dell'ospedale. Io la amo, ma quelle notizie sono come delle lame affilate nel mio cuore. È vero il figlio non è mio però magari potrei perdonarla, non posso ancora credere che mi abbia tradito, non mi capacito. Mi alzo, vedo una figura venire verso di me, sembra incazzato. Lo riconosco solo dopo un paio di metri, e Jacob. "Come hai potuto stronzo?" urla "di cosa stai parlando?" sembra incredulo "sto parlando di Sophia a di tuo figlio bastardo" avanza minaccioso "sapevo che non eri l'uomo che ti descriveva Sophia ma arrivare a questo" sembra disgustato "non è figlio mio" rispondo calmo, beh cerco di restare calmo fino a quando lui non mi tira un pugno al mento e io lo placcò. "Brutto figlio di puttana, ritorna in quella stanza e prenditi le tue responsabilità" è sopra di me, non pensavo fosse così forte "mi ha tradito non è mio" urlo. Sembra disorientanti e io posso avere il sopravvento su di lui "cosa?" esclama "già coglione, non è mio" ammetterlo fa male e sento le lacrime che minacciano di uscire "no, Sophia non lo farebbe mai" sembra calmarsi ma è incredulo "non può averlo fatto" chiudo gli occhi e una lacrima mi riga il volto, mi aiuta ad alzarmi e sembra scioccato, si siede sulla panchina dove fino a pochi minuti fa c'ero seduto io "fa male?" chiede e annuisco "non sapevo che le cose fossero andate così" abbassa la testa "ci deve essere una spiegazione" si alza "però pensaci, io lo so che ha sbagliato però ora è sola con un bambino, se ami perdoni" sembra più facile a dirsi che a farsi "la ami?" chiede, ha uno sguardo strano "è ovvio che la amo ma non so se ci riesco fa davvero male" annuisce e se ne va lasciandomi solo con i miei dubbi e le mie incertezze.

#volevo dirvi che ho pensato molto sul fatto di fare un sequel oppure no e non so, sono ancora indecisa, secondo voi? Lo dovrei fare?#

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